Pollo alle prugne (film)

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Pollo alle prugne
Golshifteh Farahani e Mathieu Amalric in una scena del film
Titolo originalePoulet aux prunes
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Germania, Belgio
Anno2011
Durata93 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaMarjane Satrapi e Vincent Paronnaud
SoggettoMarjane Satrapi (romanzo a fumetti)
SceneggiaturaMarjane Satrapi e Vincent Paronnaud
ProduttoreHengameh Panahi

Co-produttori: Christoph Fisser, Henning Molfenter, Charlie Woebcken, Adrian Politowski, Torsten Poeck, Gilles Waterkeyn, Rémi Burah, Jeremy Burdek, Nadia Khamlichi

Produttore esecutivoFrançois-Xavier Decraene
Casa di produzioneCelluloïd Dreams, TheManipulators, uFilm, Studio 37, Le Pacte, ARTE France Cinema, ZDF/ARTE, Lorette Productions, Film(s)
Distribuzione in italianoOfficine Ubu
FotografiaChristophe Beaucarne
MontaggioStéphane Roche
MusicheOlivier Bernet
ScenografiaUdo Kramer
CostumiMadeline Fontaine
TruccoNathalie Tissier
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Pollo alle prugne (Poulet aux prunes) è un film del 2011 scritto e diretto da Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud (di nuovo insieme dopo Persepolis), tratto dall'omonimo romanzo a fumetti di Satrapi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un giovane violinista, Nasser Ali Khan, incontra Irâne e se ne innamora. Purtroppo i piani del padre di lei sono diversi, e Irâne è costretta a sposarsi con un soldato.

Nasser Ali continua a comporre musica sull'amore attraverso un violino speciale. Dopo essersi sposato, però, la nuova moglie, che non ha mai amato, distrugge questo violino. In seguito a questo fatto si originerà in lui il desiderio di uccidersi: pensa di suicidarsi in tutti i modi, ma arriva a decidere che lasciarsi morire sia la cosa migliore. Negli otto giorni che lo separano dalla morte si succedono varie immagini nella sua mente: sogni, visioni, frammenti del passato.

Una di queste visioni è Azrael l'angelo della morte, il quale gli racconta la storia di un commerciante di Gerusalemme che per sfuggire alla morte, gli va incontro. Il commerciante, infatti, intimorito per aver visto Azrael a Gerusalemme si appella al proprio sovrano chiedendogli aiuto per fuggire dalla città e dalla morte. Il magnanimo sovrano, pur avvertendolo che dalla morte è impossibile scappare, ordina al vento di trasportarlo, con un soffio, in India al Taj Mahal. Una volta arrivato a destinazione, tuttavia, il commerciante incontra di nuovo Azrael che lo stava attendendo.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. È arrivato nelle sale francesi nell'ottobre 2011 e in Italia ad aprile 2012.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'episodio raccontato nel film è ispirato ad una favola orientale presente nell'incipit del romanzo Appuntamento a Samarra di John Henry O'Hara; una storia simile è narrata nel Talmud ed è stata ripresa nella canzone Samarcanda di Roberto Vecchioni.
  2. ^ Venezia 68, su labiennale.org. URL consultato il 31 maggio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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