Partito Samajwadi
Partito Samajwadi | |
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(IT) Partito Socialista | |
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Segretario | Akhilesh Yadav |
Stato | ![]() |
Sede | 18 Copernicus Lane, Nuova Delhi |
Abbreviazione | SP |
Fondazione | 4 ottobre 1992 |
Ideologia | Socialismo democratico Secolarismo Populismo di sinistra |
Collocazione | Sinistra |
Coalizione | Alleanza Nazionale Indiana per lo Sviluppo Inclusivo (dal 2023) |
Affiliazione internazionale | Alleanza Progressista |
Seggi Lok Sabha | 37 / 543
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Seggi Rajya Sabha | 4 / 245
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Sito web | www.samajwadiparty.in/ |
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Il Partito Samajwadi (in hindī समाजवादी पार्टी) è un partito politico regionale dell'India con sede nello stato dell'Uttar Pradesh, situato nel nord del paese. È stato fondato nel 1992 da Mulayam Singh Yadav e professa ideali socialisti e democratici, tipici della sinistra. È cresciuto rapidamente fino a diventare uno dei più grandi partiti regionali in India, formando governi locali nell'Uttar Pradesh.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del partito risale agli anni '90, quando una fazione del Janata Dal, uno schieramento di orientamento socialdemocratico, dando vita alla nuova formazione. Le vicende politiche del Partito Samajwadi (SP) sono state caratterizzate da una serie di alti e bassi nel corso degli anni. Nel dicembre 1993, a meno di un anno dalla sua fondazione, riuscì a formare un governo di coalizione nell'Uttar Pradesh, grazie al sostegno esterno del Bahujan Samaj Party, che difendeva i diritti della popolazione "dalit", comunemente conosciuti come "intoccabili". Yadav divenne una figura di riferimento per gli emarginati e la comunità musulmana dello stato, in particolare dopo la distruzione della Babri Masjid, un'antica moschea che si trovava nella città di Ayodhya. Questo atto fu compiuto da esponenti del nazionalismo indù e suscitò forti reazioni tra i musulmani, i quali iniziarono a vedere Yadav come un difensore dei loro interessi. Di conseguenza alle elezioni del 1993, la comunità islamica votò in larga misura per i candidati del Partito Samajwadi, che ottenne ben 109 seggi sui 422 disponibili nella camera bassa dell'Uttar Pradesh. Tuttavia la coalizione di governo non ebbe lunga durata. Il sostegno del BSP venne meno dopo soli 18 mesi, portando alla caduta del governo di Yadav. Alle elezioni dell'assemblea statale nel 1996 il partito ottenne 110 seggi, ma assunse il ruolo di principale partito di opposizione, all'interno di una coalizione governativa guidata dal Bharatiya Janata Party. Questo segno di resistenza e di sfida al predominio del BJP ha continuato a caratterizzare la traiettoria del partito negli anni successivi.
Nel corso delle elezioni dell'assemblea statale dell'Uttar Pradesh del 2002, registrò un notevole incremento, ottenendo 143 seggi. Dopo il crollo del governo di coalizione tra il Bahujan Samaj Party e il Bharatiya Janata Party avvenuto l'anno seguente, l'SP riuscì a formare un nuovo governo con il sostegno di partiti minori, candidati indipendenti e legislatori dissidenti che avevano abbandonato il BSP. Tuttavia alle elezioni successive il partito subì una clamorosa sconfitta ottenendo solo 97 seggi, mentre il BSP conquistò una schiacciante maggioranza con addirittura 206 seggi, riuscendo a formare un nuovo governo regionale. Nonostante il partito riuscisse a ottenere successi significativi a livello statale (in particolare nell'Uttar Pradesh), il suo impatto a livello nazionale rimase piuttosto limitato. Nel 2003, vinse alcuni seggi nelle elezioni dell'assemblea del Madhya Pradesh, ma la sua presenza in altri stati fu modesta. Un punto culminante nella sua storia fu raggiunto durante le elezioni generali del 2004, quando ottenne 36 seggi al Lok Sabha, la camera bassa del parlamento indiano. Durante le elezioni parlamentari cinque anni più tardi, il partito adottò posizioni contro l'uso della lingua inglese e l'introduzione di computer nelle scuole pubbliche. Sebbene non sia chiaro quanto queste posizioni abbiano influenzato i risultati elettorali, l'SP subì una significativa battuta d'arresto, riducendo il suo totale a soli 23 seggi. Nonostante ciò il partito iniziò a sostenere esternamente la coalizione di governo guidata dal Congresso Nazionale Indiano.
In vista delle elezioni dell'assemblea dell'Uttar Pradesh nel 2012 l'SP subì un significativo rinnovamento, con un cambio generazionale sotto la guida di Akhilesh Yadav, figlio del fondatore. L'ambizioso leader portò con sé un gruppo di giovani professionisti nel partito e introdusse importanti cambiamenti politici. Tra le sue promesse figuravano il divieto di acquisizione di terreni statali, incentivi per il settore agricolo; in un'inversione rispetto alla posizione precedente, fu proposta l'introduzione di computer e tablet PC per gli studenti che avessero completato l'esame di fine scuola. Questi cambiamenti contribuirono al successo elettorale dell'SP, che ottenne 224 seggi e riuscì a formare un governo. Sebbene Mulayam Singh Yadav mantenesse la leadership del partito, cedette la carica ufficiale di capo ministro ad Akhilesh, che divenne così il nuovo leader del governo statale. Nel 2014 Mulayam Singh Yadav fu rieletto al Lok Sabha, ma l'SP subì una pesante sconfitta nelle elezioni nazionali, riuscendo a ottenere soltanto 5 seggi. La situazione non migliorò nemmeno nel 2017, quando il partito venne sconfitto in modo sonoro alle elezioni dell'assemblea dell'Uttar Pradesh dal BJP, che formò un governo con Yogi Adityanath come capo ministro. Tuttavia le elezioni del Lok Sabha nel 2024 segnarono un risultato inaspettato, con l'SP che riuscì a vincere 37 seggi nell'Uttar Pradesh, guadagnandone la maggior parte a danno del BJP. Con la morte di Mulayam Singh Yadav, l'intera eredità del partito è passata nelle mani del figlio Akhilesh, chiamato a guidare lo schieramento nel difficile panorama politico dell'India attuale.[1]
Ideologia
[modifica | modifica wikitesto]Con un'ideologia laica e democratica, il Partito Samajwadi si impegna a promuovere la creazione di una società socialista fondata sul principio di uguaglianza. Il partito si dedica costantemente alla difesa dei diritti delle fasce più vulnerabili della popolazione e si oppone fermamente alle forze che cercano di alimentare divisioni sociali. La sua visione politica mira a garantire l'inclusività e a combattere le disuguaglianze sociali ed economiche che minacciano la coesione e il benessere della società. Una figura fondamentale che ha influenzato l'ideologia del partito è stato Ram Manohar Lohia. Egli fu attivista per la libertà, socialista convinto e uno dei più grandi parlamentari nella storia dell'India. Lohia è quindi considerato un punto di riferimento per il partito, la cui integrità e l'impegno disinteressato per l'indipendenza dell'India hanno lasciato un'impronta indelebile sui leader, i giovani e i lavoratori che ne fanno parte. La sua capacità di unire le persone provenienti da tutte le classi sociali ha ispirato profondamente la politica dell'SP. Durante la lotta per l'indipendenza, Lohia venne incarcerato ripetutamente dalle autorità coloniali britanniche, ma non smise mai di lottare per i principi di uguaglianza sociale e giustizia.
Le idee del Mahatma Gandhi ebbero una forte influenza su Lohia, che lavorò instancabilmente nel movimento d'indipendenza indiano, scrivendo articoli di denuncia contro il dominio britannico e sensibilizzando l'opinione pubblica sul tema dell'imperialismo. Dopo l'indipendenza della nazione, Lohia indirizzò il suo impegno politico verso cause fondamentali come la lotta per i diritti degli agricoltori, lo sviluppo rurale e lo sforzo contro le ingiustizie sociali ed economiche. Difatti il partito promuove forti critiche al capitalismo e al sistema post-feudale che minacciano il progresso del paese. Il partito persegue quindi nella sua missione di promuovere un'India più giusta ed equa per tutti.[2]