Pinocchio (film 1911)

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Pinocchio
Titolo originalePinocchio
Paese di produzioneItalia
Anno1911
Durata42 min
Dati tecniciB/N
film muto
Generefantastico, commedia, avventura
RegiaGiulio Antamoro
SoggettoCarlo Collodi
Interpreti e personaggi

Pinocchio è un film del 1911, diretto dal regista Giulio Antamoro. È il primo adattamento tratto da Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Il personaggio fu interpretato dall'attore adulto Ferdinand Guillaume (noto anche col nome di Polidor), "in costume da burattino".

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il falegname Geppetto fabbrica un burattino che gli faccia compagnia. Appena finisce di costruirlo decide di chiamarlo Pinocchio.

Pinocchio comincia a fare il monello, scappa di casa e viene rincorso da Geppetto. I carabinieri fermano Geppetto mentre Pinocchio torna a casa dove si brucia i piedi. Per fortuna arriva Geppetto che gli rifà i piedi. Ma il burattino continua a fare il monello con i suoi compagni finché finisce dentro una tagliola di un contadino, che lo costringe a fargli da cane da guardia al suo pollaio. Durante la notte due figuracce nere si avvicinano a Pinocchio che comincia ad abbaiare, i due banditi scappano e il contadino libera Pinocchio dal collare. Pinocchio cammina per la strada e rivede i due assassini che lo impiccano alla quercia grande. Poi i due briganti se ne vanno. Arriva la Fata Turchina che salva Pinocchio dall’impiccagione e gli dona delle monete d’oro da portare a Geppetto. Strada facendo Pinocchio incontra il gatto e la volpe che lo convincono a sotterrare le monete nel Campo dei miracoli dove sarebbe cresciuto un albero pieno di zecchini d’oro. I tre si incamminano e arrivano prima alla città di acchiappa-citrulli e poi al Campo dei miracoli dove Pinocchio semina le sue monete. Durante la notte il gatto e la volpe tornano nel Campo, rubano i soldi di Pinocchio e scappano. Il burattino si accorge di essere stato imbrogliato e quando ritrova il gatto e la volpe all’interno di un’osteria scoppia una lite che coinvolge nella confusione tutti gli avventori. Due cani mastini portano Pinocchio in tribunale dove egli denuncia il furto delle monete d’oro. Il Giudice-gorilla paradossalmente lo condanna alla prigione. Pinocchio scappa dalla prigione, si tuffa in mare e, nuotando giunge in vista di una terra dove vive una tribù di indiani. Una balena lo inghiotte. Nella pancia dell’animale Pinocchio ritrova Geppetto. Gli indiani liberano Pinocchio e Geppetto dalla pancia della balena e Pinocchio diventa il capo della tribù. Gli indiani legano Geppetto. Pinocchio scappa e raggiunge dei soldati: sparato da un cannone, torna a casa e vi ritrova ad aspettarlo Geppetto. Poi va a teatro dove conosce dei burattini e durante uno spettacolo il burattinaio Mangiafuoco lo fa prigioniero. Pinocchio riesce a scappare e torna a casa dove abbraccia Geppetto. Pinocchio segue Lucignolo in un posto chiamato "Paese dei Balocchi" dove non ci sono regole e ogni bambino può fare quello che vuole. La mattina dopo Lucignolo e Pinocchio vengono trasformati in asinelli dal cocchiere che li porta a bere ad una vasca piena d'acqua. Fortunatamente la Fata Turchina fa tornare Pinocchio burattino com'era prima. Poi Pinocchio ritorna a casa da Geppetto e finalmente, dopo tante avventure, la Fata Turchina trasforma il vivace burattino in un bambino vero.

Distribuzione in Internet[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 ottobre 2011, i primi 6 minuti del film sono stati caricati sul canale YouTube della Cineteca Milano[1]. Il titolo del video riporta erroneamente il 1914 come data del film, mentre il video stesso riporta la data corretta, 1911.

Il 20 marzo 2020 il film è stato caricato in versione integrale, restaurata e sonorizzata dal MIC Lab, sul canale ufficiale Vimeo della Fondazione Cineteca Italiana[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filmato audio Cineteca Milano, Pinocchio (G. Antamoro, 1914), su YouTube, 26 ottobre 2011. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  2. ^ https://vimeo.com/399190768

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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