Piazza della Vittoria (Genova)

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Piazza della Vittoria
Localizzazione
StatoItalia Italia
CittàGenova
Codice postaleI-16121
Informazioni generali
IntitolazioneAlla vittoria della prima guerra mondiale
Collegamenti
TrasportiMetropolitana-Brignole, Brignole FS, autobus AMT
Mappa
Map
Coordinate: 44°24′11″N 8°56′42″E / 44.403056°N 8.945°E44.403056; 8.945

Piazza della Vittoria è una delle piazze più centrali e grandi di Genova, situata a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Genova Brignole e dal moderno centro direzionale di Corte Lambruschini.

La piazza[modifica | modifica wikitesto]

I giardini di piazza Verdi verso la stazione Genova Brignole

Tra la piazza e la stazione sorgono i giardini e i vialetti alberati della grande piazza intitolata a Giuseppe Verdi, che al capoluogo ligure fu molto legato.

Assieme a piazza De Ferrari (alla quale è congiunta attraverso via XX Settembre, un tempo via Giulia) e all'area del Porto antico, piazza della Vittoria - intitolata in onore dell'Italia dopo la prima guerra mondiale - è considerata uno dei fulcri del centro cittadino.

È anche una fra le piazze più grandi della città, che, per la sua struttura urbanistica e per la particolare orografia, non può contare su grandi slarghi quanto piuttosto - specie in prossimità del centro storico - su anguste piazzette ancora articolate su quello che era l'aspetto topografico della città in epoca medioevale.

Fino all'inizio del XX secolo era chiamata "Piazza di Francia": prima che avvenisse la copertura del torrente Bisagno, che la ripercorre perpendicolarmente al mare, la piazza - alla quale si accedeva dall'antica Porta Pila, che apriva sulla Corte Lambruschini (un tempo Borgo Pila) - era adibita a luogo di raduno per parate militari e, come tale, era conosciuta dai genovesi come la Piazza d'Armi (e tutt'oggi è sede di parate in occasione di manifestazioni di carattere ufficiale).

Nel 1914 la vasta piazza ospitò il Centro fieristico dell'Esposizione Internazionale di Igiene e Marina.

Mentre sul lato ovest si accede a via XX Settembre e a piazza De Ferrari, al lato est della piazza, la copertura del Bisagno (su cui corre il viale delle Brigate Partigiane) porta al quartiere fieristico della Foce e al rinomato corso Italia, la passeggiata a mare per antonomasia dei genovesi.

Iscrizione sull'Arco della Vittoria

Sullo sfondo della piazza, caratterizzata da un imponente arco di trionfo - l'arco della Vittoria - monumento ai caduti della prima guerra mondiale realizzato negli anni trenta del Novecento, ornato di statue e bassorilievi di vari artisti (tra le altre alcune di Eugenio Baroni), il liceo ginnasio Andrea D'Oria intitolato all'ammiraglio Andrea Doria e, a lato, la scalinata delle Caravelle (in realtà scalinata del Milite ignoto) che porta alla collina di Carignano (circonvallazione a mare) e all'Ospedale Galliera.

Nel prato inclinato tra le due scalinate sono raffigurate nell'erba le tre caravelle di Colombo.

L'edificazione della piazza, come evidenzia l'architettura degli eleganti palazzi in marmo travertino, risale all'epoca fascista, e più precisamente a metà degli anni trenta, su progetto dell'architetto Marcello Piacentini, che si avvale, soprattutto per la realizzazione dei palazzi, della collaborazione di architetti locali. Infatti sono coinvolti anche Beniamino Bellati e lo scultore Giuseppe Dazzi per i palazzi Jacazio, Cristoforo Ginatta per il Palazzo Nafta, un tempo sede della Shell italiana[1], Giuseppe Tallero per il Palazzo Angiolini. Lo stesso Piacentini progetta il Palazzo INPS ed insieme a Aldo Camposampietro i palazzi Garbarino e Sciaccaluga; insieme agli artisti Dazzi e Edoardo De Albertis è l'autore dell'Arco della Vittoria (Monumento ai Caduti, 1924-31).[2]

Nella piazza fanno capolinea molte delle linee extraurbane che collegano la città con gli altri comuni della provincia.

Nei palazzi che circondano la piazza hanno sede i consolati del Perù e del Regno Unito e la sede locale dell'Ente Nazionale Idrocarburi.

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Immagine panoramica di piazza della Vittoria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni '80, nell'ambito dei lavori per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo e per la risistemazione della piazza, sono stati ritrovati i probabili resti di una palafitta, datata in un periodo compreso tra il 4790 a.C. e il 4460 a.C.. Un paio di decenni dopo, nella zona vicina alla stazione di Brignole, è stato ritrovato un muro a secco lungo 12 m (ritenuto dopo gli studi il muro di contenimento di una strada) con vicino resti di focolari e di un canale, risalente ad un periodo a cavallo tra il III e il II millennio a.C.. Questi ritrovamenti hanno fatto supporre agli archeologi che nell'antichità fossero presenti in zona degli insediamenti e che nella vicina foce del torrente Bisagno fosse presente un porto fluviale.[3][4]

31 maggio 1931: inaugurato l'Arco della Vittoria (Monumento ai Caduti)

Prima della realizzazione della piazza della Vittoria negli anni trenta del Novecento, esisteva in quest'area pianeggiante solo un vasto prato, ricavato dalla demolizione, avvenuta nel 1892 in occasione delle manifestazioni per i quattrocento anni dalla scoperta dell'America, delle cosiddette Fronti Basse sul Bisagno, che costituivano il fronte della cinta muraria levantina del Seicento. Tale spianata era stata sede di esposizioni (a cominciare dalle Colombiane del 1892), parate e luna-park.

I fasci littori in Piazza Verdi, con Piazza della Vittoria sullo sfondo.

Nella spianata aveva tenuto i suoi spettacoli anche il circo di Buffalo Bill quando nella sua tournée in Europa era passato anche da Genova; dell'avvenimento restano alcune foto. Una piccola area di questa spianata era dedicata al gioco del pallone e alle prime uscite in velocipede.

Su questa piazza si è tenuta, il 22 settembre 1985, da parte di Giovanni Paolo II (in visita pastorale alla città e all'arcidiocesi) la beatificazione di santa Virginia Centurione Bracelli . Lo stesso Giovanni Paolo II vi celebrò nuovamente la Messa il 14 ottobre 1990 durante la sua seconda visita alla città.

Il Liceo ginnasio Andrea D'Oria

Negli anni novanta è stato realizzato sotto la piazza, in corrispondenza dell'Arco della Vittoria, un parcheggio sotterraneo, che si faceva ogni giorno più urgente a causa della mancanza cronica di parcheggi di cui soffre il centro di Genova, che affianca l'area all'aperto adibita a parcheggio. Durante gli scavi del parcheggio vennero alla luce le fondamenta delle precedenti Fronti Basse. Il parcheggio è stato dato in concessione alla APCOA Parking AG per 99 anni.[5]

Nei primi anni 2000, grazie alle dimensioni, ha ospitato diversi concerti, tra cui quelli dei Buio Pesto, la tappa genovese del CocaCola Live@MTV 2005, con come ospiti i Gemelli Diversi, Nek e Laura Pausini, ed il concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori durante la Notte Bianca del settembre 2010, nonché Antonello Venditti nella Notte Bianca del 2011.

Nel 2004 la piazza fu la sede di partenza del cronoprologo della prima tappa dell'87º Giro d'Italia in cui il celebre Luca D'Alessandro arrivò secondo dopo Bucci.

Dal settembre 2009 la Piazza ospita annualmente l'"Oktoberfest Genova"; l'unico Oktoberfest ufficiale legalmente riconosciuto dalle Autorità Bavaresi.

Edifici adiacenti alla piazza[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Nafta
  • Palazzo INPS
  • Palazzi Jacazio
  • Palazzi Garbarino e Sciaccaluga
  • Palazzo Angiolini
  • Palazzo Cassa di Risparmio
  • Arco della Vittoria (Monumento ai Caduti)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Italiana Petroli. 80 anni di attività 1912-1992, IP, 1992, SBN IT\ICCU\MIL\0305416.
  2. ^ Architetture in Liguria dagli anni Venti agli anni Cinquanta, a cura di Silvia Barisione. Milano 2004, p.134.
  3. ^ La Superba è nata in riva al Bisagno "Genova era un porto fluviale", articolo de La Repubblica, del 3 aprile 2010
  4. ^ Gli etruschi nel ventre della Superba, articolo de "La Repubblica" (edizione di Genova), del 20 febbraio 2008
  5. ^ Park Piazza della Vittoria "un'area extraterritoriale in cui le norme di sosta non valgono", in Primocanale.it, 8 ottobre 2014. URL consultato il 12 agosto 2015.

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