Pasquale Galbusera

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Alcune sculture nel laboratorio di Galbusera

Pasquale Galbusera (Bernareggio, 1943) è un pittore e scultore italiano. Esplorando l'imprinting di Pasquale ci si trova a navigare tra opere che testimoniano il lascito di un Maestro d'Arte. Partendo dal suo territorio natio, si scopre l'iniziazione interiore nelle testimonianze immediate del percorso che disvela un filo conduttore con le tele, le sculture e i monumenti distribuiti sul territorio della penisola, per approdare alle opere sparse per il mondo che interagiscono e inducono al dialogo introspettivo. Un dialogo che cattura empatia di migliaia di appassionati del sacro e dello scientismo antropologico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Bernareggio (MB) nel 1943. Si forma sotto la guida di artigiani esperti del legno e di eccellenti ceramisti, all'interno di varie fondazioni e gruppi di artisti negli anni sessanta e settanta a Milano, dove si respira una energia culturale rivoluzionaria. Si è dedicato anche all'insegnamento in istituti scolastici. All'inizio degli anni settanta la prima esposizione di disegni e acquerelli. Nel 1976, a Palazzo Litta a Milano, la prima esposizione di quadri ad olio su tela e olio su carta, nello stesso anno viene realizzata la prima scultura in legno.

Gli anni ottanta sono fondamentali per la produzione di Galbusera, da forma alla prima scultura in bronzo e approfondisce la tecnica della ceramica e dei bassorilievi in legno d'acero, cerca un confronto con altri legni anche con sperimentazioni legate alla simbiosi di due essenze diverse; aumenta le dimensioni delle sculture riservando massima attenzione tra volume, spazio, luce, colore. Gli anni novanta inaugurano una lunga serie di successi internazionali caratterizzati da lavori sempre più intraprendenti con l'utilizzo di materiali diversi come il bronzo, l'ottone, la porcellana, il vetro, insieme alla ricerca condotta su nuovi legni. Il Duemila si apre con una impensabile sfida alle forze di gravità con sculture monumentali e imponenti e un tortuoso confronto creativo con l'olivo. Di questo periodo sono le sperimentazioni su tessuto. Il nuovo millennio si contraddistingue inoltre per una grande produzione sacrale, un viaggio nella spiritualità contemporanea, in cui Galbusera non viola la sacralità dello spazio e dell'oggetto ma aggiunge a un alfabeto già autorevole lettere nuove, complementari e compatibili con quelle esistenti. In questo ambito si inserisce nel 2005 la suggestiva e totale ristrutturazione tramite opere lignee e arredi liturgici della Cripta di San Francesco nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola ad Assisi. Nel 2017 l'Arcivescovo di Danzica Sławoj Leszek Głódź affida a Galbusera l'incarico di realizzare il progetto per l'arredo liturgico della nuova cattedrale che sarà dedicata a San Giovanni Paolo II.

Produzione Artistica[modifica | modifica wikitesto]

I dipinti, prevalentemente oli su tavola, sono composizioni astratte caratterizzate da «agglomerazioni parageometriche» in cui predominano motivi curvilinei. Nelle sculture, anch'esse astratte e realizzate prevalentemente su legno, radica, ma anche in bronzo, metalli e ceramiche, i motivi si sviluppano nelle forme quadridimensionali e inducono al dialogo con l'opera. I colori delle materie prime impiegate (da quelli più chiari del tiglio a quelli più scuri del padouk e del palissandro indiano, ma soprattutto dall'ulivo in tutte le sue millenarie curvature) sono caratteristiche integranti delle composizioni e a differenza che nei dipinti, in queste ultime è ravvisabile una plasticità e una gnosi del sacro e del naturale. Si tratta di opere caratterizzate da effetti ricorrenti di innalzamento verticale e spazialità che sembrano condizionate da limiti tecnici di realizzazione e stabilità ma immediatamente stupiscono, ottengono valore e catturano attenzione. I titoli delle opere sono concepiti secondo evocazioni soggettive che attraverso l'osservazione e la lettura delle composizioni e delle loro caratteristiche inducono a cogliere il nesso tra scienza, fede e umanesimo.[1]

Sue sculture si trovano nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola,[2] nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia in Manciano, nella chiesa di San Pietro in Sulbiate e in Santa Maria Nascente in Bernareggio. Opere esterne si trovano in piazza della Chiesa in Aicurzio, in piazza del Municipio e al cimitero di Bernareggio, a Livorno. La Chiesa Cattedrale di Danzica è stata progettata seguendo i volumi delle opere di Pasquale Galbusera (via crucis e altare) che verranno messe a dimora nel 2020.

Descrizione Critica[modifica | modifica wikitesto]

Le prime plastiche composizioni marmoree fruibili e attrattive nello spazio brianteo si osservano in San Pietro a Sulbiate, in Santa Maria Nascente di Bernareggio e nello spazio civico-sacrale antistante il Municipio di Bernareggio, laddove è posta l'Italia-Patria; mai rappresentata prima d'ora in tal foggia, immediata nella prima lettura, complessa e struggente nell'approfondimento, un capolavoro civico nell'avanguardismo contemporaneo di Pasquale Galbusera. L'opera riproduce l'iconico inconscio dell'umana pietà; una grande madre di tutti noi che sorregge un soldato caduto nella prima Guerra Mondiale, ci esorta e richiama alla rilettura ogniqualvolta, fissando lo sguardo sui cardini del monumento elegantemente attrattivo e genialmente antropomorfo, si osserva la risultante delle due colonne vertebrali di madre e figlio trasposte negli Appennini e Alpi, ingentilite dal marmo rosa portoghese. Le due figure, nel dar forma alla geografia della penisola, producono un mirabile TAU, Opera prima tra i monumenti dedicati alla Patria.

Parte da questi approcci brianzoli la summa del Pasquale-Pensiero, mai spento, mai domo, lanciato come "Un dardo nel tempo", alla ricerca del se, delle origini del tutto, della forza cosmica che ci compenetra e attrae ma anche del seme dal quale germogliamo e della maternità da cui tutti proveniamo.

Un Viaggio di sola andata? Così Pasquale ama definire il suo percorso!

Sfiorando la radica millenaria di un ulivo si entra in contatto empatico con il tempo della terra, rapportandolo ai compleanni di Gaia, consegnati a noi attraverso lave vulcaniche eruttate ed erose, attraverso le pietre spezzate, i sali minerali, l'humus, le variazioni climatiche, vegetazioni, radici, piante e ancora...animali e umani. L'Humana Historia può essere letta volgendo lo sguardo all'ulivo ardente di 1700 anni che permea immanente lo studio del Bernareggino: il Maestro Brianzolo.

Pasquale galbusera ci induce a relativizzare il tempo e a volgere uno sguardo attraverso la forza verticale e nella conturbante bellezza e passionale nodosità di un simbolo del mondo arcaico mediterraneo, cattura l'ulivo e struttura sapientemente un albero in un simbolo di ricerca antropica, interiore; si pone l'obiettivo di una religiosità ecumenica nel senso più olistico del termine, scevro da simboli ma pregno di significati.

Ellissi, iperboli, cerchi, sfere, sinuosità, una costante che il Bernareggino insegue, persegue, insiste nel porre all'attenzione. Che si tratti di un quadro, di una scultura ceramica, di una scultura in legno o fusione in bronzo, pasquale ti cattura con il cuore attraverso la tridimensionalità degli oggetti, mentre la sua mente interagisce con l'assoluto nella ricerca di un punto di arrivo. Quindi sperimenta materiali. energizza i volumi e compone opere quadridimensionali. Per i più intuitivi la sua ricerca è approdata alla penta-dimensionalità.

Gigamesh,Ulisse e Strabone si trovano nel mezzo di questa ricerca, che partendo dalla Madre Terra, attraverso le radici e le essenze delle radiche permettono al Pasquale-Pensiero di spiccare il volo, mirando al centro del Padre Sole, che diviene una stazione intermedia di un lungo ma inarrestabile viaggio, sempre teso alla ricerca e all'introspezione che alfine, conduce all'ennesimo donarsi, proponendo ai più le strade sperimentali nella ricerca di se stessi, del divino che è in noi. Richiama concetti olistici strutturati nel nostro immaginario mentale, già rappresentati nelle stesse circonvoluzioni cerebrali.

Ponendo il palmo della mano sulle sculture in legno, se ne avverte il calore, il canto dell'opera. Relazionando il nostro corpo con le ceramiche, si percepisce la struggente volontà degli umani nel voler catturare e proporre il sacro. Fissando lo sguardo sulle tele e sui vetri soffiati luce e olore attraggono con sensuale, virginiano Eros, nel contempo appena si volge lo sguardo alle sue opere poste nelle Cattedrali ci si perde nell'assoluto e la freccia del tempo del Pasquale- Pensiero assume la traiettoria più verticale. in queste opere, introspezione, eucaristia, passione, resurrezione e ricerca della nuova vita divengono un tutt'uno: un Pensiero Capolavoro.

Le opere del Bernareggino ci pre-informano sul peso schiacciante della gravità temporale che insiste e muove il tempo Materiale. Il tempo agisce su tutto, conturbando le evoluzioni umane, costringendoci ad evolvere solo attraverso l'intelligere e non per un naturale automatismo riproduttivo. Galbusera ci invitaa catturare la forza di volontà monodirezionale di ogni singolo intelletto umano, trasformandola in forza empatica universale, stimolando tutti noi -fruitori dello spazio creato- alla relazione quotidiana con il micro e macro cosmo.

La linea del tempo post galileiana, oggi scientificamente evoluita, è già passata da Einstein, si riavvolge con Aristotele e ci ri-fionda nella teoria dei quanti. Quante maschere ha l'universo? Da Schrodinger a Ipazia la mente compone un toroide che entra in un buco nero. Cosa ne esce? L'universo infinito in ogni direzione o l'universo raccolto periodicamente in un guscio di noce come afferma Stephen Hawking. ecco cosa si intravede nelle opere di Pasquale Galbusera, effetti fisici di teorie rivoluzionarie che rappresentano l'evoluzione cosmica e umana. La Penta-Dimensione diviene un necessario elemento per confrontarsi con le sue opere. Tutto ciò espande il nostro pensiero che ci video-mostra un universo dallo spazio immenso, nella sua espansione pseudo lineare ma sistematicamente spezzata,relativizzata nei gruppi di stelle locali con i loro pianeti e sistemi di vita.

Nel macro cosmo come in natura, ciò è rappresentato dal compimento di azioni frattali che agiscono nello spazio così come nella mente e costringono i neuroni a mettersi in gioco, a cercare altre vie, altri percorsi che attraverso la spinta primordiale ci elevano materialmente in scienza e religiosità. In ciò si esplicita l'azione del Bernareggino, un atteggiamento introspettivo e filosofico nella vita che lo ha sempre portato alla ricerca dell'assoluto attraverso il bello. le sofferenze interiori di Pasquale Galbusera attraversano lo Stargate del nostro Io materiale e divengono l'immateriale, religiosa vena artistica, trasformandosi in creazione, quindi, si concedono alle coscienze per essere lette e interpretate. La sua creazione prende forma attraverso l'empatia, attraversa le venature delle opere lignee,alimentate dalla Terra, dall'Acqua e conturbate dall'Aria; con le sue opere vetrarie, le ceramiche e i bronzi eccitati e sconvolti dall'Ignea forza. Tutto si fonde e si offre all'interpretazione del visitatore o del fortunato possessore, che intravede la Freccia del Tempo del Pasquale-pensiero, "Il viaggio di sola andata " verso l'opera Major di Dio.

Evoluzione e ritorno alle origini potrebbe essere il pensiero conclusivo di questa dicotomia apologetica meditativa.

Parafrasando una bella citazione critica di Maurizio Vanni sul Bernareggino: "Quale rapporto può esistere tra Virgilio e Dante, tra Nietzche, Calvino e Campana" aggiungo e completo il cerchio "lo stesso rapporto che potrebbe esistere tra la radice bimillenaria dell'opera-ulivo e -Gabriela la scienziata pleiadiana- che vivrà nell'anno 2354. Nel racconto Gabriela è una immaginaria ricercatrice terrestre che svolge l'attività su un pianeta delle Pleiadi, la scienziata ha sviluppato razionalmente il settimo senso e nel tempo libero si dedica alla stabile e sistemica ricerca interiore di Dio, avendo come sfondo l'affresco di un angolo del macro-cosmo, ovvero la nostra Via Lattea.

Ebbene giungendo ad un rapporto di similitudine con l'infilata di personaggi temporali sopra citati, il nostro stupefacente e rivoluzionario artista si rivela un uomo dotato di settimo senso, come la scienziata pleiadiana del 24º secolo. Sarà il primo -non architetto- ad intervenire artisticamente e culturalmente su una Cattedrale progettata intorno alle sue opere, sta succedendo a Danzica.

La "Freccia del Tempo" scagliata da Pasquale è già proiettata nel futuro rispetto a queste righe, scritte nel passato prossimo e lette nell'attimo del presente.

Dopo Leonardo, Michelangelo e Borromini i progetti evolvono e si involvono, alcune volte divengono capolavori, a ciò conducono i pensieri quando si osserva da privilegiati, le opere che prendono forma nelle mani del Bernareggino, costruite per la Cattedrale neuronale di Danzica perché progettata intorno al Pasquale-Pensiero. All'interno il grandioso corpo "ulivizzato" di Cristo immanente, grava su tutti noi e le opere della Via Crucis sconvolgono un concetto ultra secolarizzato della passione e morte di Gesù Cristo con l'introduzione della figura femminile.

Alfine parliamo di un'opera che riassume la fonte della genia di questo Uomo. Per ogni essere vivente il ritorno alle origini rappresenta un baricentro intorno al quale i pensieri di ciascuno gravitano nella propria esistenza. In ciò va posta la fiamma sempre ardente del Pasquale-Pensiero nel voler rappresentare l'elemento femminile che l'ispirazione alla vita e per la vita.

La Donna: Madre, Moglie, Amante, riflette tutta la semiologia nei pensieri gestuali dell'artista, con l'ardore di voler rappresentare le Grazie Femminili animate da un Pathos Animistico.

Le sue due madri e la moglie Marisa rappresentano il punto di partenza che scatenano le alchimie artistiche e nello stesso tempo le sicurezze ricercate nel suo "Viaggio di solo Andata"

Nella madre aicurziese si concentra la psiche del ritorno alle origini. In questa opera le donne divengono l'elemento fautore di un monumento che è entrato nella storia. La freccia direzionale del tempo qui subisce la materna gravità. Un grande omaggio alle donne, eccelsa genialità partorita dalla mente illuminata del Bernareggino che compare nel centro del borgo di Aicurzio; Egli inserisce uno spazio civico del terzo millennio nell'incantevole piazza finora completamente dedicata all'architettura della parrocchiale. Il gruppo scultoreo Penta-Dimensionale sapientemente illuminato, costituisce una rivoluzione artistica, che celebra l'alternanza dell'Yn e Yang. Nella piazza si viene formare un nuovo asse baricentrico che induce ad un inchino alla parte femminile del tutto, un'opera che esce dalla "gravità" del pensiero tradizionale, alimenta e aumenta la portata della "Freccia del Tempo". Il Pasquale pensiero, sempre teso alla ricerca dell'assoluto, si appresta a superare quindi un altro Stargate, Il gran Demiurgo durante l'epoca classica, La nostra particella di Dio nella contemporaneità.

Elenco parziale delle Opere e delle Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1976 Palazzo Litta, Milano.
  • 1981 Città di Locarno, Canton Ticino (Svizzera).
  • 1983 Galleria Civica Monza.
  • 1984 Abbazia di Echternach, Lussemburgo.
  • 1986 Museo di Arte Contemporanea , Albisola Marina (SV).
  • 1989 Villa Gussi, Vimercate (MB).
  • 1994 Abbazia di Serraing, Liegi (Belgio).
  • 1997 Palazzo Appiani, Piombino (LI) - Art Antibes, Cap D'Antibes (Francia).
  • 2000 Museo della Porziuncola, Assisi (PG) - Ex Chiesa di San Francesco (CO).
  • 2001 Monumento Piazza dei Grani, Piombino (LI).
  • 2002 Palazzo Tornabuoni, Massa Carrara.
  • 2004 L'Albero Glorioso, scultura in olivo, Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, Assisi (PG).
  • 2005 Arredo Liturgico, Cripta Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, Assisi (PG).
  • - ChrIstus, scultura in olivo, Chiesa Frati Minori Busto Arsizio (VA)
  • 2006 Arredo Liturgico Chiesa di Christusa Kvola, Kolczyglowy,(Polonia).
  • 2007 Croce della Porziuncola, per Sua Santità Benedetto XVI°, Assisi (PG).
  • 2008 Museo Stauròs d'arte sacra San Gabriele, Isola del Gran Sasso (TE).
  • 2011 Arredo Liturgico, Chiesa della Misericordia Manciano (AR).
  • - Reliquiario Beato Papa Giovanni Paolo II°.Chiesa di Christusa Kvola, Kolczyglowy (Polonia).
  • - Tabernacolo, Chiesa di SantaMaria Nascente (MB).
  • 2013 Arredo Liturgico, Chiesa di Sant'Ambrogio, Sulbiate (MB).
  • - Croce della Porziuncola, per Sua Santità Papa Francesco, Assisi (PG).
  • - Forme Colori, Auditorium Sulbiate (MB). Crocifisso Auditorium della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, Assisi (PG).
  • - Monumento ai caduti della Grande Guerra, Bernareggio (MB)
  • - Viaggio di Sola Andata Lucca. Ferula per Sua santità Papa Francesco.
  • 2018 Un Viaje Espiritual, la Abadia centro de Arte y Estudio Latinoamericano Buenos Aires.
  • 2019 Viaggio di Sola Andata Galleria Coveri Firenze.
  • 2019 Monumento Inno alla Donna, spazio civico di Piazza della Chiesa Aicurzio (MB).
  • - Giampiero, Auditorium Giampiero Cavenago, Sulbiate (MB)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900, Generazione Anni Quaranta. Tomo II, Bora, 2009, pp. 1143-1144, ISBN 978-88-88600-54-3.
  2. ^ V. F. Viola, Nei simboli il mistero della fede.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorio Francesco Viola (a cura di), Nei simboli il mistero della fede. Sculture di Pasquale Galbusera nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola Assisi, Edizioni Riva, 2008.
  • Germano Beringhelli Federico Marzinot, FORME E COLORI Dipinti sculture in legno Bronzi Ceramiche di Pasquale Galbusera
  • Maurizio Vanni, GALBUSERA IL BERNAREGGINO Viaggio di sola andata / A journey forward. Opera in due volumi di 700 pagine edizioni Skira
  • Gianmarino Maurilio Colnago ricercatore in Geo-Antropologia, DESCRIZIONE CRITICA

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