Pietro Taricone

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Pietro Taricone all'interno del "confessionale" durante la prima edizione del programma televisivo Grande Fratello, 2000

Pietro Taricone (Frosinone, 4 febbraio 1975Terni, 29 giugno 2010) è stato un attore e personaggio televisivo italiano.

Noto per avere partecipato nel 2000 alla prima edizione del reality show di Canale 5 Grande Fratello, ha poi intrapreso la carriera di attore partecipando a numerose fiction e film, tra cui La nuova squadra, Don Gnocchi - L'angelo dei bimbi, Codice Rosso, Distretto di Polizia, Radio West, Maradona - La mano de Dios e Baciati dall'amore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Frosinone da una famiglia originaria di Trasacco (in provincia di L'Aquila) e crebbe tra il capoluogo ciociaro e Caserta, dove conseguì il diploma di maturità scientifica. Intraprese gli studi di giurisprudenza, che non portò a termine. Nella sua vita svolse diverse attività, tra cui quella di amministratore di condominio.[1] Divenne noto nel 2000 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del reality show Grande Fratello, nel quale si classificò terzo con il 15% dei voti,[2] guadagnando grande popolarità nel pubblico televisivo grazie alla sua grande simpatia, alla sua intelligenza e anche alla sua storia d'amore con la concorrente poi risultata vincitrice, Cristina Plevani. La loro relazione fece discutere in seguito al rapporto sessuale dei due, che si è consumato dietro a una tenda nel quinto giorno di permanenza, durante la diretta televisiva di Stream[3] che trasmetteva 24 ore su 24 dalla casa dello show. A questo rapporto ne seguirono diversi altri durante la durata della trasmissione, sempre al riparo dietro una tenda o una coperta. Si trattava della rappresentazione massima dell'andare oltre i limiti televisivi sino ad allora conosciuti[4].

Terminata la trasmissione e nonostante le numerose richieste, Taricone evitò di sovraesporre la propria immagine: la prima apparizione successiva al Grande Fratello fu al Maurizio Costanzo Show, nell'ambito della rubrica Uno contro tutti il 10 gennaio 2001[5], facendo registrare alla trasmissione una media di quasi 10 milioni di telespettatori.[6] Uscito dalla casa, apparve senza veli sul mensile Max[7] e firmò un contratto di esclusiva della durata di due anni con la casa di produzione Titanus per interpretare alcune fiction televisive. Successivamente partecipò come ospite d'onore al Galà della pubblicità del 2001 e al videoclip di Syria Se tu non sei con me (2002), in cui ha vestito i panni di Superman.[8] Nello stesso anno fu testimonial della campagna abbonamenti della pay TV Stream (per il secondo Grande Fratello) per cui ha condotto anche il quiz L'intruso.

Appassionato di paracadutismo, la mattina del 28 giugno 2010 ha impattato duramente al suolo durante un lancio nei pressi dell'aviosuperficie Alvaro Leonardi di Terni per un errore di calcolo nella manovra di atterraggio col paracadute, come stabilito dall'inchiesta del giudice per le indagini preliminari Maurizio Santoloci[9]. Ricoverato in condizioni critiche presso l'ospedale Santa Maria di Terni a causa di un arresto cardiaco causato da un'aritmia, fratture multiple e di un'emorragia interna, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, durato oltre nove ore, che tuttavia non è riuscito a salvargli la vita.[10][11] Taricone è morto poco dopo le 2:30 del 29 giugno 2010.[12][13][14] È stato cremato a San Benedetto del Tronto e le ceneri sono state deposte nella tomba di famiglia a Trasacco.[15] Il clamore seguito alla sua morte ha costituito un fenomeno mediatico in Italia, con speciali in televisione, analisi sui principali quotidiani e attestazioni di cordoglio, nonché dibattiti sulle sue simpatie politiche per CasaPound.[16]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

I suoi primi lavori come attore furono la fiction Distretto di Polizia 3 (2002) e i film Ricordati di me, diretto da Gabriele Muccino, e Radio West, per la regia di Alessandro Valori, entrambi del 2003. Nel 2006 fu tra i protagonisti della serie TV di Canale 5 Codice Rosso, ambientata nel mondo dei Vigili del fuoco, accanto ad Alessandro Gassmann e Ilaria Spada. L'anno successivo interpretò il ruolo di uno dei fratelli Giuliano, esponenti di spicco della malavita napoletana che hanno avuto rapporti con Diego Armando Maradona, nel film di Marco Risi Maradona - La mano de Dios.

Nella stagione televisiva 2006-2007 comparve, in veste di opinionista, nel reality show condotto da Alba Parietti, Wild West[17] e, in veste di giurato, nel reality Uno due tre stalla di Barbara D'Urso. Il 2008 segnò il suo ritorno sul piccolo schermo con le serie televisive per la Rai La nuova squadra e Tutti pazzi per amore, di cui nel 2010 ha interpretato anche una seconda serie. L'anno seguente è apparso sul grande schermo con Feisbum - Il film, pellicola in otto episodi ispirata al social network Facebook, e inoltre partecipò come opinionista, con una rubrica intitolata Pietro la notizia, al programma Niente di personale, su LA7.

In occasione delle critiche rivolte nel 2010 da Silvio Berlusconi a Roberto Saviano sul romanzo Gomorra, Taricone difese pubblicamente lo scrittore, come rimarcato dallo stesso Saviano, che nel ricordare la frequentazione con Taricone ai tempi del liceo a Caserta ne ha sottolineato il carisma sin dall'età giovanile.[18] Poco prima della morte, gira la miniserie Baciati dall'amore, trasmessa (postuma) su Canale 5 nel 2011. Il regista Claudio Norza l'ha voluta dedicare allo stesso Taricone.[19]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Era legato sentimentalmente all'attrice Kasia Smutniak, conosciuta nel 2003 sul set di Radio West, dalla quale ha avuto una figlia, Sophie, nata il 4 settembre 2004[20].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Superstition, regia di Luciano Federico (2003)

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Più o meno alle tre di Andrej Longo, regia di Emanuela Giordano (2003)

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Volpe, Macho, "filosofo", rubacuori: il divo è Taricone, in Corriere della Sera, 29 ottobre 2000, p. 37. URL consultato il 17-05-2010.
  2. ^ Valerio Cappelli, Trionfo a occhi chiusi, Cristina elimina l'amante "guerriero", in Corriere della Sera, 22 dicembre 2000, p. 37. URL consultato il 18-05-2010.
  3. ^ Emilia Costantini, Paolo Conti, Macho, "filosofo", rubacuori: il divo è Taricone, in Corriere della Sera, 29 ottobre 2000, p. 37. URL consultato il 17-05-2010 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2010).
  4. ^ 20 anni dal primo Grande Fratello, l’esperimento antropologico che ha cambiato la tv, su Tv Fanpage. URL consultato il 3 aprile 2022.
  5. ^ Valerio Cappelli, Taricone in tv da Costanzo per sfidare "La piovra 10", in Corriere della Sera, 09 gennaio 2001, p. 36. URL consultato il 17-05-2010.
  6. ^ Maria Volpe, Valerio Cappelli, Taricone batte la Piovra, scandalo Luttazzi: la Rai si divide, in Corriere della Sera, 12 gennaio 2001, p. 37. URL consultato il 17-05-2010.
  7. ^ Biagio Coscia, Intanto Pietro fugge dalla tv: in palestra si prepara per la copertina di Max, in Corriere della Sera, 03 gennaio 2001, p. 36. URL consultato il 18-05-2010.
  8. ^ Taricone in tv da Costanzo per sfidare "La piovra 10", in Corriere della Sera, 09 gennaio 2001, p. 36. URL consultato il 17-05-2010 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009).
  9. ^ Ma. Pe., Taricone morì per un suo errore. Gip di Terni archivia l'inchiesta, in Corriere del Mezzogiorno, 21 dicembre 2010. URL consultato il 21/12/2010.
  10. ^ Anna Lupini, Incidente con il paracadute è gravissimo Pietro Taricone, in la Repubblica.it, 28 giugno 2010. URL consultato il 28-06-2010.
  11. ^ Carlo Tarallo, Si schianta scendendo con il paracadute - Pietro Taricone in fin di vita: operato, in CorrieredelMezzogiorno.it, 28 giugno 2010. URL consultato il 28-06-2010.
  12. ^ Claudio Sebastiani e Federica Liberotti, Morto Pietro Taricone dopo lancio con paracadute, in ANSA.it, 29 giugno 2010. URL consultato il 29-06-2010.
  13. ^ Redazione online, Pietro Taricone non ce l'ha fatta, in CorrieredellaSera.it, 29 giugno 2010. URL consultato il 29-06-2010.
  14. ^ Pietro Taricone non ce l'ha fatta: morto dopo un intervento di oltre 9 ore, in Il Messaggero.it, 29 giugno 2010. URL consultato il 29-06-2010 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2010).
  15. ^ Taricone cremato in segreto, in CorrieredellaSera.it, 05 luglio 2010. URL consultato il 06-07-2010.
  16. ^ Fabrizio Caccia, L'addio a Taricone lite sugli striscioni, in Corriere della Sera, 1º luglio 2010. URL consultato il 01-07-2010.
  17. ^ Aldo Grasso, Nel suo programma Parietti senza fiato, in Corriere della Sera, 19 settembre 2006, p. 51. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
  18. ^ Roberto Saviano: abbiamo frequentato lo stesso liceo, mi mancherà, in Il Mattino.it, 29 giugno 2010. URL consultato il 26 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).
  19. ^ Giovanni Luca Montanino, L'ultima fiction di Taricone: "Pietro, vero talento comico", in Libero-news.it, 11 ottobre 2011. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2011).
  20. ^ Arianna Ascione, Kasia Smutniak, dieci anni senza Pietro Taricone: la storia del loro amore, su Corriere della Sera, 13 agosto 2020. URL consultato il 3 aprile 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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