Prunus tomentosa

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Ciliegio di Nanchino
Foglie e frutti (drupe)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Rosales
Famiglia Rosaceae
Sottofamiglia Amygdaloideae
Tribù Amygdaleae
Genere Prunus
Specie P. tomentosa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Rosales
Famiglia Rosaceae
Genere Prunus
Specie P. tomentosa
Nomenclatura binomiale
Prunus tomentosa
Thunb., 1784

Il ciliegio di Nanchino (Prunus tomentosa Thunb., 1784) è una pianta della famiglia delle Rosacee[1] originaria della Cina settentrionale ed occidentale, Tibet, Corea, Mongolia, e forse India settentrionale (Jammu e Kashmir).

Altri nomi comuni per P. tomentosa: ciliegio coreano, ciliegio manciù, ciliegio peloso, ciliegio di Shanghai, ciliegio di montagna, ciliegio nano cinese.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Arbusto deciduo, di forma irregolare, da cespuglio prostrato ad arbusto eretto fino ai 3 metri, (raramente 4), a volte più largo che alto.

La corteccia è liscia colore bruno rossastro.

Le foglie sono alterne, lunghe 2–7 cm e larghe 1-3,5 cm, di forma da ovale a obovate, acuminate con margini irregolarmente seghettati, rugose, di colore verde scuro, appena pubescenti sopra e tomentose sotto, con piccioli ghiandolari.

I fiori sono bianchi o rosa in un calice scarlatto, la pianta fiorisce prima della schiusura delle foglie. I fiori sono disposti a gruppi, su pedicelli scarlatti con corolla di 1,5 – 2 cm.

Il frutto è di colore scarlatto, dolce ma un poco acidulo, con poca polpa, di diametro 5–12 mm (raramente 20–25 mm). Il frutto matura all'inizio dell'estate.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La pianta non ha particolari esigenze di terreno, ma preferisce esposizioni soleggiate e ben drenate. È estremamente resistente al freddo (-40 — -45 °C).

La pianta è stata a lungo ampiamente coltivata in tutta l'Asia orientale per i suoi fiori e frutta. È stato introdotto in Europa (isole britanniche) nel 1870.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è commestibile, è un ingrediente di succhi di frutta e composte; i frutti sono stati usati per produrre una bevanda alcolica ("vino"), mediante fermentazione. La pianta è coltivata come ornamentale, sia allo stato naturale che come bonsai. La pianta è anche usata come base di innesto per la produzione di ciliegi comuni a portamento nano.

In Manciuria ed anche altrove dove esportato, è utilizzato a costituire siepi antivento.

Esistono diverse cultivar: Graebneriana (Germania), Insularis (Giappone e Corea), Leucocarpa (Manciuria; frutta bianca), e Spaethiana (Europa).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Carl Peter Thunberg ha descritto la specie dal materiale coltivato raccolto in Giappone tra agosto 1775 e il novembre 1776, mentre risiedeva sull'isola di Dejima nella baia di Nagasaki. Ha pubblicato due volte, prima in Murray Systema Vegetabilium, ed. 14 (p. 464) nel maggio-giugno 1784, e di nuovo in Thunberg Flora Japonica (p. 203) nel mese di agosto 1784.

Ha descritto la specie come "fol. ovatis subtus tomentosis", senza lasciare dubbi sul fatto che la pianta è stata nominata dal tomentum o peli lanosi sul lato inferiore delle foglie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Prunus tomentosa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18/11/2022.

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