Passo di Falzarego

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Passo di Falzarego
Veduta del passo di Falzarego
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
Provincia  Belluno
Località collegateLivinallongo
Cortina d'Ampezzo
Altitudine2 117 m s.l.m.
Coordinate46°31′08.04″N 12°00′33.84″E / 46.5189°N 12.0094°E46.5189; 12.0094
Infrastruttura delle Dolomiti
Pendenza massima10%
Lunghezza15 km
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Passo di Falzarego
Passo di Falzarego

Il Passo di Falzàrego (Śuogo de Fouzargo in ladino ampezzano, 2.117 m s.l.m.) è un valico alpino del Veneto, in provincia di Belluno, situato pochi chilometri a sud del confine con il Trentino-Alto Adige, fra il Lagazuoi e il Sass de Stria, che mette in comunicazione l'alto Agordino con Cortina d'Ampezzo tramite la strada statale 48 delle Dolomiti.

Attraverso il passo Valparola, che si trova 2 km a nord, è possibile raggiungere la val Badia lungo una delle principali arterie di comunicazione delle Dolomiti.

Al passo c'è la stazione a valle della funivia che permette di salire al rifugio Lagazuoi.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio posto al passo

L'etimo alla base del toponimo va ricercato nel ladino ampezzano fóuze, "falce", anche se la motivazione non è chiara (forse in riferimento alla forma del luogo).[1]

Un'ipotesi più poetica, frutto però di etimologia popolare, vede il nome Falzarego derivare da un ipotetico ladino non documentato fàlza régo, ossia "falso re".[2] Questo appellativo si riferirebbe ad un leggendario sovrano del regno dei Fanes, che avrebbe usurpato il trono al suo legittimo detentore e si sarebbe successivamente tramutato in pietra per aver ingannato il proprio popolo.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta del Falzarego e il Sass de Stria in inverno.

Il Falzarego è tra i famosi passi dolomitici percorsi varie volte nel corso degli anni dal Giro d'Italia e resi celebri dalle imprese dei più forti scalatori di tutti i tempi. Su questo valico per la prima volta Fausto Coppi sconfisse Gino Bartali in una scalata montana, nel Giro del 1946.

Tuttavia la salita non presenta difficoltà particolari se non per la lunghezza, che è di oltre 15 chilometri di ascesa per entrambi i versanti, ed è molto amato per le bellezze paesaggistiche che offre.

Di seguito si riportano gli scollinamenti al Giro (sono omessi i passaggi effettuati per scalare il vicino GPM del passo Valparola):[3][4]

Anno Tappa Primo in vetta Versante scalato
1940 17ª: Pieve di Cadore > Ortisei Bandiera dell'Italia Gino Bartali Cortina
1946 14ª: Auronzo di Cadore > Bassano del Grappa Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Cortina
1947 17ª: Pieve di Cadore > Trento Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Cortina
1948 17ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Cortina
1952 11ª: Venezia > Bolzano Bandiera della Francia Raphaël Géminiani Cortina
1953 19ª: Auronzo di Cadore > Bolzano Bandiera dell'Italia Primo Volpi Cortina
1955 19ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera della Spagna José Serra Gil Cortina
1961 19ª: Vittorio Veneto > Trento Bandiera della Spagna Jesús Galdeano Cortina
1966 20ª: Moena > Belluno Bandiera dell'Italia Franco Bitossi Agordino
1967 20ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera della Spagna Aurelio González Cortina
1970 19ª: Rocca Pietore > Dobbiaco Bandiera dell'Italia Michele Dancelli Agordino
1971 18ª: Lienz > Falcade Bandiera dell'Italia Selvino Poloni Cortina
1974 21ª: Misurina > Bassano del Grappa Bandiera del Belgio Eddy Merckx Cortina
1976 * 19ª: Longarone > Torri del Vajolet Bandiera della Spagna Andrés Oliva Agordino
1977 17ª: Conegliano > Cortina (Col Drusciè) Bandiera della Svizzera Ueli Sutter Agordino
1979 17ª: Pieve di Cadore > Trento Bandiera della Svizzera Beat Breu Cortina
1992 ** 13ª: Bassano del Grappa > Corvara in Badia Bandiera dell'Italia Franco Vona Cortina
2000 13ª: Feltre > Selva di Val Gardena Bandiera della Colombia José Jaime González Cortina
2008 15ª: Arabba > Passo Fedaia Bandiera dell'Italia Emanuele Sella Cortina

* nel 1976 si è proseguito verso il Valparola, ma il GPM era posto comunque al passo Falzarego.[5]

** nel 1992 era in programma la scalata del Valparola, ma all'ultimo il percorso fu deviato a causa di una frana lungo la discesa verso La Villa, e si effettuò quindi lo scollinamento al Falzarego.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lorenza Russo, Pallidi nomi di monti, La Cooperativa di Cortina, 1995.
  2. ^ Leggende Ladine – tra storia e mito, su moviment.it. URL consultato l'11 giugno 2019.
  3. ^ Giro d'Italia (Ita) - Cat.2.UWT, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 10 giugno 2019.
  4. ^ CyclingCols - Passo di Falzarego, su cyclingcols.com. URL consultato l'11 giugno 2019.
  5. ^ Vajolet 1976 (JPG), su unavueltamejor.files.wordpress.com.
  6. ^ Passo di Valparola (2192m), su ilnuovociclismo.com. URL consultato l'11 giugno 2019.

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