Ponte del Diavolo (Lanzo Torinese)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ponte del Diavolo
Veduta del ponte del Diavolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàLanzo Torinese
AttraversaStura di Lanzo
Coordinate45°16′05.13″N 7°28′52.48″E / 45.268092°N 7.481244°E45.268092; 7.481244
Dati tecnici
Tipoponte ad arco
Materialecalcestruzzo pietra
Lunghezza65 m
Luce max.37 m
Altezza luce16 m
Larghezza3,60 m
Realizzazione
Costruzione1378-...
Intitolato adiavolo
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte del Diavolo o ponte del Ròch[1] ("pietra" in piemontese) venne edificato nel 1378 con lo scopo di collegare Lanzo Torinese e le sue valli con Torino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il profilo del ponte
Visione pomeridiana del ponte verso valle

Il ponte del Diavolo fu edificato nel 1378 con il consenso del vice castellano di Lanzo, Aresmino Provana di Leynì, collaboratore di Amedeo VI di Savoia (conosciuto come il Conte Verde). La spesa per costruirlo, interamente sostenuta dalla Castellania di Lanzo, fu di 1400 fiorini (per sostenere questa spesa venne imposta una tassa sul vino per dieci anni). Il ponte del Diavolo serviva a collegare Lanzo e le sue valli con Torino superando la Stura e permettendo così di evitare il passaggio da Balangero, Mathi e Villanova, territori governati dai principi di Acaja, e da Corio, sotto il controllo dei marchesi del Monferrato, entrambi ostili ai Savoia[2].

Nel 1564 il Consiglio di Credenza di Lanzo ordinò la costruzione di una porta sul ponte per evitare che forestieri portassero in Lanzo la peste che si era diffusa in Avigliana e zone limitrofe.

Il nome del ponte deriva dalla leggenda secondo la quale fu il diavolo in persona a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche "Marmitte dei Giganti".

Secondo una ricerca condotta dal quotidiano la Repubblica, il ponte del Diavolo si collocherebbe tra i trenta ponti più belli d'Italia.[3]

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte del Diavolo sulla Stura di Lanzo

Il ponte, con una luce di 37 metri, un'altezza di 16, lunghezza di 65 e larghezza minima di 2,27, costruito a schiena d'asino, si trova in una stretta gola con le pareti a precipizio scavata dalle acque della Stura in tempi preistorici (era geologica, terziario?). Su di esso è stata costruita, il 15 luglio 1564, una porta che veniva chiusa allo scoppiare di epidemie (come la peste) per impedire il passaggio dei forestieri e preservare il borgo.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Ottocento il ponte fu cantato da Giovanni Prati e Angelo Brofferio e, nel Novecento, dal poeta Nino Costa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni e Pasquale Milone, Valli di Lanzo, Torino, Andrea Viglongo editore, 1911, pp. 175-176.
  • Maria Luisa Moncassoli Tibone, L. M. Cardino, Lanzo e le sue Valli, storia e arte, Torino, Omega edizioni.
  • Leopoldo Usseglio, Studio storico su Lanzo, Torino, 1887, p. 232.
  • Carlo Ratti, Da Torino a Lanzo e per le Valli della Stura, Torino, 1883, pp. 93-96.
  • Maria Savj-Lopez, Le Valli di Lanzo, Torino, 1886, pp. 443-443.
  • Martelli e Vaccarone, Guida delle Alpi occidentali, Torino, 1889, pp. 11-12.
  • Secondo Carpano, Le Valli di Lanzo, Torino, 1931, pp. 88-90.
  • CAI, Le Valli di Lanzo, Torino, 1904, pp. 84-87.
  • Leopoldo Usseglio, Studio storico su Lanzo, Torino, 1887.
  • Augusto Cavallari Murat, Lungo la Stura di Lanzo, Torino, 1973, pp. 102-106.
  • Angelo Brofferio, Il dagherotipo, Torino, 1840, pp. 4-6.
  • Luigi Francesetti, Lettres sur les Valleés de Lanzo, Torino, 1823, p. 8.
  • Silvio Solero, Storia onomastica delle Valli di Lanzo, Torino, 1955, pp. 16-17.
  • Luigi Clavarino, Orografia delle Valli di Lanzo, Torino, 1867, p. 40.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]