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Eugen Sänger (Přísečná, 22 settembre 1905 - Berlino 10 febbraio 1964) è stato un ingegnere aeronautico austriaco noto per i suoi studi sul corpo portante e sullo statoreattore.
Sänger si appassionò di astronautica durante il periodo dei suoi studi universitari, colpito dal libro Die Rakete zu den Planetenräumen di Hermann Oberth ed aderendo alla Verein für Raumschiffahrt. Le sue idee di studente furono ritenute, tuttavia, fantasiose e la sua tesi sul volo con propulsione a razzo rifiutata. Nel corso della sua attività professionale, si interressò dell'applicazione della propulsione a razzo a veicoli aeronautici, ideando un bombardiere suborbitale - il Silbervogel - per la Germania nazista. Il progetto fu interrotto nel 1942 e da allora fino al termine della guerra Sänger sviluppò importanti ricerche nel campo degli statoreattori. Dopo il conflitto, lavorò prima in Francia e poi in Germania. Progettò uno spazioplano con motori ramjet e propose l'uso di sistemi propulsivi fotonici per la navigazione interstellare.