Pedro Álvarez de Toledo y Colonna

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Pedro Álvarez de Toledo
Ritratto in armatura di Pedro Álvarez de Toledo
Principe di Montalbano
Duca di Ferrandina
Stemma
Stemma
In carica31 maggio 1577 –
17 luglio 1627
PredecessoreGarcía Álvarez de Toledo y Osorio
SuccessoreGarcía Álvarez de Toledo
Nome completoPedro Álvarez de Toledo Osorio y Colonna
TrattamentoDon
Altri titoli
NascitaNapoli, 6 settembre 1546
MorteMadrid, 17 luglio 1627 (80 anni)
SepolturaVillafranca del Bierzo
Luogo di sepolturaMonastero dell'Annunziazione di Villafranca del Bierzo
DinastiaÁlvarez de Toledo
PadreGarcía Álvarez de Toledo y Osorio
MadreVittoria Colonna
ConiugiElvira de Mendoza
Giovanna Pignatelli
Figli
ReligioneCattolicesimo
Pedro Álvarez de Toledo
disegno raffigurante il ritratto Equestre in Armatura del Principe Pedro Álvarez de Toledo,(Opera di Gian Paolo Bianchi e conservata presso la Biblioteca nazionale di Spagna)
NascitaNapoli, 6 settembre 1546
MorteMadrid, 17 luglio 1627
Luogo di sepolturaMonastero dell'Annunziazione di Villafranca del Bierzo
EtniaSpagnolo
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Impero spagnolo
Forza armata
ArmaMarina
Fanteria
Grado
GuerreGuerra dei trent'anni
CampagneSpedizione di Cadice
BattaglieConquista delle Azzorre
Decorazionicavaliere dell'Ordine di Santiago
Altre caricheGovernatore del Ducato di Milano
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Pedro Álvarez de Toledo y Colonna, II Principe di Montalbano, e Duca di Ferrandina (Napoli, 6 settembre 1546Madrid, 17 luglio 1627), è stato un diplomatico e nobile spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pedro Álvarez de Toledo Osorio y Colonna era figlio di García Álvarez de Toledo y Osorio, IV marchese di Villafranca, e della nobildonna italiana Vittoria Colonna di Paliano, figlia terzogenita di Ascanio I Colonna, II duca di Paliano (fratello minore della più nota Vittoria Colonna). Dalla madre ottenne di aggiungere il cognome della prestigiosa famiglia nobile italiana Colonna al proprio.

Destinato alla carriera militare, nel 1585 Pedro Álvarez de Toledo Osorio y Colonna fu nominato Capitano Generale delle Galee di Napoli.

Nel 1595, fece un'incursione vittoriosa sui turchi a Patrasso, nella Morea, avvalendosi solo delle forze navali e terrestri al suo comando diretto.

Nel 1601, a capo di una flotta di diciassette galee, di cui cinque appartenenti ai Cavalieri di Malta, bombardò le fortificazioni dei turchi a Cipro, frenando così le loro incursioni contro l'isola di Malta.

Nel 1607, fu nominato Capitano Generale delle Galee di Spagna.

Nel 1608, come uomo di fiducia del Re Filippo III di Spagna, che lo nominò Consigliere di Stato, fu inviato in Francia presso il Re Enrico IV di Francia per convincergli di lasciare l'alleanza con le Province Unite olandesi, protestanti e nemici della Spagna.

Nel 1609, prese parte alle operazioni di espulsione dei mariscos spagnoli completate nel 1610. Questa misura incrementò gli attacchi navali nel Mediterraneo occidentale da parte dell'Impero ottomano turco sotto il sultanato di Ahmed I e quindi diede nuova importanza all'ampio programma di costruzione di difese costiere che era stato organizzato da suo nonno Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, Viceré di Napoli, con la partecipazione di ingegneri italiani che furono attivi non solo in Italia, come Antonio Ferramolino, ma anche in Spagna, come Giovanni Battista Antonelli, e nei territori spagnoli dei Caraibi, come suo fratello minore Battista Antonelli, che progettò le rinomate fortificazioni dell'Avana a Cuba e di Cartagena de Indias in Colombia.

Nel 1610, conquistò con la flotta spagnola di Napoli operando insieme alla flotta spagnola dell'Andalusia, il porto marocchino di Larache, che fu poi perso di nuovo e dovette essere di nuovo conquistato nel 1614, anche per evitare che il venisse venduto ai Paesi Bassi. In quest'occasione, Don Pedro con le sue galee di Napoli agiva agli ordini di Don Juan de Fajardo, comandante della flotta spagnola del Mar Oceano, ossia dell'Atlantico.

Nel 1615, lasciò l'incarico di Capitán General de la Mar, nella quale carica fu sostituito da Emanuele Filiberto, figlio del Duca di Savoia, Carlo Emanuele I.

Dal 1616 al 1618, grazie anche all'appoggio dello zio, Fernando Álvarez de Toledo, terzo Duca di Alba, fu nominato Governatore del Ducato di Milano sostituendo Juan de Mendoza, Marchese de la Hinojosa, dopo il Trattato di Asti del 1615. Prese anche il comando dell'esercito che doveva riportare a più miti consigli il Duca di Savoia e si oppose con vigore a quel trattato, non lasciando alcuna alternativa alla guerra. Riuscì ad ottenere il consenso del Re di Spagna ad aprire le ostilità, ma senza grandi entusiasmi nella Corte reale dove quel conflitto era noto come la guerra di Don Pedro.

Nel 1621, fu nominato Generale della Cavalleria di Spagna, ottenendo anche il comando dell'esercito spagnolo di stanza sempre a Napoli.

Nel 1623, come premio per il suo operato come Governatore di Milano, ottenne il riconoscimento come Grande di Spagna.

Nel 1625, prese parte alla difesa di Cadice dagli attacchi degli anglo-olandesi al comando di Edward Cecil.

Nel 1627, poco prima di morire, il 17 di luglio, probabilmente a Madrid, fu nominato Viceré di Napoli, ma non fece in tempo a occupare quella carica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Santiago - nastrino per uniforme ordinaria

Matrimoni e figli[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 giugno 1576, ad appena dieci anni di età, Pedro sposò Elvira de Mendoza, figlia di Íñigo Lopez de Hurtado de Mendoza, III marchese di Mondéjar, IV conte di Tendilla, Viceré di Napoli dal 1575 al 1579, e di Maria de Mendoza. La coppia ebbe quattro figli:

Sposò in seconde nozze Giovanna Pignatelli, figlia di Camillo Pignatelli, III Duca di Monteleone, e di Girolama Colonna.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez, II duca d'Alba García Álvarez de Toledo y Carrillo, I duca d'Alba  
 
Maria Enriquez de Quiñones  
Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, III marchese di Villafranca  
Isabel de Zúñiga y Pimentel  
 
 
García Álvarez de Toledo y Osorio, IV marchese di Villafranca  
Luis Pimentel y Pacheco, II duca di Benavente Rodrigo Alonso Pimentel, I duca di Benavente  
 
María Pacheco y Portocarrero  
María Osorio y Pimentel  
Juana Osorio y Bazán Pedro Álvarez Osorio, conte di Lemos  
 
 
Pedro Álvarez de Toledo y Colonna, V marchese di Villafranca  
Fabrizio I Colonna, I duca di Paliano Odoardo Colonna, duca di Marsi  
 
Filippa Conti  
Ascanio I Colonna, II duca di Paliano  
Agnese di Montefeltro Federico da Montefeltro, duca di Urbino  
 
Battista Sforza  
Vittoria Colonna di Paliano  
Ferdinando d'Aragona, duca di Montalto Ferdinando I di Napoli  
 
Diana Guardato  
Giovanna d'Aragona  
Castellana Folch de Cardona Antonio Folch de Cardona  
 
Castellana de Requesnes  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Romano Canosa, Milano nel Seicento: grandezza e miseria nell'Italia spagnola, Mondadori, Milano 1993.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capitano Generale del Mare Successore
Giovanni d'Austria 1607 - 1615 Emanuele Filiberto di Savoia
Predecessore Governatore del Ducato di Milano Successore
Juan de Mendoza y Velasco 1616-1618 Gómez Suárez de Figueroa y Córdoba
Predecessore Principe di Montalbano Successore
García Álvarez de Toledo, I Principe di Montalbano 31 maggio 1577 - 17 luglio 1627 García Álvarez de Toledo, III Principe di Montalbano
Predecessore Duca di Ferrandina Successore
García Álvarez de Toledo, I Duca di Ferrandina 31 maggio 1577 - 17 luglio 1627 García Álvarez de Toledo, III Duca di Ferrandina
Predecessore Marchese di Villafranca del Bierzo Successore
García Álvarez de Toledo, IV Marchese di Villafranca del Bierzo 31 maggio 1577 - 17 luglio 1627 García Álvarez de Toledo, VI Marchese di Villafranca del Bierzo
Predecessore Conte di Peña Ramiro Successore
nessuno 1625 - 17 luglio 1627 García Álvarez de Toledo, II Conte di Peña Ramiro