Pilatus PC-6

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Pilatus PC-6 Porter, Turbo-Porter
Un PC-6 Turbo-Porter B2-H4 PT6A-34, versione usata per la ricognizione aerea in Spagna, in fase di decollo
Descrizione
Tipoaereo da trasporto multiruolo
Equipaggio1
ProgettistaHenry Fierz
CostruttoreBandiera della Svizzera Pilatus Aircraft
Bandiera degli Stati Uniti Fairchild Hiller
Data primo voloPorter - 4 maggio 1959
Turbo Porter - 1961
Data entrata in servizio1960
Data ritiro dal servizioin servizio
Esemplari595
Altre variantiFairchild AU-23 Peacemaker
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza11 m (36 ft)
Apertura alare15,87 m (52.00 ft)
Altezza3,20 m (10,5 ft)
Superficie alare30,15 (324,53 ft²)
Carico alare92,87 kg/m²
Peso a vuoto1 270 kg (2 800 lb)
Peso max al decollo2 800 kg (6 173 lb)
Passeggeri10
Capacità combustibile644
Propulsione
Motoreun turboelica Pratt & Whitney Canada PT6A-27
Potenza680 shp (507 kW)
Prestazioni
VNE280 km/h (174 mph, 151 kt)
Velocità di crociera220 km/h (137 mph, 119 kt)
Corsa di decollo425 m (MTOW Sea Level)
Atterraggio321 m (MLW Sea Level)
Autonomia1 050 km (652 mi, 567 nm)
Quota di servizio8 534 m (28 000 ft)
Notedati riferiti alla versione PC-6/B2-H4 Turbo Porter

i dati sono estratti da manuale addestramento piloti

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Il Pilatus PC-6 Porter è un aereo da trasporto/utility monomotore ad ala alta con capacità STOL, prodotto dall'azienda svizzera Pilatus Aircraft Ltd. dagli anni sessanta.

La sua ultima versione dotata di motore turboelica, la PC-6 Turbo-Porter. Nel 2019 è cessata la produzione.

Benché originariamente progettato per un uso civile, le sue caratteristiche ne hanno suggerito la produzione di versioni ad uso militare, tra le quali una versione prodotta su licenza dalla statunitense Fairchild Hiller.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Il primo prototipo venne portato in volo per la prima volta il 4 maggio 1959, equipaggiato con un motore a pistoni Lycoming GSO-480-B1A6 capace di erogare una potenza pari a 340 hp (254 kW).

Al fine di fornire maggiori prestazioni, ne venne presto sviluppata una versione equipaggiata con un motore turboelica, adottando il francese Turbomeca Astazou. Il nuovo modello, designato "Turbo Porter", venne portato in volo nel 1961 ed avviato alla produzione in serie. Dal 1964 si iniziò a installare una turbina Pratt & Whitney Canada PT6A-A6 da 410 kW (550 shp).

Strumentazione di bordo di un Pilatus PC-6 B2H2

Negli Stati Uniti d'America il Porter venne prodotto su licenza dalla Fairchild Aircraft che lo propose anche per il mercato militare, ottenendo una commessa da parte delle forze armate. Venne impiegato dalla United States Air Force con la designazione AU-23A Peacemaker e dalla United States Army con il nominativo UV-20 Chiricahua.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Un Fairchild Porter, versione prodotta su licenza negli Stati Uniti del Turbo Porter.

Il PC-6 è noto per le sue capacità di decollo e atterraggio STOL, tanto da essere definito dalla fabbrica "The world leading STOL". Viene ampiamente utilizzato da operatori umanitari, centri di paracadutismo e forze aeree e militari.

Il Pilatus Porter PC-6/B2H2 F-HDEY che fu utilizzato nel film della serie 007 GoldenEye, allora immatricolato HB-FFW in forza alla Swiss Air Glaciers (1980-2007), poi a Courbessac, (distretto di Nîmes) per i lanci e ora presso l'aeroporto di Vercelli dove viene usato per lo stesso impiego

Grazie alle sue prestazioni il PC-6 è stato utilizzato per compiere alcuni record:

  • Nell'aprile 1960 il PC-6 marche HB-FAN soprannominato "Yeti" (s/n 337) effettuò l'atterraggio alla quota più alta per un aeromobile ad ala fissa, posandosi sul ghiacciaio Dhaulagiri in Nepal alla quota di 5.750 m (a quella quota l'aereo è costretto a volare circa il 30% più velocemente rispetto al terreno durante l'atterraggio). L'HB-FAN è stato il primo prototipo del PC-6 (primo volo 4 maggio 1959) e, dopo aver conseguito il record nell'aprile del 1960 ebbe un incidente in atterraggio il 16 maggio 1960 a 5.200 m per il quale si decise di abbandonarlo sul passo Dambusch dove si trova tuttora.
  • Il 15 novembre 1968 il PC-6/A2-H2 F-BOSZ (s/n 636) raggiunse una quota di 13.485 m segnando un record per la sua classe di peso.
  • Il 15 luglio 1999 il PC-6/B2-H4 D-FAXI (s/n 862) riuscì a trainare, aggiudicandosi un record, il più grande striscione pubblicitario mai realizzato della dimensione di 1.500 (25 x 60 m) sui cieli di Brema, in Germania.

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Al febbraio 2010 sono stati prodotti un totale di 553 PC-6, 461 dalla Pilatus e 92 dalla Fairchild, di cui circa 270 sono operativi. Il suffisso H2 descrive le macchine con 10 posti totali e 2.200 kg di peso massimo al decollo; il suffisso H4 descrive le versioni più recenti con 11 posti massimi, peso massimo al decollo di 2.800 kg, wing tip che ne aumentano l'apertura alare da 15 a 15,87 metri, carrello rinforzato e strumenti motore modificati.

PC-6 Porter
Versione iniziale con motore a pistoni sei cilindri Avco Lycoming GSO-480-B1A6 da 254 kW (340 CV) costruito in 64 esemplari (primo volo 4 maggio 1959 HB-FAN).
PC-6/275
Versione a pistoni con motore pistoni Avco Lycoming GO-480-D1A da 190 kW (260 CV) costruito in un solo esemplare (primo volo 5 febbraio 1960 HB-FAS).
PC-6/350
Versione potenziata del PC-6, con motore a iniezione Avco Lycoming IGO-540-A1A da 261 kW (350 CV) (primo volo 1º dicembre 1961 HB-FAG).
PC-6/A Turbo-Porter
Prima versione a turboelica, dotato di una turbina Turbomeca Astazou IIE 320 kW (523 CV), costruito in 35 esemplari (primo volo 2 maggio 1961 HB-FAD).
PC-6/A1 Turbo-Porter
Versione turboelica con motore Turbomeca Astazou XII da 427 kW (573 CV), prodotto in 6 esemplari (primo volo 5 maggio 1967 HB-FCT).
PC-6/Ax Turbo-Porter
Versione turboelica convertita con una turbina Turbomeca Astazou X da 427 kW (573 CV). Un esemplare convertito (primo volo nel 1964 F-BKQU).
PC-6/A2 Turbo-Porter
Versione turboelica con motore Turbomeca Astazou XIVE da 427 kW (573 CV), costruito in un esemplare (primo volo novembre 1967 F-BOSZ).
PC-6/B Turbo-Porter
Prima versione con motore turboelica PT6A, dotato di una Pratt & Whitney Canada PT6A-6A da 410 kW (550 CV) prodotto in 12 esemplari (primo volo 2 maggio 1964 N187H).
PC-6/B1 Turbo-Porter
Versione turboelica dotato di una Pratt & Whitney Canada PT6A-20 da 410 kW (550 CV), prodotto in 82 esemplari dalla Pilatus, più 12 dalla Fairchild (primo volo 18 maggio 1966 HB-FCD).
PC-6B2 Turbo-Porter
Versione turboelica con motore Pratt & Whitney Canada PT6A-27 da 507 kW (680 CV), flat rated a 550 CV, costruito in 242 esemplari dalla Pilatus, più 12 dalla Fairchild. È il modello tuttora in produzione (primo volo 9 maggio 1984 HB-FHZ).
PC-6B2&B4 STC
Versione modificata con motore Pratt & Whitney Canada PT6A-34 da 551 kW (750 CV), flat rated a 550 CV 25 esemplari convertiti (primo volo maggio 2001 F-GODZ).
PC-6/C Turbo-Porter
Versione turboelica dotata di una Garrett TPE-331-25D da 429 kW (575 CV) costruita in 8 esemplari dalla Pilatus e 26 dalla Fairchild (Primo volo ottobre 1965 N180K).
PC-6/C1 Turbo-Porter
Versione turboelica dotata di una Garrett TPE-331-1-100 da 429 kW (576 CV) prodotta in un solo esemplare (primo volo 23 gennaio 1969 HB-FEG).
PC-6/C2 Turbo-Porter
Versione sviluppata e prodotta in 36 esemplari (compresi i AU-23A) dalla Fairchild, dotata di motore Garrett TPE 331-101F da 485 kW (650 CV) (primo volo giugno 1967 N352F).
PC-6/D-H3 Porter
Un prototipo costruito con motore Avco Lycoming a pistoni turbocompresso da 373 kW (500 CV).
AU-23A Peacemaker
Versione armata, anti-insurrezione e da trasporto per la U.S. Air Force. Usata durante la Guerra del Vietnam nei primi anni settanta.
UV-20A Chiricahua
Versione da trasporto prodotta per la U.S. Army. Due UV-20A erano basati a Berlino Ovest tra gli anni settanta e ottanta.
PC-8 Twin Porter
Versione bimotore costruita nel 1967, ma successivamente non sviluppata.

Nel tempo molte versioni sono state convertite dalle versioni più vecchie a quelle più recenti equipaggiate con motore P&W Canada PT6A B2-H2 e B2-H4.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Un PC-6 Porter della compagnia aerea di copertura CIA Continental Air Service in Laos, ca. 1970.
Bandiera della Francia Francia
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
Bandiera del Nepal Nepal
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Bandiera della Russia Russia
Bandiera della Slovenia Slovenia
Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Malaysia Malaysia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
1 PC-6 in servizio al marzo 2019.[1]
Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Bandiera della Thailandia Thailandia

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Un Fairchild AU-23A Peacemaker in sosta alla Eglin AFB, Florida nel 1972.
Bandiera dell'Algeria Algeria
2 consegnati ed in servizio al settembre 2018.[2][3]
Bandiera dell'Angola Angola
Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera dell'Austria Austria
Bandiera dell'Australia Australia
19 Turbo-Porters were in service with Australian Army from 1968 to 1992.
Bandiera della Birmania Birmania
7 consegnati, 5 in servizio al dicembre 2016.[4]
Bandiera della Bolivia Bolivia
Bandiera del Ciad Ciad
Bandiera della Colombia Colombia
Bandiera dell'Ecuador Ecuador
1 PC-6B2 in servizio al febbraio 2019.[5]
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti
Bandiera della Francia Francia
5 PC-6B2-H4 ricevuti a partire dal 1992 [6]
Bandiera dell'Iran Iran
15 PC-6B consegnati.[7]
Bandiera d'Israele Israele
Bandiera della Mauritania Mauritania
1 PC-6B-2H4 consegnato.[8][9][10]
Bandiera del Messico Messico
Non è conosciuto il numero degli esemplari esatti consegnati, ma potrebbero essere 4 PC-6B.[11][12]
Bandiera del Nepal Nepal
Bandiera dell'Oman Oman
Bandiera del Perù Perù
Bandiera della Slovenia Slovenia
Bandiera della Svizzera Svizzera
12 PC-6/H2M Poter con motori a pistoni consegnati nel 1966-1967, seguiti da 6 PC-6B2 con turboelica nel 1975-1976, standard al quale furono portati anche i primi esemplari.[13] Due aerei persi rispettivamente nel 1993 e nel 1997, uno cannibalizzato nel 2002 dopo essere stato danneggiato in modo irreparabile.[13] I 15 esemplari superstiti sono stati sottoposti ad un aggiornamento di cockpit ed avionica tra il 2015 e il 2017.[13]
Bandiera della Thailandia Thailandia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
1 UV-20 in carico al 427th Special Operations Squadron all'aprile 2019.[14]

Velivoli comparabili[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "L'Air Wing del Department of State USA" - "Aeronautica & Difesa" N. 389 - 03/2019 pp. 54-55
  2. ^ "L'Aeronautica dell'Algeria" - "Rivista italiana difesa" N. 9 - 09/2018 pp. 44-51
  3. ^ "Le forze aeree del mondo, Algeria" - "Aeronautica & Difesa" N. 345 - 07/2015 pag. 66
  4. ^ "Le forze aeree del mondo. Birmania" - "Aeronautica & Difesa" N. 362 - 12/2016 pag. 68
  5. ^ "LE PARC AÉRIEN DE L’AVIACION DEL EJÉRCITO ECUATORIANO EN 2019 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 25 febbraio 2019, URL consultato il 25 febbraio 2019.
  6. ^ "FRENCH ARMY PILATUS PC-6s WILL BE MODERNIZED", su scramble.nl, 9 novembre 2020, URL consultato il 10 novembre 2020.
  7. ^ "Le forze aeree del mondo. Iran" - "Aeronautica & Difesa" N. 422 - 12/2021 pag. 66
  8. ^ "Le forze aeree del mondo. Mauritania" - "Aeronautica & Difesa" N. 446 - 12/2023 pag. 68
  9. ^ "LES AÉRONEFS DES FORCES AÉRIENNES DES NATIONS DU G5 SAHEL EN 2018 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 10 maggio 2018, URL consultato il 8 marzo 2019.
  10. ^ (EN) World Air Force 2017 (PDF), su Flightglobal.com, p. 12. URL consultato il 22 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2018).
  11. ^ "Le forze aeree del mondo. Messico" - "Aeronautica & Difesa" N. 447 - 01/2024 pag. 66
  12. ^ "EL PODER AÉREO DE LA ARMADA Y LA FUERZA AÉREA MEXICANA", su defensa.com, 29 marzo 2019, URL consultato il 8 aprile 2019.
  13. ^ a b c "Cieli neutrali: l'Aeronautica Svizzera" - "Rivista italiana difesa" N. 2 - 02/2022 pp. 76-81
  14. ^ "Il 427th SOS per le squadre speciali" - "Aeronautica & Difesa" N. 390 - 04/2019 pag. 57

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Mark Lambert, Jane's All The World's Aircraft 1993-1994, Coulsdon, UK, Jane's Data Division, 1993, ISBN 0-7106-1066-1.
  • (EN) John W. R. Taylor, Jane's All The World's Aircraft 1965-66, London, Sampson Low, Marston & Company, 1965.
  • (EN) Michael J. H. Taylor, Brassey's World Aircraft & Systems Directory 1999/2000 Edition, London, Brassey's, 1999, ISBN 1-85753-245-7.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]