Ponte escatologico
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Il ponte escatologico islamico (in arabo: ﺟﺴﺮ, jisr) è quel transito celeste che, nel giorno del giudizio, consentirà ai mortali di accedere al paradiso o dal quale, al contrario, costoro cadranno a precipizio verso gli abissi infernali sottostanti.
Questo sarà possibile perché per i beati destinati al premio finale eterno, il "ponte" sarà come una "strada" (sirāt) larga e quindi facile da percorrere mentre per i reprobi essa sarà stretta come un filo di rasoio, impossibile da percorrere e quindi destinata a produrre la caduta nell'Inferno. Secondo alcune tradizioni, questo ponte collegherebbe il Monte del Tempio a Gerusalemme con il Monte degli Ulivi e comprenderebbe sette archi.[1]
Come la bilancia, anche il "ponte" è per dogma un qualcosa di reale e concreto e non credendo in esso il musulmano perde la sua qualità e diventa kāfir, con tutte le pesanti conseguente che tale fatto comporta.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Ṣirāṭ
- Escatologia islamica
- Inferno islamico
- Paradiso islamico
- Bilancia escatologica
- Giorno del giudizio (Islam)