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Pinus nigra laricio

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Pino laricio
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisionePinophyta
ClassePinopsida
OrdinePinales
FamigliaPinaceae
GenerePinus
SpecieP. nigra
J. F. Arnold
SottospecieP. nigra laricio
Nomenclatura trinomiale
Pinus nigra laricio
(Poir.) Maire
Sinonimi

Pinus laricio Poir.

Nomi comuni

pino nero calabrese
pino corsicano

Il pino larìcio (Pinus nigra laricio (Poir.) Maire) è una sottospecie di Pinus nigra diffusa in Corsica, Calabria e Sicilia che si è differenziata in tempi remoti.[1]

Distribuzione e habitat

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Pino laricio in Corsica

Sebbene questa sottospecie sia diffusa in Corsica, Calabria e Sicilia[2], la diffusione maggiore la si trova sull'altopiano silano in Calabria (Pinus nigra ssp. laricio var. calabrica), dove si trovano estese foreste di pinete ricordate da Plinio, Livio e Virgilio, tanto da essere denominato comunemente Pino silano[1].
Una piccola formazione di pino laricio è presente in Toscana, presso Buti in provincia di Pisa, all'interno dell'Area naturale protetta di interesse locale Stazione Relitta di Pino Laricio, la cui autoctonia è incerta[2].

Il pino laricio è una specie che resiste molto bene agli sbalzi di temperatura. Lo si trova dagli 800 metri fino ai 1500. Preferisce suoli acidi[3].

Questa specie in Calabria è presente sull'altopiano della Sila, in parte delle Serre Vibonesi e in Aspromonte tra i 1100 e i 1700 metri d'altezza[4].

Il pino laricio silano, assieme al pino loricato tipico del Pollino, è l'albero simbolo della Calabria, tant'è che la Regione Calabria lo ha inserito tra i 4 simboli del proprio stemma e gonfalone insieme al capitello dorico, alla croce bizantina e alla croce potenziata.

La chioma ha dapprima forma conica che tende a prendere un aspetto ombrelliforme negli esemplari vetusti[3].

Da grigio a grigio-bruno scuro con profonde fessure verticali soprattutto nei grandi esemplari[3].

Il pino laricio è un albero più alto rispetto al pino nero, l'altezza media è di circa 30 metri e può raggiungere i 40–50 metri. I rami sono rivolti in alto nei giovani esemplari mentre nei grandi alberi sono ascendenti solo i rami terminali[3].

Gli aghi sono sottili e rigidi, possono essere curvi e sono lunghi da 8 a 16 cm. Hanno bordo seghettato[3].

Gli sporofilli, maturano a maggio.

I coni o strobili hanno picciolo brevissimo e sono lunghi fino a 8 cm. Maturano e si aprono 3 anni dopo l'impollinazione. Ogni cono contiene da 30 a 40 semi alati lunghi 5-7 mm[3].

Il pino laricio è stato impiegato essenzialmente per due scopi: la produzione di legname d'opera (specie per costruzioni navali) e l'estrazione della resina, prodotta in grande quantità da questa sottospecie ed utilizzata per isolamenti e per la produzione di torce[4].

  1. ^ a b Pinus nigra J.F.Arnold subsp. laricio (Poir.) Maire in Flora Europea
  2. ^ a b Scheda da Acta Plantarum, su actaplantarum.org. URL consultato il 04/05/2024.
  3. ^ a b c d e f g Linee guida per la conservazione genetica e l’uso - Pino nero Pinus nigra (PDF), su euforgen.org. URL consultato il 04/05/2024.
  4. ^ a b Pinus nigra laricio – Pino Nero “Silano”, su allasiaplantmg.it. URL consultato il 04/05/2024.

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