Pascoli (traghetto)

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Pascoli
Il Pascoli nel 1989
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro passeggeri
ClasseClasse Poeta
ArmatoreTirrenia di Navigazione (1971-1999)
El Salam Shipping and Trading (1999-2006)
Registro navaleRINA
Porto di registrazione Palermo (1971-1999)
Panama (1999-2006)
IdentificazioneNumero IMO: 7010121
CostruttoriCantieri Navali del Tirreno Riuniti
CantierePalermo
Impostazione16 aprile 1968
Varo11 gennaio 1970
Consegna30 gennaio 1971
Entrata in servizio3 febbraio 1971
Nomi successiviAl Salam Pascoli 96 (1999-2000; 2001-2006)
Tertium Millennium (2000)
Pascoli 96 (2000-2001; 2006)
Destino finaledemolita ad Alang (India) nel 2006
Caratteristiche generali
Dislocamentoa pieno carico: 7 722
trasformata, a pieno carico: 9 692
Stazza lorda7 086
trasformata: 11 799 tsl
Portata lorda1 899
trasformata: 2 170 tpl
Lunghezza131 m
Larghezza20
trasformata: 23,40 m
Pescaggio5,58
trasformata: 5,98 m
Propulsionedue motori 9 cilindri Diesel FIAT B 609 S, 2x8 280 cavalli a 220 giri/min
2 eliche quadripala Lips a passo variabile
Velocità20
trasformata: 19 nodi
Capacità di carico240 automobili o 80 automobili e 41 semirimorchi
trasformata: 320 automobili
Numero di cabine164
trasformata: 271
Passeggeri1200
trasformata: 1300
Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia[1]
(SV) M/S PASCOLI (1971), su faktaomfartyg.se. URL consultato il 20 agosto 2019.
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Il Pascoli è stato un traghetto ro-ro passeggeri della classe Poeta, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1971 al 1999.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

In configurazione originale, il Pascoli era lungo 131 metri, largo 20 e aveva una stazza lorda di 7 086 tonnellate[2]. Spinto da due eliche quadripala a passo variabile mosse da motori Diesel FIAT 9 cilindri, ciascuno in grado di erogare 8 280 cavalli, aveva una velocità di servizio di 20 nodi[2]. Poteva trasportare fino a un massimo di 1200 passeggeri, per i quali erano disponibili 66 cabine di prima classe e 95 di seconda classe, per un totale di 506 posti letto. I servizi di bordo comprendevano un ristorante, una tavola calda, tre bar (un soggiorno - bar per la prima classe, uno per la seconda classe e un bar - veranda) e una piscina esterna con lido[2]. In aggiunta alle cabine passeggeri, erano presenti a bordo anche due cabine, rispettivamente da otto e quattro posti, per eventuali detenuti e i carabinieri della scorta[2]. Tutti gli spazi dedicati a passeggeri ed equipaggio erano dotati di aria condizionata[2]. Il garage, accessibile dal portellone poppiero e da due portelloni prodieri laterali, era diviso su due ponti: su quello superiore potevano essere trasportate 70 automobili, su quello inferiore 170 automobili o, in alternativa, 10 automobili e 41 semirimorchi[2].

Tra ottobre 1980 e febbraio 1981 il traghetto fu sottoposto a dei primi interventi di ristrutturazione: la piscina e il lido furono rimossi e sostituiti da una tuga chiusa contenente un cinema, le cui poltrone potevano essere all'occorrenza utilizzate come sistemazione per i passeggeri; altre due sale poltrone sostituirono il soggiorno - bar di seconda classe, che fu spostato dove prima era ubicato il bar - veranda, nei pressi della piscina[3].

Nei primi mesi del 1991 il Pascoli fu sottoposto, presso i cantieri navali INMA di La Spezia[4], ad un intervento di radicale trasformazione: la tuga contenente il ponte di comando fu estesa verso poppa e su di essa furono aggiunti tre ulteriori ponti, due dedicati a sistemazioni passeggeri e l'ultimo contenente gli impianti di aerazione e di aria condizionata[3]. Il notevole innalzamento richiese l'installazione di controcarene sulle fiancate della nave, per rispettare i requisiti di stabilità; la larghezza complessiva aumentò quindi a 23,4 metri. Inoltre, per migliorare la manovrabilità, vista la notevole superficie esposta al vento, il singolo timone centrale fu sostituito con due posti dietro a ciascuna elica, e fu aumentata la potenza dell'elica prodiera[3]. Grazie alle modifiche, dal discutibile impatto estetico[3], la capacità passeggeri aumentò a 1300, mentre i posti letto complessivi passarono a 887, dei quali 473 in cabine di prima classe dotate di servizi privati[2]. Infine, nel garage principale furono aggiunti dei car deck mobili, che aumentarono a 320 il massimo numero di automobili trasportabili, mentre i due portelloni di accesso a prua furono saldati[2].

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Quarto traghetto della classe Poeta ad entrare in servizio, il Pascoli fu costruito presso il cantiere navale di Palermo, dove fu impostato il 16 aprile 1968 e varato l'11 gennaio 1970[4]. Iniziò le prove a mare il 16 gennaio 1971, mantenendo una velocità media di 22,07 nodi per nove ore[4]. Consegnata alla Tirrenia di Navigazione il 30 gennaio 1971, la nave entrò in servizio per la compagnia statale il 3 febbraio seguente[4]. A partire dal luglio 1974 il Pascoli fu utilizzato, insieme al gemello Petrarca, per svolgere l'indedito collegamento Napoli - Palermo - Tunisi - Cagliari - Genova - Porto Torres[4].

Il 3 ottobre 1980 il traghetto fu portato ai bacini di Napoli, dove furono revisionati i motori principali e fu rimossa la piscina posta a poppa, sostituita da una tuga chiusa contenente un cinema le cui poltrone potevano essere utilizzate, all'occorrenza, per il pernottamento dei passeggeri[3]. Conclusi i lavori, il Pascoli tornò in servizio il 6 febbraio 1981[4].

A inizio 1991 il Pascoli fu trasferito ai cantieri navali INMA di La Spezia, dove fu sottoposto agli importanti lavori di ristrutturazione sopra descritti. Effettuate le prove a mare il 17 maggio dello stesso anno, rimase attivo per la Tirrenia fino all'autunno del 1997, quando fu posto in disarmo a La Spezia[4]. Il 3 marzo 1999 la nave fu venduta alla Al Salam Shipping and Trading, prendendo in seguito la bandiera panamense e venendo rinominata Al Salam Pascoli 96[4][5].

Nel giugno 1999 la nave fu destinata al collegamento Venezia - Çeşme (Turchia). L'anno seguente fu rinominata Tertium Millennium in vista di un programmato impiego a noleggio sulla linea Barcellona - Civitavecchia, che però non si concretizzò[5]. La nave fu invece rinominata Pascoli 96 e utilizzata per crociere nel Mediterraneo, riprendendo poi l'anno seguente il nome precedente[5]. Il 30 maggio 2006, anche in seguito al tragico incidente occorso al gemello Al Salam Boccaccio 98, il traghetto fu venduto per la demolizione in India, arrivando sulle spiagge di Alang il 6 agosto[5].

Navi gemelle[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
  2. ^ a b c d e f g h Bruno Balsamo, pagg. 503-511
  3. ^ a b c d e Bruno Balsamo, pagg. 501
  4. ^ a b c d e f g h Bruno Balsamo, pag. 522
  5. ^ a b c d (SV) M/S PASCOLI (1971), su faktaomfartyg.se. URL consultato il 20 agosto 2019.
  6. ^ a b Verga e Deledda, costruite qualche anno dopo le altre unità della classe, si differenziavano principalmente per una diversa motorizzazione e l'assenza già in origine del ponte lido con piscina.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]