Psathyrella

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Psathyrella
Psathyrella candolleana
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae
Genere Psathyrella

Psathyrella è un genere che comprende circa 400 specie di funghi[1], simile ai generi Coprinellus, Coprinopsis, Coprinus e Panaeolus, di solito con un berretto sottile bianco o bianco giallastro e gambo cavo. Alcune specie hanno spore marroni, altre hanno spore nere, come in generi simili. Questi funghi sono piuttosto comuni ma di scarso interesse alimentare. Il primo rapporto di un fungo a lamelle che fruttifica sott'acqua è della Psathyrella aquatica[2]. Il nome di genere Psathyrella è una forma diminutiva di Psathyra, derivante dalla parola greca che vuole dire "friabile", psathuros (ψαθυρος).

Caratteristiche del genere[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Con rivestimento cellulosico.

Psathyrella lacrymabunda.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Non deliquescenti, a facce non parallele.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

Lisce, brune e non colorate di violetto.

Cistidi
fusiformi.

Commestibilità delle specie[modifica | modifica wikitesto]

L'uso alimentare della specie è poco conosciuto mentre la loro tossicità, spesso legata alla psicoattività ed al contenuto di alcaloidi con effetto allucinogeno, è controverso e non ancora scientificamente dimostrato; sembrerebbe che molte specie possano definirsi psilocibinico latenti, ovvero che sintetizzano alcaloidi psilocibinici in modo incostante[3].

Specie di Psathyrella[modifica | modifica wikitesto]

La specie tipo è la Psathyrella gracilis (Fr.) Quél. (1872), alcune altre specie sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kirk PM, Cannon PF, Minter DW, Stalpers JA., Dictionary of the Fungi, 10th, Wallingford, UK, CAB International, 2008, p. 564, ISBN 978-0-85199-826-8.
  2. ^ Frank JL, Coffan RA, Southworth D., Aquatic gilled mushrooms: Psathyrella fruiting in the Rogue River in southern Oregon, in Mycologia, vol. 102, n. 1, 2010, pp. 93–107, DOI:10.3852/07-190, PMID 20120233.
  3. ^ G. Toro, Funghi del genere Psathyrella e possibile psicoattività, in Il Chimico Italiano, anno 2009, n. 4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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