Parigi-Nizza

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Parigi-Nizza
Altri nomiParis-Côte-d'Azur (1951-1953)
Sport Ciclismo su strada
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, UCI World Tour
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseBandiera della Francia Francia
OrganizzatoreAmaury Sport Organisation
CadenzaAnnuale
Aperturamarzo
Chiusuramarzo
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa a tappe
Sito Internetparis-nice.fr
Storia
Fondazione1933
Numero edizioni82 (al 2024)
DetentoreBandiera degli Stati Uniti Matteo Jorgenson
Record vittorieBandiera dell'Irlanda Sean Kelly (7)
Ultima edizioneParigi-Nizza 2024
Prossima edizioneParigi-Nizza 2025
Parigi-Nizza 2015, salita al col de Vence

La Parigi-Nizza (fr. Paris-Nice) è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico che si svolge ogni marzo tra Parigi e Nizza, in Francia. Conosciuta come "Corsa del sole", a causa del miglioramento meteorologico che normalmente accompagna la corsa nel passaggio dal nord al sud della Francia, dal 2005 al 2007 ha fatto parte del calendario dell'UCI ProTour, mentre dal 2009 è inserita nel circuito mondiale UCI. L'irlandese Sean Kelly è il primatista di vittorie, avendo vinto la corsa per sette edizioni consecutive, dal 1982 al 1988.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Parigi-Nizza venne creata nel 1933 da Albert Lejeune[1], direttore del quotidiano Le Petit Niçois: la prima edizione della corsa, tenutasi tra il 14 e il 19 marzo 1933, venne vinta dal belga Alphons Schepers. A causa della seconda guerra mondiale dal 1939 la corsa non fu più disputata fino al maggio del 1946, quando prese il via l'ottava edizione, seguita da un secondo periodo di interruzione.

Nel 1951 fu il giornalista Jean Leulliot, con l'associazione parigina "Monde 6", ad organizzare di nuovo la corsa[1], che da allora si disputò annualmente, come in origine, nel mese di marzo. Tra il 1951 e il 1953 prese il nome di Paris-Côte-d'Azur, tornando a quello originale nel 1954[1]. Nell'edizione 1959 la corsa divenne eccezionalmente "Parigi-Nizza-Roma", con il prolungamento del percorso fino alla capitale italiana, in collaborazione con il Corriere dello Sport, per celebrare il gemellaggio Parigi-Roma e gli imminenti Giochi della XVII Olimpiade[2]. Si trattò dell'edizione più lunga nella storia della corsa, con 1955 km percorsi in undici tappe, cinque delle quali in Italia. Il regolamento all'epoca proibiva di prolungare le corse a tappe, perciò in quella edizione la settima tappa, che doveva portare in Italia, partì da Mentone e non da Nizza e fu considerata come la prima tappa della corsa ad inviti Mentone-Roma, alla quale furono invitati tutti coloro che erano arrivati a Nizza.

Dal 1982 al 1999 Josette Leulliot, figlia di Jean Leulliot, assunse la direzione della corsa, passata poi a Laurent Fignon fino al 2001[1]. Dal 2002 la competizione viene organizzata della Amaury Sport Organisation (ASO), la società che gestisce il Tour de France. In quell'anno viene rettificata la numerazione per le edizioni: il conteggio in precedenza annoverava infatti anche gli anni in cui la corsa non si era tenuta[1].

L'11 marzo 2003 è ricordato come uno dei giorni più tristi nella storia della competizione. Il kazako Andrej Kivilëv, in fuga assieme ad altri due corridori, cadde a terra battendo violentemente la testa (era senza casco): rimasto privo di sensi, venne trasportato all'ospedale di Saint-Chamond dove entrò in coma vigile; trasportato quindi all'ospedale di Saint-Étienne, morì il mattino del 12 marzo[3]. La tappa di quel giorno venne neutralizzata, con i compagni di Kivilëv alla Cofidis a tagliare per primi il traguardo[3].

Nel 2005 la corsa entrò a far parte del circuito UCI ProTour[1], uscendone però un paio di anni dopo, in seguito a contrasti fra gli organizzatori e la dirigenza dell'Unione Ciclistica Internazionale; questi contrasti misero perfino a rischio lo svolgimento stesso dell'edizione 2008, alla fine confermata nonostante le minacce dell'UCI di imporre sanzioni ai corridori e alle squadre al via[4]. Nel 2009 la corsa venne integrata nel calendario mondiale UCI, rinominato in UCI World Tour nel 2011. L'edizione 2010, vinta da Alberto Contador, vide la squalifica del secondo classificato Alejandro Valverde per violazione dei regolamenti antidoping[5].

L'edizione 2020 è stata caratterizzata dall'annullamento dell'ultima tappa a causa dalla Pandemia di COVID-19[6].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il nome, la corsa non sempre inizia a Parigi, ma spesso parte da città limitrofe. Dal 1998 l'ultima tappa si conclude nella via più importante di Nizza, il Lungomare degli Inglesi (Promenade des Anglais). Precedentemente, dal 1973 al 1995, terminava con la cronoscalata del Col d'Èze, mentre nel 1996 e 1997 si concluse con una cronometro fra Antibes e Nizza.

In genere l'ultima o la penultima tappa hanno un percorso di montagna passando per La Turbie ed il Col d'Èze. Un altro arrivo abituale è il Mont Faron, nei pressi di Tolone.

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato all'edizione 2024.

Anno Vincitore Secondo Terzo
1933 Bandiera del Belgio Alphons Schepers Bandiera del Belgio Louis Hardiquest Bandiera della Francia Benoît Fauré
1934 Bandiera del Belgio Gaston Rebry Bandiera della Francia Roger Lapébie Bandiera della Francia Maurice Archambaud
1935 Bandiera della Francia René Vietto Bandiera del Belgio Antoine Dignef Bandiera della Francia Raoul Lesueur
1936 Bandiera della Francia Maurice Archambaud Bandiera della Francia Jean Fontenay Bandiera del Belgio Alfons Deloor
1937 Bandiera della Francia Roger Lapébie Bandiera della Francia Sylvain Marcaillou Bandiera dei Paesi Bassi Albert van Schendel
1938 Bandiera del Belgio Jules Lowie Bandiera del Belgio Albertin Disseaux Bandiera dei Paesi Bassi Albert van Schendel
1939 Bandiera della Francia Maurice Archambaud Bandiera del Belgio Frans Bonduel Bandiera del Belgio Gérard Desmet
1940-45 non disputata
1946 Bandiera dell'Italia Fermo Camellini Bandiera della Francia Maurice De Muer Bandiera del Belgio Frans Bonduel
1947-50 non disputata
1951 Bandiera del Belgio Roger Decock Bandiera della Francia Lucien Teisseire Bandiera della Francia Kléber Piot
1952 Bandiera della Francia Louison Bobet Bandiera dell'Italia Donato Zampini Bandiera del Belgio Raymond Impanis
1953 Bandiera della Francia Jean-Pierre Munch Bandiera della Francia Roger Walkowiak Bandiera della Francia Roger Bertaz
1954 Bandiera del Belgio Raymond Impanis Bandiera della Francia Nello Lauredi Bandiera della Francia Francis Anastasi
1955 Bandiera della Francia Jean Bobet Bandiera della Francia Pierre Molinéris Bandiera della Francia Bernard Gauthier
1956 Bandiera del Belgio Alfred De Bruyne Bandiera della Francia Pierre Barbotin Bandiera della Francia François Mahé
1957 Bandiera della Francia Jacques Anquetil Bandiera del Belgio Désiré Keteleer Bandiera del Belgio Jean Brankart
1958 Bandiera del Belgio Alfred De Bruyne Bandiera dell'Italia Pasquale Fornara Bandiera del Belgio Germain Derycke
1959 Bandiera della Francia Jean Graczyk Bandiera della Francia Gérard Saint Bandiera dell'Italia Pierino Baffi
1960 Bandiera del Belgio Raymond Impanis Bandiera della Francia François Mahé Bandiera della Francia Robert Cazala
1961 Bandiera della Francia Jacques Anquetil Bandiera della Francia Joseph Groussard Bandiera del Belgio Joseph Planckaert
1962 Bandiera del Belgio Joseph Planckaert Bandiera della Gran Bretagna Tom Simpson Bandiera della Germania Ovest Rolf Wolfshohl
1963 Bandiera della Francia Jacques Anquetil Bandiera della Germania Ovest Rudi Altig Bandiera del Belgio Rik Van Looy
1964 Bandiera dei Paesi Bassi Jan Janssen Bandiera della Francia Jean-Claude Annaert Bandiera della Francia Jean Forestier
1965 Bandiera della Francia Jacques Anquetil Bandiera della Germania Ovest Rudi Altig Bandiera dell'Italia Italo Zilioli
1966 Bandiera della Francia Jacques Anquetil Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera dell'Italia Vittorio Adorni
1967 Bandiera della Gran Bretagna Tom Simpson Bandiera della Francia Bernard Guyot Bandiera della Germania Rolf Wolfshohl
1968 Bandiera della Germania Ovest Rolf Wolfshohl Bandiera del Belgio Ferdinand Bracke Bandiera della Francia Jean-Louis Bodin
1969 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera della Francia Jacques Anquetil
1970 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera della Spagna Luis Ocaña Bandiera dei Paesi Bassi Jan Janssen
1971 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera della Svezia Gösta Pettersson Bandiera della Spagna Luis Ocaña
1972 Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera della Spagna Luis Ocaña
1973 Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera dei Paesi Bassi Joop Zoetemelk Bandiera del Belgio Eddy Merckx
1974 Bandiera dei Paesi Bassi Joop Zoetemelk Bandiera della Francia Alain Santy Bandiera del Belgio Eddy Merckx
1975 Bandiera dei Paesi Bassi Joop Zoetemelk Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dei Paesi Bassi Gerrie Knetemann
1976 Bandiera della Francia Michel Laurent Bandiera dei Paesi Bassi Hennie Kuiper Bandiera della Spagna Luis Ocaña
1977 Bandiera del Belgio Freddy Maertens Bandiera dei Paesi Bassi Gerrie Knetemann Bandiera del Belgio Jean-Luc Vandenbroucke
1978 Bandiera dei Paesi Bassi Gerrie Knetemann Bandiera della Francia Bernard Hinault Bandiera dei Paesi Bassi Joop Zoetemelk
1979 Bandiera dei Paesi Bassi Joop Zoetemelk Bandiera della Svezia Sven-Åke Nilsson Bandiera dei Paesi Bassi Gerrie Knetemann
1980 Bandiera della Francia Gilbert Duclos-Lassalle Bandiera della Svizzera Stephan Mutter Bandiera dei Paesi Bassi Gerrie Knetemann
1981 Bandiera dell'Irlanda Stephen Roche Bandiera dei Paesi Bassi Adrie van der Poel Bandiera del Belgio Fons De Wolf
1982 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera della Francia Gilbert Duclos-Lassalle Bandiera del Belgio Jean-Luc Vandenbroucke
1983 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera della Svizzera Jean-Marie Grezet Bandiera dei Paesi Bassi Steven Rooks
1984 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera dell'Irlanda Stephen Roche Bandiera della Francia Bernard Hinault
1985 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera dell'Irlanda Stephen Roche Bandiera della Francia Frédéric Vichot
1986 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera della Svizzera Urs Zimmermann Bandiera degli Stati Uniti Greg LeMond
1987 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera della Francia Jean-François Bernard Bandiera della Francia Laurent Fignon
1988 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera della Francia Ronan Pensec Bandiera della Spagna Julián Gorospe
1989 Bandiera della Spagna Miguel Indurain Bandiera dell'Irlanda Stephen Roche Bandiera della Francia Marc Madiot
1990 Bandiera della Spagna Miguel Indurain Bandiera dell'Irlanda Stephen Roche Bandiera della Francia Luc Leblanc
1991 Bandiera della Svizzera Tony Rominger Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera della Francia Martial Gayant
1992 Bandiera della Francia Jean-François Bernard Bandiera della Svizzera Tony Rominger Bandiera della Spagna Miguel Indurain
1993 Bandiera della Svizzera Alex Zülle Bandiera della Francia Laurent Bezault Bandiera della Francia Pascal Lance
1994 Bandiera della Svizzera Tony Rominger Bandiera della Spagna Jesús Montoya Bandiera della Russia Vjačeslav Ekimov
1995 Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera della Russia Vladislav Bobrik Bandiera della Svizzera Alex Zülle
1996 Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera degli Stati Uniti Lance Armstrong Bandiera della Gran Bretagna Chris Boardman
1997 Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera della Svizzera Laurent Dufaux Bandiera della Spagna Santiago Blanco
1998 Bandiera del Belgio Frank Vandenbroucke Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera della Spagna Marcelino García
1999 Bandiera dei Paesi Bassi Michael Boogerd Bandiera della Svizzera Markus Zberg Bandiera della Colombia Santiago Botero
2000 Bandiera della Germania Andreas Klöden Bandiera della Francia Laurent Brochard Bandiera della Spagna Francisco Mancebo
2001 Bandiera dell'Italia Dario Frigo Bandiera della Lituania Raimondas Rumšas Bandiera del Belgio Peter Van Petegem
2002 Bandiera del Kazakistan Aleksandr Vinokurov Bandiera della Francia Sandy Casar Bandiera della Francia Laurent Jalabert
2003 Bandiera del Kazakistan Aleksandr Vinokurov Bandiera della Spagna Mikel Zarrabeitia Bandiera dell'Italia Davide Rebellin
2004 Bandiera della Germania Jörg Jaksche Bandiera dell'Italia Davide Rebellin Bandiera degli Stati Uniti Bobby Julich
2005 Bandiera degli Stati Uniti Bobby Julich Bandiera della Spagna Alejandro Valverde Bandiera della Spagna Constantino Zaballa
2006 Bandiera degli Stati Uniti Floyd Landis Bandiera della Spagna Francisco Vila Bandiera della Spagna Antonio Colom
2007 Bandiera della Spagna Alberto Contador Bandiera dell'Italia Davide Rebellin Bandiera della Spagna Luis León Sánchez
2008 Bandiera dell'Italia Davide Rebellin Bandiera dell'Italia Rinaldo Nocentini Bandiera dell'Ucraina Jaroslav Popovyč
2009 Bandiera della Spagna Luis León Sánchez Bandiera del Lussemburgo Fränk Schleck Bandiera della Francia Sylvain Chavanel
2010[5] Bandiera della Spagna Alberto Contador Bandiera della Spagna Luis León Sánchez Bandiera della Rep. Ceca Roman Kreuziger
2011 Bandiera della Germania Tony Martin Bandiera della Germania Andreas Klöden Bandiera della Gran Bretagna Bradley Wiggins
2012 Bandiera della Gran Bretagna Bradley Wiggins Bandiera dei Paesi Bassi Lieuwe Westra Bandiera della Spagna Alejandro Valverde
2013 Bandiera dell'Australia Richie Porte Bandiera degli Stati Uniti Andrew Talansky Bandiera della Francia Jean-Christophe Péraud
2014 Bandiera della Colombia Carlos Alberto Betancur Bandiera del Portogallo Rui Costa Bandiera della Francia Arthur Vichot
2015 Bandiera dell'Australia Richie Porte Bandiera della Polonia Michał Kwiatkowski Bandiera della Slovenia Simon Špilak
2016 Bandiera della Gran Bretagna Geraint Thomas Bandiera della Spagna Alberto Contador Bandiera dell'Australia Richie Porte
2017 Bandiera della Colombia Sergio Henao Bandiera della Spagna Alberto Contador Bandiera dell'Irlanda Daniel Martin
2018 Bandiera della Spagna Marc Soler Bandiera della Gran Bretagna Simon Yates Bandiera della Spagna Gorka Izagirre
2019 Bandiera della Colombia Egan Bernal Bandiera della Colombia Nairo Quintana Bandiera della Polonia Michał Kwiatkowski
2020 Bandiera della Germania Maximilian Schachmann Bandiera del Belgio Tiesj Benoot Bandiera della Colombia Sergio Higuita
2021 Bandiera della Germania Maximilian Schachmann Bandiera della Russia Aleksandr Vlasov Bandiera della Spagna Ion Izagirre
2022 Bandiera della Slovenia Primož Roglič Bandiera della Gran Bretagna Simon Yates Bandiera della Colombia Daniel Martínez
2023 Bandiera della Slovenia Tadej Pogačar Bandiera della Francia David Gaudu Bandiera della Danimarca Jonas Vingegaard
2024 Bandiera degli Stati Uniti Matteo Jorgenson Bandiera del Belgio Remco Evenepoel Bandiera degli Stati Uniti Brandon McNulty

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie per nazione[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato all'edizione 2024.

Pos. Nazione Vittorie
1 Bandiera della Francia Francia 21
2 Bandiera del Belgio Belgio 14
3 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 8
4 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 6
Bandiera della Spagna Spagna 6
Bandiera della Germania Germania 6
7 Bandiera della Colombia Colombia 3
Bandiera della Gran Bretagna Gran Bretagna 3
Bandiera dell'Italia Italia 3
Bandiera della Svizzera Svizzera 3
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 3
12 Bandiera dell'Australia Australia 2
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 2
Bandiera della Slovenia Slovenia 2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Paris-Nice (Fra) - Cat.2.UWT, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 13 aprile 2020.
  2. ^ Farà tappa a Siena la corsa ciclistica Parigi-Roma (PDF), in Il Tirreno, 7 gennaio 1959.
  3. ^ a b Morire per una caduta ciclismo sotto choc, su repubblica.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  4. ^ La Parigi-Nizza si farà, su it.eurosport.com. URL consultato il 13 aprile 2020.
  5. ^ a b Valverde, inizialmente secondo classificato, è stato squalificato dal TAS di Losanna per due anni dal 1º gennaio 2010, quindi i risultati ottenuti da quella data sono cancellati, su ilmessaggero.it. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  6. ^ La Parigi-Nizza finisce in anticipo: annullata l'ultima tappa per Coronavirus, su it.eurosport.com. URL consultato il 13 aprile 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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