Potamiena d'Alessandria

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Potamiena

Vergine e martire

 
NascitaAlessandria d'Egitto, ?
MorteAlessandria d'Egitto, 205 circa
Venerata daChiesa cattolica
Ricorrenza28 giugno
Attributiinvocata contro lo stupro

Potamiena di Alessandria, detta anche Potamiaena, Potamina, Potamiöna e Potamiaina (Alessandria d'Egitto, ... – Alessandria d'Egitto, 205 circa), fu una vergine che subì il martirio durante la persecuzione di Settimio Severo ed è venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

Le vicende che la portarono a morire per la propria fede sono narrate da Eusebio di Cesarea nella sua Historia Ecclesiastica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eusebio narra che la bella e giovane Potamiena si era convertita al cristianesimo sotto la predicazione di Origene, allora giovane diciassettenne, assieme a sua madre Marcella e a molti altri alessandrini. Sottoposta a molti supplizi non abiurò e venne quindi mandata a morte. Fu portata al supplizio da un soldato di nome Basilide che la difese da chi la voleva oltraggiare.

Prima di morire promise al soldato che avrebbe interceduto per lui presso il Padre Celeste. Questa citazione di Eusebio, fa di questa vergine il primo esempio di intercessione da parte di un santo nella storia della Chiesa.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa cattolica nel Martirologio romano la ricorda il 28 giugno assieme a Plutarco, due santi di nome Sereno, Eraclide, Erone, Eraide e la madre di Potamiena, Marcella. Essi furono tutti discepoli di Origene e sono venerati dalla chiesa come santi e martiri.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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