Partito Comunista Messicano

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Partito Comunista Messicano
(ES) Partido Comunista Mexicano
SegretarioManabendra Nath Roy
(1918-1919)
José Allen
(1919-1921)
Segretariato collettivo
(1921-1924)
Rafael Carrillo
(1924-1929)
Hernan Laborde
(1929-1940)
Dionisio Encina
(1940-1959)
Segretariato collettivo
(1959-1963)
Arnoldo Martínez Verdugo
(1963-1981)
StatoBandiera del Messico Messico
SedeCittà del Messico
AbbreviazionePCM
Fondazione31 dicembre 1918 (come Partito Socialista Operaio)
20 novembre 1919 (come Partito Comunista Messicano)
Confluito inPartito Socialista Unificato del Messico
IdeologiaComunismo
1918-1963
Marxismo-leninismo
Nazionalismo rivoluzionario
1963-1981
Eurocomunismo
Socialismo democratico
CollocazioneEstrema sinistra
Affiliazione internazionaleInternazionale Comunista (1919-1943)
Seggi
18 / 400
(1979)
Seggi
0 / 64
(1979)
TestataEl Machete
Organizzazione giovanileJuventudes Comunistas
Iscritti50.000 (1968[1])
SloganProletari di tutti i Paesi, unitevi!

Il Partito Comunista Messicano (in spagnolo Partido Comunista Mexicano, abbreviato PCM) è stato un Partito politico in Messico.

Tra i suoi iscritti più celebri il PCM vide Frida Kahlo, Diego Rivera e Tina Modotti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito è stato fondato nel 1918 come Partito Socialista Operaio (Partido Socialista Obrero, PSO) da Manabendra Nath Roy, un indo-bengalese di sinistra. Il PSO cambiò la sua denominazione in Partito Comunista Messicano nel novembre del 1919, in seguito alla rivoluzione d'ottobre in Russia. Il partito fu messo al bando nel 1925 e rimase illegale fino al 1935, quando fu reso di nuovo legale durante la presidenza di Lázaro Cárdenas del Río, uomo di sinistra. Il PCM vide nell'ala di sinistra del regime nazionalista emersa dalla rivoluzione messicana una forza progressista da sostenere, inclusi Cárdenas e i suoi alleati.[2] Alla fine, il Partito Comunista scomparve dopo aver sostenuto il Partito della Rivoluzione Democratica, un partito scissosi dal Partito Rivoluzionario Istituzionale guidato dal figlio di Cárdenas, Cuauhtémoc Cárdenas.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Communism and Economic Development su The American Political Science Review, 1968
  2. ^ (ES) Zapata reactivado: una visión žižekiana del Centenario de la Constitución. URL consultato il 4 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN135802579 · ISNI (EN0000 0000 9258 2853 · LCCN (ENn80146391 · GND (DE5034256-3 · J9U (ENHE987007605667405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80146391