PolyStation

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Logo PolyStation, da notare la grafica dei caratteri che riprendono fedelmente quella della PlayStation.
Una PolyStation 1 con una cartuccia da gioco collocata sotto il coperchio Top-Load

La PolyStation è una console per videogiochi, clone del Nintendo Entertainment System (o Famiclone), la cui forma ricorda una PlayStation della Sony, in particolare la versione PSOne[1].

Lo slot della cartuccia di gioco è situato sotto il coperchio che, sulla PlayStation originale, protegge il lettore CD.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non si sa con certezza chi abbia creato e prodotto la PolyStation; ciò che si sa è che si tratta di una console shanzhai prodotta in Cina[2][3]. Il commerciante libanese-paraguaiano Ali Ahmad Zaioum avrebbe registrato il marchio e il design della console per estorcere ad altri venditori il clone[4]. Tuttavia, è stato accusato dal tribunale paraguaiano di aver falsificato documenti e informazioni per ottenere la registrazione presso il Ministero dell'Industria e del Commercio del Paraguay[5].

Negli anni 2000 la console era molto popolare in molti Paesi dell'America Latina, soprattutto perché venduta a basso prezzo[6]. Nel 2015, le PolyStation si sono rivelate popolari in alcune zone del Costa Rica[7].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Le console di PolyStation sono vendute con svariati nomi, tra cui PS-Kid, Game Player, PsMan e Play and Power. Anche sul nome PolyStation vi sono diverse varianti, come: PolyStation II, PolyStation III e Super PolyStation. Anche in questo caso, queste console assomigliano grossolanamente e visibilmente alla Playstation di casa Sony con la variante PSone e addirittura alla successiva PlayStation 2. Un'altra console prodotta recentemente con il nome PolyStation assomigliante alla PlayStation 3, venne venduta come Funstation 3.

Alcune varianti della console includono giochi Built-in senza licenza, e in alcuni casi questi giochi vengono corrotti mediante hacking; per esempio: in una versione del Super Mario Bros, il protagonista Mario è stato sostituito dal Pokémon Pikachu. Altre versioni della console che includono il PolyStation 2 e 3, sono dotate di un controller collegabile con un piccolo schermo LCD per giocarci senza l'ausilio di un televisore.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) PolyStation, su Nintendo Player. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2006).
  2. ^ (ES) Opinión: ¿Por qué muchos sufrieron con las PolyStation?, su Vrutal, 27 gennaio 2014. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  3. ^ (ES) Javier Lacort, PolyStation, la consola que arruinó los sueños de una generación, su Xataka, 22 gennaio 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  4. ^ (ES) Cae policía en el caso intento de asesinato de Ali Zaioum, in UltimaHora.com, 18 febbraio 2010. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  5. ^ (PT) PolyStation: conheça o videogame que decepcionou muita criança, su Tecmundo, 27 marzo 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  6. ^ (PT) Rodrigo Faria, UOL Jogos testa o Polystation, videogame que mais 'engana' os pais, su UOL Jogos, 10 maggio 2013. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  7. ^ (ES) La Polystation es la reina de las copias, in La Nación. URL consultato il 10 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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