Pieve di San Prospero (Vezzano Ligure)

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Ex pieve di San Prospero
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàBottagna (Vezzano Ligure)
Indirizzovia Meretta, 17
Coordinate44°09′11.97″N 9°52′48.53″E / 44.153325°N 9.880147°E44.153325; 9.880147
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzioneante XI secolo - XIII secolo
Usoprivato
Realizzazione
ProprietarioProprietà privata

La Pieve di San Prospero è stato un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Bottagna del comune di Vezzano Ligure, in provincia della Spezia.

Oggi la Pieve è sconsacrata ed è stata trasformata in un edificio rurale adibito, dapprima ad abitazione, in seguito a stalla.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In epoca romana l'area su cui in futuro sarebbe sorto l'edificio era parte integrante del castrum di Vezzano. Grazie alla sua posizione elevata, l'avamposto militare fungeva da luogo di vedetta per controllare sia l'area costiera del golfo della Spezia, sia i territori posti alla confluenza dei fiumi Magra e Vara.
Più tardi, in età alto medievale, la stessa posizione elevata del luogo costituì per gli abitanti un buon rifugio dalle scorrerie saracene.

Probabilmente le origini della Pieve di Vezzano, che era tra le più importanti dell'antica diocesi di Luni, sono da porre in relazione alla traslazione da Camogli in questo luogo riparato del corpo del suo titolare, Prospero di Tarragona, per porlo in salvo dalle incursioni saracene. Più tardi le sue reliquie furono trasportate a Reggio Emilia per iniziativa del Vescovo di questa località.

Il borgo è citato per la prima volta nel diploma dell'anno 963 dell'imperatore Ottone I, grazie al quale Adalberto, vescovo di Luni, vide accresciuti sia i propri poteri che i propri possedimenti[1].

L'antica Pieve di San Prospero e Ciro è citata anche in un privilegio del 1148 di papa Innocenzo III a Gottifredo Vescovo di Luni ed ebbe alle sue dipendenze quattro cappelle divenute poi parrocchiali in seguito al declino della pieve:

Il triste declino dell'antico edificio di San Prospero, in Vezzano Superiore, è dovuto alla sua distanza dal centro abitato e all'accresciuta frequentazione della vicina canonica di Santa Maria, preferita dai fedeli dopo che venne completamente restaurata ed abbellita in seguito alle riforme ecclesiastiche dell'XI secolo e del XIII secolo.

L'edificio[modifica | modifica wikitesto]

La Pieve, di architettura romanica, presentava i caratteri delle tipiche chiese lunigianesi a due navate.

La muratura moderna nasconde la colonna di divisione delle navate che aveva la funzione di sostegno e i due absidi asimmetrici presenti nella vecchia costruzione.

Nella cappella alla sinistra dell'ingresso è un Angelo nunziante, frammento di affresco di derivazione toscana, del XV secolo.[6]

Il luogo[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo dell'antica Pieve è suggestivo per l'ampio panorama sul Golfo spezzino, le Alpi Apuane e per la visita dei vicini ruderi del primo castello medievale.

Per la posizione ed il pregio storico l'edificio è stato annoverato tra i luoghi del cuore segnalati dal FAI.

Al giorno d'oggi, dopo anni di chiusura e abbandono, l'edificio sconsacrato è divenuto parte di un agriturismo. L'abitazione è stata costruita direttamente sul corpo della precedente chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maffei e Benelli, Pievi della lunigiana storica, p. 240.
  2. ^ Valeriano Lunense - S. Apollinare | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 24 agosto 2023.
  3. ^ Polverara - S. Nicolò di Bari | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 24 agosto 2023.
  4. ^ Carnea - S. Maria Assunta | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 24 agosto 2023.
  5. ^ Beverino - Santa Croce | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 24 agosto 2023.
  6. ^ Touring Club Italiano, Guida d'Italia. Liguria, Milano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G.Maffei e G.Benelli, Pievi della lunigiana storica, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, 2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]