Philippe Wolfers

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Philippe Wolfers

Philippe Wolfers (Bruxelles, 16 aprile 1858Bruxelles, 13 dicembre 1929) è stato un orafo, gioielliere e imprenditore belga, prima membro dell'azienda paterna Louis Wolfers Père et Fils e poi fondatore dell'azienda di gioielleria Wolfers Frères in collaborazione con i due fratelli minori Max e Robert. Svolse validamente pure l'arte di argentiere, scultore..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Collana "Il cigno e i serpenti" creata da Philippe wolfers per la moglie Sophie Wildstätter

Philippe è il figlio primogenito di Louis Wolfers (1820–1892), un immigrato tedesco che nel 1850 apre un piccolo laboratorio per la produzione di prodotti in argento. I tre figli inizieranno a lavorare nella società familiare fin da giovani e nel 1885 il padre associerà Philippe all'azienda, cinque anni dopo sarà il turno di Marc (detto Max) e nel 1897 entreranno l'ultimo genito, Robert e il cognato Albert. Con l'ingresso dei nuovi soci l'azienda prenderà il nome di Wolfers Frères. Philippe frequenta l'Accademia reale di belle arti di Bruxelles e ha come professore il famoso scultore belga Isidore De Rudder. L'influenza del suo professore sarà decisiva e De Rudder collaborerà anche con l'atelier paterno. [1]

Nel 1897 è uno dei primi gioiellieri a lavorare l'avorio e le sue creazioni avranno un enorme successo durante l'Esposizione internazionale di Bruxelles (1897). Quello è anche l'anno della nascita della nuova società Wolfers Frères dove Philippe ricoprirà, fino alla sua morte il ruolo di direttore artistico.[2]

Nel 1909 commissiona al più celebre architetto belga dell'epoca, Victor Horta di realizzare un prestigioso negozio rue d'Arenberg a Bruxelles dove saranno esposte e vendute le sue creazioni e quelle del figlio Marcel Wolfers, che riprenderà il ruolo di direttore artistico alla dipartita del padre.[3] Philippe morirà improvvisamente il 13 dicembre 1929 a Bruxelles.

Massone, fu membro della loggia di Bruxelles "Les Vrais Amis de l'Union et du Progrès Réunis", del Grande Oriente del Belgio[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Werner Adriaenssens, Philippe Wolfers, un artiste Art Nouveau à la tête d’une entreprise industrielle [collegamento interrotto], in Laboratoire Historique 1, 2005, p. 4.
  2. ^ (FR) Philippe WOLFERS, su senses-artnouveau.com. URL consultato l'11 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2019).
  3. ^ Trésors cachés d’un couple d’artistes (PDF), in collectaaa.be, pp. 62, 63.
  4. ^ (FR) Philippe Libert, Les Vrais Amis de l'Union et du Progrès Réunis, Histoire d'une loge, Bruxelles, Editions du Grand Orient de Belgique, 2007, ISBN 9782804026158.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Marcel Wolfers, Philippe Wolfers: précurseur de l'art nouveau, Bruxelles, Editions Meddens, 1965.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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