Percezione extrasensoriale

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The Vision, di Evelyn de Morgan (1914)

La percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese extra-sensory perception) è una asserita capacità paranormale che permetterebbe la ricezione di informazioni non attraverso i normali cinque sensi ma attraverso la mente. Il termine fu proposto da J. B. Rhine per indicare presunte capacità paranormali quali la telepatia, la chiaroveggenza, precognizione e la retrocognizione[1]

I sostenitori dell'esistenza di questi fenomeni porterebbero a sostegno delle loro tesi alcune ricerche sulle quali però vengono sollevati dubbi significativi riguardo alla loro validità metodologica tanto che la comunità scientifica contesta questi esperimenti, gravemente carenti di rigoroso metodo scientifico oltre che di solida base teorica.[2][3][4][5][6][7] Pertanto, percezione extrasensoriale o sesto senso, sono classificati come pseudoscienze. Non c'è alcuna prova che questi fenomeni esistano, a parte presunte prove aneddotiche che per propria natura non hanno credibilità scientifica o valenza statistica.[8]

Forme di percezione extrasensoriale[modifica | modifica wikitesto]

Le carte Zener furono utilizzate per la prima volta negli anni 1930 per la ricerca sperimentale su presunti ESP riguardanti la telepatia.[9]

Le percezioni extrasensoriali vengono chiamate in modi diversi a seconda della loro natura:[10]

Il campo di studio delle percezioni extrasensoriali (e di altre presunte manifestazioni paranormali come la psicocinesi) è chiamato parapsicologia. La persona che si ritiene possieda tali facoltà è detta esper o sensitivo (anche paragnosta, soprattutto se collegato alla retrocognizione; medium se invece afferma di comunicare con entità spirituali, quali ad esempio i defunti). Il termine anglosassone esper, in particolare, pare essere stato coniato dallo scrittore di fantascienza Alfred Bester nel suo racconto Oddy and Id del 1950[12].

Le percezioni extrasensoriali avverrebbero sia nella coscienza di veglia che in altri stati di coscienza, ad esempio in trance oppure nel sonno e nel sogno.[13] A seconda della loro intensità, si distinguono in conoscenze certe, anticipazioni indefinite, o impressioni pseudo-sensoriali (affini all'allucinazione o al sogno).[13]

Il fenomeno della percezione extrasensoriale dovrebbe essere possibile anche negli animali, ad esempio quando quest'ultimi mostrano irrequietezza prima di un terremoto. I parapsicologi hanno studiato il comportamento, tra gli altri, di gatti, cani e anatre.[14] Non è chiaro tuttavia fino a che punto le percezioni extrasensoriali animali andrebbero differenziate dall'istinto.

Resoconti storici sulle ESP[modifica | modifica wikitesto]

Forme di percezione extrasensoriale sono state documentate fin dall'antichità. Secondo Filostrato, il filosofo Apollonio di Tiana, mentre si trovava ad Efeso, descrisse l'assassinio dell'imperatore Domiziano, che si stava consumando a Roma nello stesso momento, come se stesse avvenendo sotto i suoi occhi.[15]

San Filippo Neri, canonizzato dalla Chiesa cattolica, era famoso per la chiaroveggenza ed il potere telepatico. Si dice che sapesse percepire le persone che si avvicinavano, presagire gli eventi futuri, leggere i pensieri di quanti gli stavano di fronte e condividere con loro i propri pensieri in silenzio. Con regolarità ha inoltre predetto correttamente l'esito delle elezioni papali. Riferendosi a lui, Goethe parlava delle «doti naturali più straordinarie che sembrano oscillare tra l'estremamente intellettuale e l'estremamente fisico».[16]

Si racconta che lo studioso svedese Swedenborg abbia percepito in una visione a Göteborg nel 1756 un incendio che si stava svolgendo contemporaneamente a Stoccolma. Il filosofo tedesco Immanuel Kant chiese ad un amico locale in Svezia di verificare questo fatto, ricevendone un riscontro positivo, che riferì in una lettera datata 10 agosto 1763,[17] ma Kant accolse con rifiuto e senso del ridicolo le rivelazioni di Swedenborg dal regno degli spiriti.[18]

Rudolf Steiner, il fondatore dell'antroposofia, sosteneva di essere chiaroveggente, di essere in grado di vedere nel futuro e di leggere la cronaca dell'akasha, una sorta di memoria eterea del mondo in cui sarebbe immagazzinata tutta la conoscenza del passato. Questa capacità, insita a suo dire in ogni essere umano, può essere raggiunta attraverso la pratica sistematica sotto la guida di un maestro spirituale.[19] Nell'agosto 1923 Steiner tenne in particolare alcune lezioni a Torquay, che trattavano di teoria e pratica della chiaroveggenza.[20]

Il monaco italiano Padre Pio, successivamente canonizzato, fu esaminato più volte per casi di ESP a lui attribuiti. Si dice che riferisse ai fedeli durante la confessione i peccati che costoro omettevano di confidargli. Parimenti, oltre alla stigmatizzazione, gli viene attribuita la bilocazione, ossia la presenza simultanea in due luoghi diversi.[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Noel Sheehy, Antony J. Chapman e Wendy A. Conroy, Biographical Dictionary of Psychology, Taylor & Francis, 2002, pp. 409–, ISBN 978-0-415-28561-2.
  2. ^ (EN) Ed J. Gracely, Ph.D., Why Extraordinary Claims Demand Extraordinary Proof, su PhACT, 1998. URL consultato il 30 settembre 2021.
  3. ^ (EN) extrasensory perception (ESP), su Britannica Online Encyclopedia. URL consultato il 30 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2008).
  4. ^ (EN) Glossary of Key Words Frequently Used in Parapsychology, su Parapsychological Association. URL consultato il 30 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2011).
  5. ^ (EN) extrasensory perception, su Merriam-Webster OnLine. URL consultato il 30 settembre 2021.
  6. ^ (EN) Dean I. Radin, The Conscious Universe: The Scientific Truth of Psychic Phenomena, Harper Edge, ISBN 0-06-251502-0.
  7. ^ (EN) Robert Todd Carroll, ESP (extrasensory perception), su Skeptic's Dictionary. URL consultato il 30 settembre 2021.
  8. ^ (EN) Brian Regal, Pseudoscience: A Critical Encyclopedia, Greenwood, 2009, p. 169, ISBN 978-0-313-35507-3.
  9. ^ Paola Giovetti, Dizionario del mistero, pag. 31, Roma, Mediterranee, 1995.
  10. ^ a b c d e Nevill Drury, Il labirinto della nuova spiritualità: le radici dei nuovi movimenti spirituali (1999), pag. 169, a cura di Gianfranco De Turris, Roma, Mediterranee, 2006.
  11. ^ Milan Ryzl, La percezione extrasensoriale (1976), pag. 97, trad. it. di Roberta Rambelli, Roma, Mediterranee, 2001.
  12. ^ (EN) esper n., su sfdictionary.com. URL consultato il 30 settembre 2021.
  13. ^ a b Werner F. Bonin: Artikel Außersinnliche Wahrnehmung, in: Ders.: Lexikon der Parapsychologie, München 1988, pp. 49–51.
  14. ^ Werner F. Bonin: Artikel Tierparapsychologie. In: Ders., Lexikon der Parapsychologie, München 1988, pp. 491–493.
  15. ^ Werner F. Bonin: Artikel Apollonios von Tyana. In: Ders., Lexikon der Parapsychologie, München 1988, p. 31.
  16. ^ (DE) Goethe, Philipp Neri, der humoristische Heilige.
  17. ^ Werner F. Bonin: Artikel Swedenborg, Emanuel. In: Ders., Lexikon der Parapsychologie, München 1988, p. 475.
  18. ^ Kants Brief an Charlotte von Knobloch (in: Sogni di un visionario, 1766). Kant in seguito si convinse però che le prove sull'Aldilà fornite da Swedenborg fossero, nel loro complesso, schiaccianti. Scrisse infatti: «… mentre dubito di ciascuna di esse, tuttavia ho assoluta fiducia in esse se complessivamente considerate» (Natural and Supernatural, Brian Inglis, Ed. Abacus, Londra 1977, p. 132).
  19. ^ Rudolf Steiner: Wie erlangt man Erkenntnisse der höheren Welten? (online); Helmer Ringgren: Anthroposophie. In: Theologische Realenzyklopädie, Band 3, De Gruyter, Berlin 1978, S. 12 (abgerufen über De Gruyter Online).
  20. ^ Miriam Gebhardt: Rudolf Steiner. Ein moderner Prophet. DVA, München 2011, p. 322.
  21. ^ Werner F. Bonin: Artikel Forgione, Francesco. In: Ders., Lexikon der Parapsychologie, München 1988, p. 184f.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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