Peter Joseph Jugis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Peter Joseph Jugis
vescovo della Chiesa cattolica
Caritas Christi urget nos
 
TitoloCharlotte
Incarichi attualiVescovo emerito di Charlotte (dal 2024)
Incarichi ricopertiVescovo di Charlotte (2003-2024)
 
Nato3 marzo 1957 (67 anni) a Charlotte
Ordinato presbitero12 giugno 1983 da papa Giovanni Paolo II
Nominato vescovo1º giugno 2003 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo24 ottobre 2003 dall'arcivescovo John Francis Donoghue
 

Peter Joseph Jugis (Charlotte, 3 marzo 1957) è un vescovo cattolico statunitense, dal 9 aprile 2024 vescovo emerito di Charlotte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Peter Joseph Jugis è nato a Charlotte, nella Carolina del Nord, il 3 marzo 1957. Lo stesso anno è stato battezzato nella chiesa di Sant'Anna dall'allora padre Michael Joseph Begley, suo predecessore nella cattedra di Charlotte.[1][2][3]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975 si è diplomato presso la South Mecklenburg High School di Charlotte. Nel 1978 ha conseguito il Bachelor of Arts presso l'Università della Carolina del Nord nella stessa città. Entrato in seminario, ha compiuto gli studi per il sacerdozio presso il Pontificio collegio americano del Nord. Ha ottenuto il baccalaureato presso la Pontificia Università Gregoriana.[1][2][3]

Il 12 giugno 1983 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Charlotte da papa Giovanni Paolo II nella basilica di San Pietro in Vaticano. Quell'estate ha collaborato nella parrocchia di Sant'Anna a Charlotte. Nella primavera dell'anno successivo ha conseguito la licenza in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Tornato in patria è stato vicario parrocchiale della parrocchia di San Leone a Winston-Salem dall'estate del 1984 all'estate del 1985; amministratore parrocchiale della parrocchia del Bambino Gesù a Reidsville dall'estate all'autunno del 1985 e vicario parrocchiale della parrocchia di San John Neumann e giudice del tribunale diocesano dal novembre del 1985 all'agosto 1987. Nell'agosto del 1987 è stato inviato a Washington per studi. Nell'autunno del 1988 è stato per un breve periodo vicario parrocchiale della parrocchia del Sacro Cuore a Salisbury. Nel maggio 1993 ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso l'Università Cattolica d'America. È però tornato in diocesi prima di completare gli studi ed è stato vicario giudiziale dal luglio del 1991; di nuovo vicario parrocchiale della parrocchia di San Leone a Winston-Salem dall'estate del 1991 all'estate del 1993; parroco della parrocchia del Bambino Gesù a Reidsville dall'estate del 1993 al marzo 1996 (un giorno a settimana si recava a Charlotte per lavorare in tribunale); parroco della parrocchia della Regina degli Apostoli a Belmont dal marzo del 1996 all'estate del 1997; vicario foraneo del vicariato di Gastonia dal luglio del 1996 al luglio del 1997; direttore del tribunale diocesano dal 1997; amministratore parrocchiale della parrocchia dello Spirito Santo a Denver dal novembre del 1998 all'estate del 1999 e parroco della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes a Monroe dall'estate del 2001 all'autunno del 2003.[1][2][3]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º giugno 2003 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Charlotte.[3] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 24 ottobre successivo nella chiesa di San Matteo a Charlotte dall'arcivescovo metropolita di Atlanta John Francis Donoghue, co-consacranti il vescovo emerito di Charlotte William George Curlin e il vescovo di Raleigh Francis Joseph Gossman.[1][2]

Durante la campagna per le elezioni presidenziali del 2004 ha detto che ai politici che sostengono la legalità dell'aborto dovrebbe essere negata la Santa Comunione a meno che non ritrattassero pubblicamente le loro opinioni.[4]

Nel 2005 ha celebrato il congresso eucaristico diocesano.[1]

Nel 2009 si è detto favorevole a un disegno di legge contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso.[5]

Nel 2013 il Survivors Network of those Abused by Priests ha criticato Jugis e Michael Francis Burbidge, vescovo di Raleigh, per non aver avvertito le famiglie della loro diocesi del trasferimento in Carolina del Nord di Raymond P. Melville, un ex prete cattolico accusato di abusi sessuali nel Maine e nel Maryland.[6][7]

Il 23 aprile 2015 ha impedito a suor Jeannine Gramick, cofondatrice di New Ways Ministry, un gruppo statunitense di laici cattolici attivi nell'ambito dei diritti LGBT, di tenere un discorso nella sua diocesi. Il portavoce della diocesi ha affermato il pensiero di suor Grammick era stato precedentemente giudicato dalla Santa Sede contrario agli insegnamenti cattolici sulla sessualità umana.[8]

Il 17 agosto 2018 ha rilasciato una dichiarazione in merito alle accuse di cattiva condotta sessuale contro i dirigenti della Chiesa dopo che un rapporto del gran giurì citava 301 preti cattolici che avevano abusato di minori in alcune diocesi della Pennsylvania. Jugis ha affermato che erano in corso indagini per intraprendere azioni appropriate e ha incoraggiato le persone a pregare per tutte le vittime di abusi sessuali.[9]

Il 30 dicembre 2019 ha pubblicato un elenco di quattordici sacerdoti accusati in modo credibile di abusi sessuali nella diocesi dal 1972.[10][11][12]

Nel maggio del 2012 e nel febbraio del 2020 ha compiuto la visita ad limina.

Il 9 aprile 2024 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Charlotte; gli è succeduto Michael Thomas Martin.[13]

Liturgia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, a seguito della pubblicazione del Missale Romanum, editio typica tertia, della sua successiva traduzione inglese, della corrispondente Istruzione generale del Messale Romano e della pubblicazione Redemptionis Sacramentum, ha emanato le norme liturgiche per la diocesi di Charlotte.[14]

Nel 2006 ha ricordato ai suoi sacerdoti che se avevano scelto di lavare i piedi dei parrocchiani durante la messa del Giovedì Santo (il mandatum), la legge liturgica imponeva che il rito fosse riservato ai soli uomini.[15] Questo è stato aperto alle donne nel 2016.[16]

Ha sostenuto la celebrazione della messa tridentina nella sua diocesi.[17][18]

In cattedrale celebrava la messa usando la disposizione dell'altare benedettino (sei candele e un crocifisso posto in modo prominente sull'altare) e spesso rivolto ad orientem o ad apsidum.[19]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Titolare Descrizione[20]
Peter Joseph Jugis
Vescovo di Charlotte
Semitroncato cucito partito:[21] al primo[22] di verde alla croce celtica d'argento bordata d'oro; al secondo d'azzurro alla corona d'oro; al terzo[23] d'oro alla croce trifogliata di rosso.

Ornamenti esteriori da vescovo.

Motto: "Caritas Christi urget nos" ("L'amore di Cristo ci esorta").[24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Biografia di monsignor Peter Joseph Jugis, su charlottediocese.org. URL consultato il 7 novembre 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Biografia di monsignor Peter Joseph Jugis, su charlottediocese.net. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2011).
  3. ^ a b c d Nomina del Vescovo di Charlotte (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 1º giugno 2003. URL consultato il 7 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Jamie Dean, Charlotte’s Roman Catholic bishop says pro-abortion politicians aren’t worthy to receive communion, in The Charlotte World, 18 agosto 2004. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2006).
  5. ^ (EN) "Charlotte NC Bishop endorses anti gay marriage bill, su youtube.com. URL consultato il 7 novembre 2020.
  6. ^ (EN) Judy Harrison, Supreme court rules against Augusta man in his suit against Catholic diocese over priest abuse, in Bangor Daily News, Bangor Publishing Company, 12 novembre 2013. URL consultato il 7 novembre 2020.
  7. ^ (EN) NC - Alleged predator priest, now in NC, gets "off the hook", in Survivors Network of those Abused by Priests, 19 novembre 2013. URL consultato il 7 novembre 2020.
  8. ^ (EN) Charlotte bishop cancels gay ministry talk at church, su citizen-times.com. URL consultato il 7 novembre 2020.
  9. ^ (EN) Charlotte bishop issues statement on allegations of sexual misconduct against Church leaders, in Catholic News Herald, 17 agosto 2018. URL consultato il 7 novembre 2020.
  10. ^ (EN) Accountability. A Letter to the People of God of Western North Carolina, in Catholic News Herald, 30 dicembre 2019. URL consultato il 7 novembre 2020.
  11. ^ (EN) Bishop Peter Jugis announces release of list of credibly accused clergy, in Catholic News Herald, 30 dicembre 2019. URL consultato il 7 novembre 2020.
  12. ^ (EN) To the People of God of Western North Carolina, su charlottediocese.org. URL consultato il 7 novembre 2020.
  13. ^ Rinuncia e nomina del Vescovo di Charlotte (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 9 aprile 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
  14. ^ (EN) Decree of Promulgation, su charlottediocese.org. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  15. ^ (EN) "Bishop Jugis: Holy Thursday Foot-washing for men only.
  16. ^ Lavanda dei piedi: potranno essere scelte anche le donne, in Avvenire, 21 gennaio 2016. URL consultato il 7 novembre 2020.
  17. ^ (EN) Shawn Tribe, Church of St. Ann, Charlotte, North Carolina, in Movement Liturgicus, 3 agosto 2011. URL consultato il 7 novembre 2020.
  18. ^ John Zuhlsdorf, Wonderful news in Charlotte, su wdtprs.com, 22 dicembre 2007. URL consultato il 7 novembre 2020.
  19. ^ (EN) Bishop blesses St. Joseph Monastery.
  20. ^ (EN) Stemma di monsignor Peter Joseph Jugis, su charlottediocese.org. URL consultato il 7 novembre 2020.
  21. ^ Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre. Lo stemma è stato ideato da James Parker, un sacerdote della diocesi di Charleston ed è stato disegnato da Larry Lossing, sacerdote della diocesi di Orlando.
  22. ^ Stemma della diocesi di Charlotte. La parte superiore per il colore e per la croce celtica onora San Patrizio, titolare della cattedrale diocesana. La parte inferiore contiene la corona della regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, moglie di re Giorgio III del Regno Unito, alla quale è dedicata la città di Charlotte.
  23. ^ Parte personale. L'oro rappresenta l'arricchimento della vita dato dalla redenzione e con l'argento è uno dei colori dello stemma papale. Monsignor Jugis infatti ha studiato a Roma ed è stato ordinato presbitero da papa Giovanni Paolo II. L'oro è anche un riferimento alla Beata Vergine Maria, che nelle litanie è chiamata "Casa d'Oro". L'oro è un metallo prezioso, e Maria, come la madre di Cristo, è la più preziosa casa, o dimora, di Dio.Il vescovo ha scelto una croce trifogliata ispirato da un crocifisso appeso nel soggiorno della canonica della chiesa di Nostra Signora di Lourdes a Monroe. La croce ricorda la salvezza operata da Gesù Cristo crocifisso e il colore rosso suggerisce il suo preziosissimo sangue, il prezzo della redenzione. I trifogli alle estremità della croce rappresentano anche la Santissima Trinità.
  24. ^ Tratto dalla seconda lettera ai Corinzi, offre l'ispirazione per la crescita e la formazione nel fede che il vescovo vuole generare nel popolo come suo pastore. Egli voleva avere un motto che in qualche modo si riferisse l'amore di Cristo. Ha dichiarato: "L'amore di Cristo è piantato nei nostri cuori dal giorno dei nostri battesimi. Ricordo il verso della lettera di Paolo ai Romani: il concetto che l'amore di Dio è stato versato nei nostri cuori tramite lo Spirito Santo, che ci è stato dato". Secondo il vescovo inoltre "quell'amore dovrebbe essere la ragione e la motivazione di tutto quello che facciamo come cristiani e per me come pastore della diocesi".

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Charlotte Successore
William George Curlin 1º giugno 2003 – 9 aprile 2024 Michael Thomas Martin, O.F.M.Conv.