Polizia ferroviaria
| Polizia ferroviaria | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Attiva | 1945 – oggi |
| Nazione | |
| Servizio | |
| Tipo | Specialità |
| Compiti | Ordine pubblico Controllo di mezzi e infrastrutture ferroviari Indagine e repressione dei reati in ambito ferroviario Pronto intervento Sicurezza nelle ferrovie |
| Dimensione | 4 940 unità |
| Soprannome | Polfer La ferroviaria |
| Parte di | |
| Ministero dell'interno Dipartimento della pubblica sicurezza | |
| Comandanti | |
| Voci di forze di polizia presenti su Wikipedia | |
La Polizia Ferroviaria, detta anche Polfer è una delle quattro specialità della Polizia di Stato.
Storia
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La Polizia Ferroviaria nasce il 24 giugno 1907, storico momento dell'istituzione dei commissariati di pubblica sicurezza presso le Direzioni compartimentali delle Ferrovie dello Stato. Il provvedimento di Giovanni Giolitti, allora ministro dell'Interno, ha permesso all'odierna Polizia ferroviaria di divenire l'organo di pubblica sicurezza deputato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario.
Compiti
[modifica | modifica wikitesto]La Polizia Ferroviaria è l'unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni e lungo la rete ferroviaria. I suoi compiti sono principalmente quello di garantire la sicurezza nelle stazioni ferroviarie, a bordo dei treni e delle infrastrutture ferroviarie; più in generale si occupa della prevenzione e repressione dei reati e della tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica in ambito ferroviario.
Inoltre è competente per la rilevazione e le indagini sugli incidenti ferroviari ed indaga su tutti i reati che avvengono in ambito ferroviario, con apposite squadre investigative; effettua la scorta a treni viaggiatori e treni tifosi ed è quindi una specialità della Polizia di Stato.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]La Polizia Ferroviaria dipende dal Dipartimento della pubblica sicurezza e in particolare dalla Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato.
Si avvale di un organico di 4.940 unità (come risulta dal Decreto del Capo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza del 28 giugno 2022) distribuite su 14 compartimenti con competenza regionale, di 38 sezioni con sede nelle principali stazioni italiane dalle quali dipendono 140 posti di polizia ferroviaria nelle altre stazioni che assicurano una copertura capillare nel territorio.[1]
I Compartimenti di Polizia Ferroviaria sono diretti da un Funzionario della qualifica di Dirigente superiore della Polizia di Stato, ad eccezione del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Sicilia alla quale è preposto un Funzionario della qualifica di Primo dirigente della Polizia di Stato.[2]
Le Sezioni di Polizia Ferroviaria operano alle dipendenze dei Compartimenti e sono dirette da un Funzionario della qualifica di Vicequestore, Vicequestore aggiunto, o Commissario capo della Polizia di Stato.[3]
I Posti di Polizia Ferroviaria operano alle dipendenze delle Sezioni di Polizia Ferroviaria e sono diretti da un appartenente al ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato.[4]
Negli scali ferroviari ove non è presente un presidio della Specialità della Polizia Ferroviaria, i servizi sono svolti dagli uffici della Polizia di Stato o dell'Arma dei Carabinieri competenti per territorio, tenuto conto anche dei piani coordinati di controllo del territorio adottati dai Prefetti.[5]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Il personale della Polizia Ferroviaria si avvale, insieme a quello delle altre "specialità" della Polizia di Stato, del Centro Addestramento Polizia di Stato (CAPS) di Cesena.
Operazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Il 23 aprile 2010 la Polizia Ferroviaria di Genova, durante un normale controllo, ha arrestato il bandito francese Daniel Nieto, considerato uno dei capi del Clan dei marsigliesi. I poliziotti avevano notato un geco tatuato sul collo del latitante ormai anziano, accompagnato nei locali della Polizia, dopo circa 12 ore di controlli scoprirono la reale identità del soggetto. Nieto era stato condannato a 18 anni di reclusione e rinchiuso nel carcere di Volterra per aver sequestrato Giovanna Amati; dopo circa di 10 anni di reclusione riuscì a sfuggire nel 1989 grazie a un permesso premio, rimanendo latitante per 22 anni fino all'arresto avvenuto a Genova.[6]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 2013
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, in Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. URL consultato l'11/09/2025.
- ^ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, in Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. URL consultato l'11/09/2025.
- ^ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, in Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. URL consultato l'11/09/2025.
- ^ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, in Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. URL consultato l'11/09/2025.
- ^ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, in Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. URL consultato l'11/09/2025.
- ^ Arrestato dopo 22 di latitanza Daniel Nieto, il bandito gentiluomo, in la Repubblica, 24 aprile 2010. URL consultato il 12 marzo 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Polizia ferroviaria sul sito della Polizia di Stato, su poliziadistato.it.
