Patriarca d'Occidente

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Papa Leone Magno, primo per il quale compare il riferimento come patriarca dell'Occidente.

Patriarca d'Occidente è stato dal 450 al 2006 uno dei titoli ufficiali del papa, quale patriarca e massima autorità della Chiesa latina.

Secondo il cardinale e teologo Yves Congar, in un articolo pubblicato sul periodico Concilium nel 1975, il titolo sarebbe stato utilizzato da un sovrano orientale poiché era consuetudinaria una visione della Chiesa suddivisa per patriarcati.

Il titolo non appare più tra quelli ufficiali, a partire dalla pubblicazione dell'Annuario pontificio 2006[1].

Storia e significato del titolo[modifica | modifica wikitesto]

La genesi della definizione patriarca d'Occidente è legata allo scardinamento dell'antico sistema basato sulle tre sedi apostoliche di Roma e Antiochia (fondate da san Pietro) e Alessandria d'Egitto (fondata da san Marco, discepolo di Pietro) e la costituzione, con i concili costantinopolitano I (381) e calcedoniano (451) e nonostante l'opposizione papale, della cosiddetta pentarchia, con l'elevazione a patriarcato di Costantinopoli e di Gerusalemme. In tale sistema, ad eccezione di Roma, gli altri quattro patriarcati ricaddero sotto l'autorità dell'Impero d'Oriente e vennero a conformarsi come entità territorialmente ben definite. Roma, invece, divenne la sede con autorità sui territori dell'Impero d'Occidente.

In tale veste appunto, nel 450, l'imperatore d'Oriente Teodosio II si rivolgeva in una lettera a papa Leone I menzionandolo come patriarca esplicitamente per l'Occidente (si tratta della prima menzione di un papa in tale veste). Crollato l'impero occidentale nel 476 ed estesa da Giustiniano I la legislazione orientale su Roma con la Prammatica Sanctio del 554, il sistema ecclesiastico imperiale della pentarchia trovò compiuta applicazione. Nel 642, mentre gli imperatori orientali imponevano anche ai pontefici l'appoggio al monotelismo, papa Teodoro I assunse per la prima volta formalmente il titolo di patriarca d'Occidente.

L'uso del titolo fu in seguito discontinuo e segnò perlopiù l'indicazione peculiare del papa come patriarca della Chiesa latina, cioè dell'insieme delle chiese che in passato utilizzavano nei loro riti il latino come lingua liturgica. La discontinuità d'uso e l'attuale abbandono del titolo vanno ricercati nell'intrinseco rapporto esistente tra lo stesso titolo di papa e la dignità patriarcale.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo alcune fonti giornalistiche, fondate su alcune riflessioni teologiche e storiche, sarebbe stato abbandonato in quanto estraneo al papato; cfr.:
  2. ^ Cfr. Comunicato circa la soppressione del titolo di "Patriarca d'Occidente".

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