Pier Luigi Bersani

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Pier Luigi Bersani

Segretario del Partito Democratico
In carica
Inizio mandato25 ottobre 2009
PredecessoreDario Franceschini

Ministro dello
Sviluppo Economico
Durata mandato17 maggio 2006 –
7 maggio 2008
PresidenteRomano Prodi
PredecessoreClaudio Scajola
SuccessoreClaudio Scajola

Ministro dei Trasporti
e della Navigazione
Durata mandato22 dicembre 1999 –
11 giugno 2001
PresidenteMassimo D'Alema, Giuliano Amato
PredecessoreTiziano Treu
SuccessorePietro Lunardi

Ministro dell'Industria,
Commercio ed Artigianato
Durata mandato17 maggio 1996 –
22 dicembre 1999
PresidenteRomano Prodi, Massimo D'Alema
PredecessoreAlberto Clò
SuccessoreEnrico Letta

Presidente della
Regione Emilia-Romagna
Durata mandato6 luglio 1993 –
17 maggio 1996
PredecessoreEnrico Boselli
SuccessoreAntonio La Forgia

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico
FirmaFirma di Pier Luigi Bersani

Template:Membro delle istituzioni italiane Pier Luigi Bersani (Bettola, 29 settembre 1951) è un politico italiano, attuale segretario del Partito Democratico.

Presidente della Regione Emilia-Romagna tra il 1993 e il 1996, è stato Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato nei governi Prodi I e D'Alema I, Ministro dei Trasporti e della Navigazione nei governi D'Alema II e Amato II, Ministro dello Sviluppo Economico nel governo Prodi II.

Biografia

Pier Luigi Bersani è nato a Bettola, in provincia di Piacenza, il 29 settembre 1951, in una famiglia di artigiani. Suo padre Giuseppe era meccanico e benzinaio. Si è laureato con lode in filosofia all'Università di Bologna, con una tesi sulla storia del Cristianesimo, centrata sulla figura di Papa Gregorio Magno.

Nel 1966, appena quindicenne, partecipa assieme ai tanti "angeli del fango" al salvataggio delle opere d'arte di Firenze dopo l'alluvione del 4 novembre 1966[2].

Si è sposato nel 1980 con la concittadina Daniela Ferrari, farmacista, dalla quale ha avuto due figlie (Elisa e Margherita). Dopo una breve esperienza da insegnante, si è dedicato completamente all'attività amministrativa e politica[3].

Attività politica

Dal PCI al PDS

Giovanissimo, è vice presidente della Comunità Montana piacentina, quindi vice presidente del Comitato Comprensoriale piacentino. Eletto consigliere regionale per la circoscrizione di Piacenza nelle file del Partito Comunista Italiano, assume incarichi di giunta fino al 1990 quando ne diventa vice presidente. Il 6 luglio 1993 è eletto presidente della Regione Emilia-Romagna. Nelle elezioni regionali dell'aprile 1995, le prime con l'indicazione diretta del presidente, Bersani viene eletto dal 54% dei cittadini che hanno votato la lista di centrosinistra “Progetto Democratico”. Dal gennaio al luglio del 1995 ricopre l'incarico di presidente di turno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Nel Governo Prodi I

Dal 18 maggio 1996 al 22 dicembre 1999 ricopre la carica di Ministro dell'Industria, del Commercio, dell'Artigianato e del Turismo nel Governo Prodi I. Dal 23 dicembre 1999 al 3 giugno 2001 ricopre la carica di Ministro dei Trasporti e della Navigazione. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto per la prima volta deputato nel collegio 30 Fidenza-Salsomaggiore; componente della X Commissione Attività Produttive della Camera.

Nell'estate del 2001 ha fondato NENS (Nuova Economia Nuova Società) insieme a Vincenzo Visco.[4] È presidente dell'associazione Nuova Romea.

Alle elezioni europee del 2004 viene eletto parlamentare europeo nella circoscrizione nord-ovest; membro della “Commissione per i problemi economici e monetari” e della “Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori”. Componente della delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan, UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia, della delegazione per le relazioni con la Bielorussia e della delegazione all'Assemblea parlamentare Euromediterranea. È stato membro della Presidenza del comitato politico e del Comitato nazionale dei Democratici di Sinistra.

Nel Governo Prodi II, nasce il PD

Dal 17 maggio 2006 all'8 maggio 2008 ha ricoperto la carica di Ministro dello Sviluppo Economico nel Governo Prodi II.

Nel 2007 non si è candidato alle primarie del Partito Democratico, affermando che una sua candidatura contro Veltroni avrebbe disorientato una parte dell'elettorato.[5]

Wikileaks rivela in un cable che il 13 novembre 2007 Bersani, allora Ministro dello Sviluppo Economico, stipulò un accordo bilaterale di partneship con gli USA per la ricerca e lo "sviluppo dell'energia nucleare in Italia", della durata di cinque anni. Firmatario da parte degli Stati Uniti fu il Segretario USA all'Energia Samuel Wright Bodman. La notizia è riportata dal sito WikileaksItalia.Org. Il cable in questione rivela anche i retroscena dell'accordo, e alcune parole dell'ex ministro: ”Il risultato del Referendum (sul nucleare del 1987, n.d.r.) non esclude l'Italia dalla generazione di energia nucleare, l'ha solo sospesa e questa partneship può giocare un ruolo importante nel modificare gli atteggiamenti italiani nei confronti dell'energia nucleare”.[6] Nonostante questi accordi, la posizione di Bersani, e del partito di cui è divenuto segretario, durante il referendum del 2011 e' stata espressamente contro il ritorno al nucleare.

Nel 2008 è stato ministro ombra dell'Economia per il Pd.[7] A Pierluigi Bersani si devono i primi decreti che consentono di poter utilizzare, alla stipula di un'assicurazione RC AUTO per la prima volta, la classe di uno dei componenti del nucleo familiare residente allo stesso indirizzo. Non di minore impatto sociale il Decreto sulla Surroga dei mutui, il quale consente ai titolari di mutui ipotecari di fare la portabilità del finanziamento, sovente a condizioni e tassi migliori.

Elezione a segretario del PD

Nel 2009, Bersani decide di candidarsi a segretario del Partito Democratico.[8]

Bersani ha incentrato la sua candidatura sull'esigenza di unire i valori cattolico-popolari con quelli del socialismo democratico e della socialdemocrazia.[9] Ha inoltre dichiarato il suo impegno per far sì che ogni cittadino possa votare non solo il segretario di partito, bensì anche ciascun parlamentare.[10]

Il 25 ottobre 2009 Bersani vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, e viene così eletto segretario nazionale del PD. Tra i sostenitori della candidatura di Bersani vi erano Massimo D'Alema,[11] Rosy Bindi,[12] Enrico Letta,[13] Livia Turco,[14], Rosa Russo Iervolino[15] e Antonio Bassolino. In particolare, la candidatura di quest'ultimo nelle sue liste per le primarie è stata al centro di numerose polemiche per le numerose contraddizioni emerse durante il suo mandato di governatore della Campania.

Segretario del PD

A seguito dell'elezione Bersani ha inaugurato una serie di incontri con i leader dei partiti dell'opposizione: Antonio Di Pietro (IDV), Nichi Vendola (SL), Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa (UDC), Emma Bonino e Marco Pannella (Radicali Italiani), Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto (PRC-PDCI) per cercare un'intesa comune sulla conduzione dell'opposizione al governo del Popolo delle Libertà-Lega Nord e cercando disponibilità per un'alleanza per le prossime regionali del 2010 escludendo però un'alleanza per il governo nazionale con la Federazione della Sinistra con la quale rimane però in piedi l'ipotesi di un accordo tecnico-elettorale [16].

Dal 7 novembre 2009, tramite l'istituto dell'Assemblea Nazionale, Bersani è ufficialmente il Segretario del PD.[17]

Voci correlate

Note

  1. ^ Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, seconda ed., collana Principio Attivo, Chiarelettere, 2008, pag.349, ISBN 9788861900547.
  2. ^ Bersani volontario a Firenze nel '66, su corriere.it, Corriere della Sera, 19 febbraio 2010. URL consultato il 25 marzo 2011.
  3. ^ Pier Luigi Bersani, in Sito ufficiale Partito Democratico. URL consultato il 05-07-2010.
  4. ^ NENS - Associazione "Nuova Economia Nuova Società", su nens.it. URL consultato il 01-11-2009.
  5. ^ Partito democratico, Bersani "Non mi candido alle primarie", in La Repubblica, 09 luglio 2007. URL consultato il 01-11-2009.
  6. ^ CABLEGATE – Bersani pro nucleare, cable svela accordi con USA - Postato da wlitalia il 10-05-2011 alle ore 21:18:55
  7. ^ Governo ombra, tutti i nomi, in Corriere della Sera, 09 maggio 2008. URL consultato il 01-11-2009.
  8. ^ Goffredo De Marchis, Pd, Bersani prepara la sfida di ottobre "Veltroni è solo il leader dei supporter", in La Repubblica, 06 febbraio 2009. URL consultato il 01-11-2009.
  9. ^ Bersani: «Il Pd deve recuperare le radici cattoliche e socialiste», in Corriere della Sera, 19 agosto 2009. URL consultato il 01-11-2009.
  10. ^ Intervista con P. Bersani sulla TV di Repubblica, su tv.repubblica.it, La Repubblica, 6-10-2009. URL consultato il 02-11-2009.
  11. ^ Federico Geremicca, Tranquilli, non sarà il congresso del mio ritorno D'Alema: il buon senso sarà la rivoluzione di Bersani, in La Stampa, 09 luglio 2009, p. 15. URL consultato il 01-11-2009.
  12. ^ Aldo Cazzullo, Bindi: sostengo Bersani ma niente ticket Non mi sento di promuovere il segretario, in Corriere della Sera, 27 giugno 2009, p. 17. URL consultato il 01-11-2009.
  13. ^ Enrico Letta, perché con Bersani Questo congresso è l'ultima chance, in Il Riformista, 03 luglio 2009. URL consultato il 01-11-2009.
  14. ^ Nicola Del Duce, Turco: «L'esperienza dell'Ulivo non va buttata», in l'Altro, 19 luglio 2009, p. 4. URL consultato il 01-11-2009.
  15. ^ Paolo Foschi, E per i governatori primarie con deroghe, in Corriere della Sera, 09 settembre 2009, p. 17. URL consultato il 01-11-2009.
  16. ^ PD e Sinistra (quasi) insieme contro Berlusconi, in newsnotizie.it, 08 novembre 2010. URL consultato il 01-04-2011.
  17. ^ Pd, Bersani proclamato segretario "Adesso prepariamo l'alternativa", in La Repubblica, 07 novembre 2009. URL consultato il 07-11-2009.

Bibliografia

Opere

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore: Presidente dell'Emilia-Romagna Successore:
Enrico Boselli 1994 - 1996 Antonio La Forgia

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Predecessore Ministro dei Trasporti e della Navigazione della Repubblica Italiana Successore
Tiziano Treu 22 dicembre 1999 - 11 giugno 2001 Pietro Lunardi (Infrastrutture e Trasporti)
Predecessore Ministro dello Sviluppo Economico Successore
Claudio Scajola (Attività Produttive) 2006 - 2008 Claudio Scajola
Predecessore Segretario del Partito Democratico Successore
Dario Franceschini 2009 - in carica in carica