Platysiagum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Platysiagum
Immagine di Platysiagum mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Osteichthyes
Sottoclasse Actinopterygii
Famiglia Platysiagidae
Genere Platysiagum

Platysiagum è un genere di pesci ossei estinto, di incerta collocazione sistematica. Visse tra il Triassico medio e il Giurassico inferiore (circa 244 – 190 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Asia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di piccole dimensioni, e possedeva un corpo allungato e fusiforme. Le specie variavano dai 7 ai 15 centimetri di lunghezza. La pinna caudale era profondamente biforcuta ed eterocerca. La testa, dal muso corto, era caratterizzata da un preopercolo grande e largo, e da una mascella con una placca posteriore lunga e stretta. Le scaglie del margine dorsale appena prima della pinna caudale erano molto allungate. Le scaglie, di forma rettangolare, erano dotate di un margine posteriore seghettato.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Platysiagum venne descritto per la prima volta nel 1872 da Egerton, sulla base di fossili provenienti da Lyme Regis (Inghilterra) e risalenti al Giurassico inferiore; la specie tipo è Platysiagum sclerocephalum. Successivamente a questo genere è stata attribuita anche la specie P. minus, solitamente di dimensioni minori e più antica, risalente al Triassico medio e proveniente dai giacimenti di Besano e Monte San Giorgio tra Svizzera e Italia. Scoperte più recenti avvenute in Cina hanno identificato un'altra specie, P. sinensis, anch'essa risalente al Triassico medio.

La classificazione di Platysiagum è complessa poiché questo animale presenta un misto di caratteristiche antiquate (preopercolo, mascella, scaglie allungate prima della coda), derivate (struttura delle pinne e delle scaglie) e intermedie (la copertura delle branchie). Variamente classificato come un peltopleuriforme, un antenato degli olostei, un paleoniscoide o un perleidiforme, Platysiagum rimane una forma enigmatica; studi più recenti grazie a fossili provenienti dalla Cina indicherebbero che Platysiagum e altri generi affini (Helmolepis e Caelatichthys) siano in realtà vicini al gruppo dei Neopterygii, il grande gruppo che comprende i pesci ossei più derivati (Wen et al., 2018).

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente Platysiagum cacciava piccole prede che catturava dopo un veloce inseguimento, come indicato dalla potente pinna caudale. I denti piccoli e le mascelle deboli, tuttavia, farebbero supporre che le prede di questo pesce dovessero essere piuttosto deboli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Brough. 1939. The Triassic fishes of Besano, Lombardy 1-117
  • T. Bürgin. 1992. Basal ray-finned fishes (Osteichthyes; Actinopterygii) from the Middle Triassic of Monte San Giorgio (Canton Tessin, Switzerland). Schweizerische Paläontologische Abhandlungen 114:1-164
  • W. Wen; S. X. Hu; Q. Y. Zhang; M. J. Benton; J. Kriwet; Z. Q. Chen; C. Y. Zhou; T. Xie; J. Y. Huang (2018). "A new species of Platysiagum from the Luoping Biota (Anisian, Middle Triassic, Yunnan, South China) reveals the relationship between Platysiagidae and Neopterygii". Geological Magazine.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]