Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica

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Atletico Piombino SSD
Calcio
I Neroazzurri, Il Topolino neroazzurro, Gli Acciaiati
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Nero, azzurro
Simboli Topolino
Inno Forza Piombino[1]
Renzo Bacci
Dati societari
Città Piombino (LI)
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Promozione
Fondazione 1921
Rifondazione1945
Rifondazione1996
Rifondazione2004
Presidente Bandiera dell'Italia Massimiliano Spagnesi
Allenatore Bandiera dell'Italia Antonio Brontolone
Stadio Magona d'Italia
(2 500 posti)
Sito web www.atleticopiombino.net
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica, nota anche come Atletico Piombino o, più semplicemente, Piombino è una società calcistica italiana con sede nella città di Piombino, che milita in Promozione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle origini agli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

La Sempre Avanti Piombino della stagione 1935-36, alla prima edizione della Serie C

La società fu fondata nel 1921 con il nome di Unione Sportiva Piombinese. Nel 1922, in occasione della fusione con la Società Ginnastica Sempre Avanti, un'altra associazione sportiva della città toscana, assunse il nome di quest'ultima, diventando Unione Sportiva Sempre Avanti; a partire da quell'anno, iniziò a giocare nel campionato di Terza Divisione, ottenendo poi la promozione per riforma dei campionati. Nel 1931, vincendo a Viareggio uno spareggio contro il Grosseto si guadagnò la Prima Divisione, terzo livello del campionato italiano di calcio. Nella stagione del rinnovamento, che portò la Prima Divisione a trasformarsi in Serie C, per la prima volta nella sua storia la Sempre Avanti si guadagnò la permanenza nei campionati nazionali evitando la retrocessione battendo il Grosseto e il Signe.

Nel 1938, la Sempre Avanti terminò il campionato all'ultimo posto, retrocedendo in Prima Divisione; ma nell'estate di quell'anno, la società sportiva chiuse i battenti e l'avvento della seconda guerra mondiale impedì la creazione di una nuova squadra che potesse partecipare ai campionati nazionali fino al 1945, quando vide la luce l'Unione Sportiva Piombino.

Quelli del secondo dopoguerra furono anni felici per la squadra toscana, sostenuta economicamente dallo stabilimento siderurgico La Magona d'Italia. In pochi anni ottenne la Serie C e, al termine del campionato 1950-1951, la promozione in Serie B.

Enrico Zucchinali e Armando Tre Re prima del calcio d'inizio di Piombino-Roma (3-1)

Il Piombino ben figurò nel suo primo campionato di Serie B (1951-1952), nel corso del quale raggiunse l'apice della popolarità dopo aver battuto la blasonata Roma, terminando al sesto posto, un piazzamento al di sopra delle aspettative.[2] Ma nei due anni successivi La Magona ebbe dei gravi problemi economici che portarono al licenziamento di oltre duemila operai. La crisi dell'acciaieria colpì così anche la società nerazzurra, che dopo appena tre stagioni tra i cadetti ritornò in Serie C, retrocedendo all'ultima giornata del campionato 1953-1954. Nel 1956 retrocesse anche dalla Serie C.

Da quel momento il Piombino non fece più ritorno nei campionati di vertice, ma navigò per lunghi anni tra i campionati regionali e quelli interregionali. Nel 1996 le difficoltà finanziarie la portarono alla fine dell'attività sportiva e dalle sue ceneri nacque l'Associazione Sportiva Piombino.

La rinascita: Atletico Piombino[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004, a causa di alcune controversie societarie, la società fu totalmente rifondata e grazie all'impegno del nuovo presidente Roberto Ciompi nacque l'Atletico Piombino, che ripartì dalla Terza Categoria e ottenne la promozione immediata in Seconda Categoria. Nella stagione 2006-2007 poi terminò al primo posto il campionato e guadagnò la promozione in Prima Categoria.

Nel 2007 la guida della società nerazzurra è passata nelle mani dell'imprenditore piombinese Massimiliano Spagnesi che ha dato vita a un progetto di rinnovamento basato sul rafforzamento dell'organico della prima squadra e sul rilancio del settore giovanile nerazzurro.

Nella stagione 2007-2008 la squadra ha assorbito il salto di categoria, disputando una stagione di transizione. Grazie ad alcuni innesti di qualità la squadra aspira nel 2008-2009 a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Prima Categoria ed ottiene un ottimo quinto posto finale con 45 punti: piazzamento che vale la qualificazione ai play-off, nei quali la squadra non riesce ad ottenere la promozione.

Ancora play-off nella stagione 2009-2010 ottenuti grazie ad un ottimo terzo posto finale nel campionato, ma anche stavolta non riesce ad ottenere la promozione.

Nella stagione 2010-2011 la squadra conduce un campionato di testa fino all'ultima giornata, alternandosi in testa al campionato con il Cenaia, che per un punto precederà la squadra piombinese, facendo sfumare la promozione diretta nel campionato di Promozione Toscana. Ottenuti i play-off, la squadra li conduce vincendo con autorevolezza semifinali e finale ed ottenendo la promozione nella categoria superiore. Promozione che non è stata ratificata dalla FIGC dopo aver stabilito le classifiche di merito tra tutte le vincitrici dei play-off della stagione, costringendo così i nerazzurri ad affrontare per il quinto anno consecutivo la Prima Categoria.

Nella stagione 2012-2013 vince il girone D del campionato di Prima Categoria Toscana con due turni di anticipo venendo promosso in Promozione Toscana dopo 14 anni di assenza.[3]

L'Atletico Piombino nella nuova stagione da neopromossa di Promozione ottiene ottimi risultati: la squadra finisce la stagione al secondo posto, dopo la sconfitta per 0-1 con il Cuoiopelli, nello spareggio tenutosi sul campo neutro di Volterra. Il Piombino di Tiziano Di Tonno si vede così costretto ad affrontare i play-off per sperare nella promozione in Eccellenza.[4] Nei play-off sconfigge il Certaldo e l'Armando Picchi,[5] accedendo così a quelli intergirone, dove incontra il Seravezza, finalista di Coppa Toscana di Promozione. La semifinale, giocata sul campo neutro di San Giuliano Terme, vede sconfitta la squadra piombinese per 2-4 dopo i tempi supplementari. In seguito alla promozione della Sangiovannese in Serie D, l'Atletico Piombino viene ripescato e promosso in Eccellenza, campionato al quale mancava dalla stagione 1994-1995.[6][7]

Il ritorno in Eccellenza non è dei migliori, il campionato si presenta tutto in salita a causa dell'infortunio alla seconda giornata dell'attaccante Alberto Papa. Dopo una buona campagna acquisti di riparazione, la squadra riesce piano piano a risollevarsi fino ad ottenere all'ultima giornata una salvezza sofferta, con un solo punto di vantaggio dai play-out.[8]

Anche nella stagione successiva il club si pone l'obiettivo di rimanere nella categoria, considerate le risorse economiche a disposizione. Dopo un altro girone di andata caratterizzato da stenti e discontinuità, in cui vengono perse molte occasioni per guadagnare punti, i nerazzurri cambiano marcia nell'anno nuovo e con una serie di risultati positivi riescono a salvarsi con una giornata di anticipo.[9] Al termine della stagione mister Di Tonno lascia la panchina dopo aver scritto in quattro anni una pagina importante per la società piombinese.[10]

Nella stagione 2016-2017 la panchina viene affidata a Sebastiano Miano,[11] colonna della formazione nerazzurra negli anni passati: l'ex difensore del Grosseto, dopo un avvio piuttosto difficile, riesce a far ingranare la squadra facendole così chiudere la stagione regolare al terzo posto, posizione che garantisce la partecipazione agli spareggi per la promozione in Serie D.[12] Nello spareggio tenutosi sul campo neutro di Gavorrano però i nerazzurri escono sconfitti 2 a 0 contro il più quotato Roselle, perdendo così l'occasione di accedere ai play-off nazionali.[13] Sempre in questa stagione si assiste ad un netto ritorno del pubblico nell'impianto locale, con picchi di quasi mille spettatori come nel derby con il Cecina di marzo 2017, quando i nerazzurri si imposero per 4 a 1 di fronte ad un pubblico d'altri tempi. Nella stagione 2017-2018 il Piombino, almeno nella prima parte di stagione, lotta per le prime posizioni della classifica, insieme a Sangimignano, Grosseto, Cuoiopelli e Poggibonsi, ottenendo vittorie di rilievo proprio con questi ultimi e i più blasonati maremmani. Nel girone di ritorno però, complice qualche partenza di troppo tra la rosa nerazzurra e numerose sconfitte soprattutto nel mese di gennaio e marzo, il Piombino scivola al sesto posto nel quale chiuderà la stagione.

Nella stagione 2018-2019, si assiste a un gran riavvicinamento della città nei confronti della propria squadra. In estate, infatti, la società annuncia molti colpi di mercato. Sul campo però, la musica è ben diversa; il Piombino fatica molto e dopo quattro giornate mister Riitano rassegna le proprie dimissioni. A ottobre subentra Riccardo Fratini e nonostante nei primi mesi i nerazzurri mettano in fila un filotto di risultati utili consecutivi, tra gennaio e febbraio la squadra ripiomba nelle ultime posizioni. Fratini viene esonerato, e la squadra affidata a Mirko Serena come soluzione interna. Il Piombino nonostante questo, non riesce a risollevarsi e termina al penultimo posto davanti al Cecina, retrocedendo quindi in Promozione.

Dopo una sola stagione in Promozione, data la sospensione dei campionati per la pandemia di COVID-19 e il contemporaneo secondo posto in classifica, il Piombino viene ammesso al campionato di Eccellenza 2020-2021. La stagione dei neroazzurri viene però interrotta alla seconda giornata per la sospensione del campionato per cause sanitarie e la successiva rinuncia della società a partecipare alla ripresa nella primavera 2021.[14]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica
  • 1908 - Fondazione della Società Ginnastica Sempre Avanti.
  • 1921 - Fondazione della Unione Sportiva Piombinese.
  • 1922 - U.S. Piombinese e S.G. Sempre Avanti si fondono nella Unione Sportiva Sempre Avanti.[15]
  • 1924 - Ottenuto dall'ILVA un terreno, dove fu costruito il primo campo sportivo regolamentare il "Giuseppe Salvestrini", lo inaugura il 20 agosto. La squadra viene affiliata alla FIGC,[16] Comitato Regionale Toscano che, omologato il campo completo di tribune, ammette la Sempre Avanti direttamente al campionato di Terza Divisione evitandole di partire dalla Quarta.
  • 1924-1925 - 7ª nel girone B della Terza Divisione Toscana.
  • 1925-1926 - 4ª nel girone C della Terza Divisione Toscana.
  • 1926-1927 - 2ª nel girone C della Terza Divisione Toscana.
  • 1927-1928 - 3ª nel girone C della Terza Divisione Toscana. Ammessa in Seconda Divisione Nord a completamento organici.
  • 1928-1929 - 3ª nel girone G della Seconda Divisione Nord.
  • 1929-1930 - 3ª nel girone F della Seconda Divisione Nord.

Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1938 - La Sempre Avanti rinuncia all'iscrizione al campionato dichiarando la propria inattività.




  • 1970-1971 - 12º in Promozione Toscana.[19]
  • 1971-1972 - 4º in Promozione Toscana.
  • 1972-1973 - 5º in Promozione Toscana.
  • 1973-1974 - 9º in Promozione Toscana.
  • 1974-1975 - 7º in Promozione Toscana.
  • 1975-1976 - 3º in Promozione Toscana.
  • 1976-1977 - 1º nel girone A della Promozione Toscana. Promosso in Serie D.
  • 1977-1978 - 11º nel girone E della Serie D.
  • 1978-1979 - 5º nel girone D della Serie D.
  • 1979-1980 - 16º nel girone D della Serie D. Retrocesso in Promozione Toscana.

  • 1980-1981 - 7º nel girone A della Promozione Toscana.
  • 1981-1982 - 7º nel girone A della Promozione Toscana.
  • 1982-1983 - 1º nel girone A della Promozione Toscana. Promosso nel Campionato Interregionale.
  • 1983-1984 - 14º nel girone E del Campionato Interregionale. Retrocesso in Promozione Toscana.
  • 1984-1985 - 15º nel girone A della Promozione Toscana. Retrocesso in Prima Categoria Toscana.
  • 1985-1986 - 14º nel girone A della Prima Categoria Toscana.
  • 1986-1987 - 1º nel girone A della Prima Categoria Toscana. Promosso in Promozione Toscana.
  • 1987-1988 - 14º nel girone A della Promozione Toscana. Retrocesso in Prima Categoria Toscana.
  • 1988-89 - 1º nel girone B della Prima Categoria Toscana. Promosso in Promozione Toscana.
  • 1989-1990 - 10º nel girone B della Promozione Toscana.

  • 1990-1991 - 6º nel girone B della Promozione Toscana.
  • 1991-1992 - 2º nel girone B della Promozione Toscana. Promosso in Eccellenza Toscana dopo gli spareggi con le seconde classificate.
  • 1992-1993 - 4º in Eccellenza Toscana.
  • 1993-1994 - 9º nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
  • 1994-1995 - 15º nel girone A dell'Eccellenza Toscana. Retrocesso in Promozione Toscana.
  • 1995-1996 - 3º nel girone B della Promozione Toscana.
  • 1996-1997 - 4º nel girone C della Promozione Toscana.
  • 1997-1998 - 13º nel girone C della Promozione Toscana.
  • 1998-1999 - 16º nel girone C della Promozione Toscana. Retrocesso in Prima Categoria Toscana.
  • 1999-2000 - ?º in Prima Categoria Toscana.

  • 2000-2001 - 16º nel girone D della Prima Categoria Toscana. Retrocesso in Seconda Categoria Toscana.
  • 2001-2002 - 3º nel girone F della Seconda Categoria.
  • 2002-2003 - 13º nel girone F della Seconda Categoria. Vince i play-out contro il Sorgenti Corea.
  • 2003-2004 - 6º nel girone F della Seconda Categoria.
  • 2004 - La U.S. Piombino 1921 non si iscrive al campionato. Nasce una nuova società denominata Atletico Piombino S.r.l. (matricola FIGC 914309) che riparte dalla Terza Categoria.
  • 2004-2005 - 1º in Terza Categoria del Comitato Provinciale di Livorno. Promosso in Seconda Categoria Toscana.
  • 2005-2006 - 7º nel girone F della Seconda Categoria Toscana.
  • 2006-2007 - 1º nel girone F della Seconda Categoria Toscana. Promosso in Prima Categoria Toscana.
  • 2007-2008 - 10º nel girone D della Prima Categoria Toscana.
  • 2008-2009 - 5º nel girone D della Prima Categoria Toscana.
  • 2009-2010 - 3º nel girone D della Prima Categoria Toscana.

  • 2010-2011 - 2º nel girone D della Prima Categoria Toscana.
  • 2011-2012 - 4º nel girone D della Prima Categoria Toscana.
  • 2012-2013 - 1º nel girone D della Prima Categoria Toscana. Promosso in Promozione Toscana.
  • 2013-2014 - 2º nel girone C della Promozione Toscana.[20] Perde la semifinale play-off intergirone. Promosso in Eccellenza Toscana dopo ripescaggio.[21]
  • 2014-2015 - 11º nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
Quarti di finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2015-2016 - 11º nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
Ottavi di finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2016-2017 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Toscana. Perde la finale play-off contro il Roselle.
Sedicesimi di finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2017-2018 - 6º nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
Sedicesimi di finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2018-2019 - 15º nel girone A dell'Eccellenza Toscana. Retrocesso in Promozione Toscana.
Sedicesimi di finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2019-2020 - 2º nel girone C della Promozione Toscana. Promosso in Eccellenza Toscana.
  • 2020-2021 - Nel girone B dell'Eccellenza Toscana. Non partecipa alla ripresa del campionato dopo la sospensione per cause sanitarie.
Primo turno della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2021-2022 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Toscana. Retrocesso in Promozione Toscana.
  • 2022-2023 - 9º nel girone C della Promozione Toscana.
  • 2023-2024 - nel girone B della Promozione Toscana.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

L'uniforme di gioco del Piombino è una maglia a strisce verticali nere e azzurre, tradizionalmente abbinata a pantaloncini e calzettoni neri; in alcune stagioni sono stati indossati anche calzoncini bianchi, ad esempio negli anni 1930, oppure azzurri. Nonostante storicamente la seconda maglia del Piombino fosse amaranto, negli ultimi anni il Topolino ha sempre vestito come divisa da trasferta, o il bianco o il gialloblù.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Magona d'Italia.
Lo Stadio Magona d'Italia, impianto casalingo dal 1936

Il primo campo sportivo in assoluto utilizzato dal club fu Piazza Dante, messo a disposizione dal Comune nel 1921. Furono gli stessi giocatori a sistemare il campo spalando terra, togliendo sassi e riempiendo buche. In occasione delle partite domenicali mettevano le reti, segnavano il campo e delimitavano con corde il posto per il pubblico. Per spogliatoi venivano utilizzate le aule delle Scuole Elementari adiacenti al terreno di gioco.[22]

Il primo campo sportivo regolamentare fu lo Stadio Motovelodromo Giuseppe Salvestrini,[23] costruito su un terreno concesso dall'Ilva, situato nella parte orientale della città, sulla sinistra di Corso Italia. Lo stadio fu inaugurato il 20 agosto 1924 con una capienza di 3 000 posti[23] e fu utilizzato dalla squadra piombinese fino al 1936, anno in cui venne inaugurato il nuovo stadio.[22] L'impianto sportivo venne demolito nel 1939 per ampliare l'area industriale.[24]

Dal 1936 le partite casalinghe dell'Atletico Piombino si giocano allo Stadio Magona d'Italia, impianto, oggi di proprietà comunale, voluto da La Magona d'Italia, società siderurgica della città di Piombino, la quale dedicò l'impianto alla cittadinanza piombinese, così come è riportato sulla lapide commemorativa situata all'ingresso. Attualmente la capienza è di 2 500 posti a sedere, mentre in origine era di circa 12 000 posti.

Ad oggi, 2021, grazie all'aiuto di volontari supportati da società e amministrazioni locali lo stadio ha subito varie migliorie, tra cui 2 nuovi ingressi separati per tifoseria ospite e locale, e la riapertura della vecchia Curva Tolla, un tempo curva di casa, oggi destinata agli ospiti e che per tale motivo ha suscitato rumorose proteste tra i tifosi. Inoltre anche gli spogliatoi e la sede societaria sono stati recentemente rinnovati.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

La società nerazzurra ha avuto stretti rapporti di collaborazione a livello di settore giovanile con le società del Livorno[25] e dell'Empoli.[26]

Nella seconda metà del Novecento, tra i calciatori cresciuti nel vivaio nerazzurro si segnalano Nedo Sonetti, cinque stagioni in Serie B, Aldo Agroppi, dieci stagioni in Serie A e cinque presenze nella nazionale italiana, e Stefano Da Mommio, tre stagioni in Serie B.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia ... Belleni
  • 1925-1930 Bandiera dell'Ungheria ... Papp
  • 1930-1931 Bandiera dell'Italia Giovanni Battista Rebuffo
  • ...
  • 1935-1937 Bandiera dell'Italia Dino Nassi
  • 1937-1938 Bandiera dell'Ungheria Gyula Lelovics
  • 1945-1946 ...
  • 1946-1948 Bandiera dell'Italia Mario Zanello
  • 1948-1951 Bandiera dell'Italia Fioravante Baldi
  • 1951-1952 Bandiera dell'Italia Fioravante Baldi (1ª-36ª)
    Bandiera dell'Italia Bruno Mochi (37ª-38ª)
  • 1952-1953 Bandiera dell'Italia Nello Bechelli (1ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Ferruccio Valcareggi (30ª-34ª)
  • 1953-1955 Bandiera dell'Italia Ferruccio Valcareggi
  • 1955-1956 Bandiera dell'Italia Bruno Mochi
  • ...
  • 1963-1966 Bandiera dell'Italia Gustavo Fiorini
  • 1966-1968 Bandiera dell'Italia Remo Lancioni
  • 1968-1969 Bandiera dell'Italia Remo Lancioni
    Bandiera dell'Italia Dante Pepi e Gino Ieri
  • ...
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Emilio Reami
  • 1975-1976 ...
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Patrizio Barontini
  • 1977-1978 ...
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Romano Magherini
  • ...
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Emilio Reami
  • 1982-1983 Bandiera dell'Italia Lamberto Pazzi
  • ...
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Franco Cioni
  • ...
  • ????-1997 Bandiera dell'Italia Vanio Gori
  • 1997-1998 Bandiera dell'Italia Paolo Vivoli
    Bandiera dell'Italia Mauro Serena
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Vanio Gori
  • 1999-2000 Bandiera dell'Italia Gianluca Vallesi
    Bandiera dell'Italia Emilio Reami
    Bandiera dell'Italia Alessandro Guasti e Sergio Picchi
  • 2000-2001 Bandiera dell'Italia Luciano Bianchi
    Bandiera dell'Italia Mauro Serena
  • 2001-2002 Bandiera dell'Italia Enrico Favilli
  • 2002 Bandiera dell'Italia Marco Fedeli[27]
  • 2002-2004 Bandiera dell'Italia Riccardo Villani
  • 2004 Bandiera dell'Italia Nedo Nencioni[28]
  • 2004-2006 Bandiera dell'Italia Gabriello Carpita
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Andrea Balestracci
  • 2007-2009 Bandiera dell'Italia Walter Favilli
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Alberto Lazzerini
  • 2010-2012 Bandiera dell'Italia Vanio Gori
  • 2012-2016 Bandiera dell'Italia Tiziano Di Tonno
  • 2016-2018 Bandiera dell'Italia Sebastiano Miano
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Nicola Riitano (1ª-4ª)
    Bandiera dell'Italia Pier Paolo De Blasi (ad interim) (5ª)
    Bandiera dell'Italia Riccardo Fratini (6ª-20ª)
    Bandiera dell'Italia Mirko Serena (21ª-30ª)
  • 2019-2021 Bandiera dell'Italia Manuel Madau
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Tiziano Di Tonno
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Antonio Brontolone
Presidenti
  • ...
  • 1936-1938 Bandiera dell'Italia Alfredo Maglio
  • ...
  • 1951-1955 Bandiera dell'Italia Baldino Giusti
  • 1955-1956 Bandiera dell'Italia Cino Brusci
  • ...
  • 1965-1970 Bandiera dell'Italia Vittorio Fedi
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Gino Volpi
  • ...
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Irio Camarri
  • ...
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Franco Luzzetti
  • ...
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Rolando Tamburini
  • ...
  • 1989-1994 Bandiera dell'Italia Piero Fregosi
  • ...
  • ????-1998 Bandiera dell'Italia Riccardo Fulceri
  • 1998-2001 Bandiera dell'Italia Piero Toniol
  • 2001-2004 Bandiera dell'Italia Raimondo Medda
  • 2004-2006 Bandiera dell'Italia Roberto Ciompi
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Andrea Rossi
  • 2007-oggi Bandiera dell'Italia Massimiliano Spagnesi

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]

1947-1948 (girone D - Lega Interregionale Centro), 1950-1951 (girone C)

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1930-1931 (girone B)
1962-1963 (girone A), 1986-1987 (girone A), 1988-1989 (girone B), 2012-2013 (girone D)
1976-1977 (girone A), 1982-1983 (girone A)
2006-2007 (girone F)

Competizioni provinciali[modifica | modifica wikitesto]

2004-2005

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1935-1936 (girone D), 1946-1947 (girone D - Lega Interregionale Centro), 1949-1950 (girone C)
Terzo posto: 2016-2017 (girone A)
Secondo posto: 1991-1992 (girone B), 2013-2014 (girone C), 2019-20(girone C)
Terzo posto: 1975-1976

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie B 3 1951-1952 1953-1954 3
Prima Divisione 4 1931-1932 1934-1935 14
Serie C 10 1935-1936 1955-1956
Terza Divisione 2 1926-1927 1927-1928 18
Seconda Divisione 3 1928-1929 1930-1931
IV Serie 1 1956-1957
Campionato Interregionale 2 1957-1958 1958-1959
Serie D 10 1959-1960 1977-1978
Serie D 2 1978-1979 1979-1980 2

Partecipazioni alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 3 1935-1936 1937-1938 3

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Già negli anni 70 a Piombino si erano i formati i primi gruppi organizzati, gli Ultras Piombino andati poi scomparsi con la decaduta della squadra nelle serie dilettanti. Nel 2006-2007 fanno l'esordio le Compagini Piombinesi.

Nella stagione 2013-2014, l'entusiasmo per il buon campionato disputato dall'Atletico Piombino porta alla formazione di un gruppo ultras, nominato Brigate d'Acciaio, in onore della tradizione siderurgica della città.[31] In occasione della fondazione del gruppo, i tifosi stringono un'amicizia con i sostenitori del Rosignano, i quali verranno poi ospitati in curva nei match di campionato e coppa Italia. Da segnalare come nel corso delle ultime stagioni, la tifoseria organizzata locale sia spostata dal settore denominato "Curva Tolla", alla gradinata; inoltre, più e più volte le Brigate d'Acciaio hanno ospitato in curva la "Marea Giallobù", gruppo organizzato che segue la locale squadra di basket. Con i tifosi del Livorno invece, non esiste una vera e propria amicizia, bensì tanti piombinesi si recano a vedere le partite casalinghe degli amaranto. Nell'agosto del 2019, le Brigate d'Acciaio annuncia il proprio scioglimento, lasciando così un vuoto all'interno del tifo organizzato cittadino. Ad oggi, al seguito dei nerazzurri non c'è nessun gruppo organizzato.

Le più forti rivalità invece sono quelle con Cecina[32], Cuoiopelli e i rivali storici della vicina Venturina.

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Amicizie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inno del Piombino (solo testo), su nellobalistracci.blogspot.it, 25 marzo 2013.
  2. ^ Quando il Piombino batté la Roma (3-1). Il sogno della serie A, su sportpeople.net. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  3. ^ Il Piombino torna in Promozione dopo 14 anni, su Radiobrunotoscana.it, 24 marzo 2013. URL consultato il 24 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2013).
  4. ^ Cuoiopelli, che Eccellenza di squadra, su IlTirreno.it, 28 aprile 2014.
  5. ^ Promozione girone C: L'Atletico Piombino si sbarazza dell'Armando Picchi nella finale playoff, su Radiobrunotoscana.it, 11 maggio 2014. URL consultato il 19 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  6. ^ Piombino, a sorpresa arriva l'Eccellenza, su Amaranta.it, 16 giugno 2014.
  7. ^ Piombino promosso in Eccellenza, su IlTirreno.it, 15 giugno 2014. URL consultato il 19 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  8. ^ Salvo l’Atletico Piombino, su letrusconline.it, 20 aprile 2015. URL consultato il 5 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).
  9. ^ Calcio: l’Atletico Piombino è salvo, su letrusco.it, 11 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2016).
  10. ^ Mister Di Tonno lascia il Piombino, su IlTirreno.it, 29 maggio 2016.
  11. ^ Il Piombino ha scelto. È Miano il nuovo mister, su IlTirreno.it, 6 giugno 2016.
  12. ^ Piombino non va oltre il pari e sfuma il secondo posto, su AtleticoPiombino.net, 30 aprile 2017.
  13. ^ Piombino sconfitto. Sfuma il sogno serie D., su AtleticoPiombino.net, 14 maggio 2017. URL consultato il 16 maggio 2017.
  14. ^ Calcio, l’Eccellenza vuol ripartire ma Picchi e Piombino dicono no: “La salute conta di più”, su labrosport.it, 11 marzo 2021. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2021).
  15. ^ Fondata nel 1908 - Nell'anno 1922 la Unione Sportiva Piombinese si è fusa con la Società Ginnastica "Sempre Avanti", cfr. Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di), Annuario Italiano del Giuoco del Calcio 1926-1927 - Pubblicazione Ufficiale della F.I.G.C., Modena, Società Tipografica Modenese, 1927, p. 329.
  16. ^ Sul comunicato ufficiale del 27 settembre 1924 del Consiglio Federale della F.I.G.C. pubblicato dalla Gazzetta dello Sport mercoledì 1º ottobre 1924. Giornale microfilmato conservato presso Biblioteca Civica di Torino, Biblioteca nazionale braidense di Milano, Biblioteca civica Berio di Genova, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
  17. ^ A seguito dello spareggio vinto contro il Grosseto.
  18. ^ A seguito dello spareggio perso contro il Viareggio.
  19. ^ Per differenza reti.
  20. ^ A seguito dello spareggio perso contro il Cuoiopelli.
  21. ^ Ripescato in virtù della promozione in Serie D del San Giovanni Valdarno.
  22. ^ a b Valerio Guerrieri, Ricordo di Piombino 1899-1940, Firenze, GE 9, 1989.
  23. ^ a b Agendina del Calcio Barlassina, 1936-1937, p. 79.
  24. ^ La storia narrata in mille foto La raccolta di Magnani donata all'archivio comunale, su IlTirreno.it, 4 ottobre 1998. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  25. ^ Dalle giovanili alla vetrina di serie A, su IlTirreno.it, 3 luglio 2007. URL consultato il 5 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
  26. ^ "Empoli Giovani": a Piombino il camp estivo per baby calciatori, su AtleticoPiombino.net, 29 aprile 2016.
  27. ^ Dimissionario prima dell'inizio della stagione, cfr. Valerio Riparbelli, «Torniamo solo se Medda si dimette» Dopo l'addio i giocatori nerazzurri accusano: «Faceva la guerra al mister», su IlTirreno.it, 1º settembre 2002. URL consultato il 5 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
  28. ^ Non trova l'accordo economico con la nuova società Atletico Piombino, dopo essere stato scelto dalla dirigenza precedente, cfr. Valerio Riparbelli, L'Atletico Piombino prende forma, su IlTirreno.it, 1º settembre 2004. URL consultato il 5 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
  29. ^ Agendina del Calcio Barlassina, 1936-1937, p. 77.
  30. ^ Agendina del Calcio Barlassina, 1937-1938, p. 79.
  31. ^ Piombino, 90 minuti per volare, su IlTirreno.it, 18 maggio 2014.
  32. ^ Eccellenza gir. A, la festa di Piombino per la vittoria nel derby, su toscanagol.it, 20 marzo 2017.

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