Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Parco regionale
Sassi di Roccamalatina
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA15291
Codice EUAPEUAP0179
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Emilia-Romagna
Province  Modena
Comunivedi sezione
Superficie a terra2300.17 ha
Provvedimenti istitutiviL.R. 02/04/1988, n. 11
GestoreConsorzio Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Parco regionale Sassi di Roccamalatina
Parco regionale
Sassi di Roccamalatina
Sito istituzionale
Coordinate: 44°22′50.88″N 10°57′01.08″E / 44.3808°N 10.9503°E44.3808; 10.9503
Sassi di Roccamalatina

Il parco regionale Sassi di Roccamalatina è un'area naturale protetta situata sull'Appennino modenese immediatamente prossimo alla pianura, sul versante destro della valle del fiume Panaro. È caratterizzato dalla presenza di tre spettacolari picchi rocciosi definiti storicamente "sassi", sede di nidificazione del falco pellegrino.

All'interno del parco un'area di 1198 ha è stata designata come sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale denominato Sassi di Roccamalatina e di Sant'Andrea (IT4040003).[1]

Provvedimenti istitutivi[modifica | modifica wikitesto]

Legge regionale n. 11 del 2 aprile 1988.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'estensione dell'area protetta è di 2300,17 ha[2], di cui 143 di proprietà pubblica (Demanio, comuni di Guiglia e Marano sul Panaro, consorzio del parco) ed il resto di proprietà privata.

Il territorio della riserva presenta il tipico aspetto a calanchi argillosi dei preappennini alternate a lievi colline ricoperte di pascoli, fitti castagneti, vite e frutteti. In netto contrasto con il paesaggio generale, si elevano nel cuore del parco tre guglie in arenaria, derivati da stratificazioni più resistenti all'erosione originatesi nell'oligocene. Per la loro ripida elevazione sul paesaggio, le guglie furono utilizzate come elementi di un sistema di fortificazione attorno alla zona di Pieve di Trebbio, dove si hanno testimonianze di insediamenti risalenti all'epoca etrusca.

La quota altimetrica spazia da 169 a 621 m s.l.m..

Il territorio è disseminato di borghi rurali e resti di antiche fortificazioni medioevali.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Le arenarie che compongono i torrioni dei Sassi sono composte da granuli molto grossi, distinguibili anche a occhio nudo. Si possono osservare quarzi grigio chiaro di aspetto vetroso a volte nascosti da muschi e licheni. Questi sassi sedimentarono durante il Cretaceo superiore (circa 90 milioni di anni fa) in mare profondo, prossimo ai fondali liguri, da qui il nome Liguridi.

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Il parco ricade nel territorio dei comuni di Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola e Zocca.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Un recente censimento ha confermato la presenza di 767 specie, distribuite in 88 Famiglie tra Composite, Leguminose, Graminacee e di queste 48 specie protette tra le quali 26 tipi di Orchidee. La flora del fiume Panaro è fortemente influenzata dall'attività antropica, che ha occupato gran parte del territorio con coltivazioni viticole e alberi da frutto. Il castagno, in passato coltivato, in alcuni tratti si è esteso fino ad unirsi con il bosco spontaneo costituito da carpino, cerro, roverella e acero. Nelle zone boschive maggiormente esposte a sud e quindi ad un microclima caldo-secco, il bosco è prevalentemente costituito da roverella, acero campestre, orniello, carpino nero e sorbo domestico, con un sottobosco arbustivo di ginepro, biancospino e sanguinello.

I "sassi" costituiscono un ambiente particolare, con notevoli differenze climatiche tra zone con differente esposizione. Sulle brulle pareti sono insediati arbusti (ginestra, ginepro, elicriso ed erica arborea) ed alcuni alberi aggrappati alla roccia (roverelle, ornielli, castagni). Dove è presente un minimo strato di terra sono presenti graminacee, assenzio, timo, saponaria, garofanino selvatico ed alcune specie di orchidee.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Il parco è riconosciuto come zona a protezione speciale della fauna; tra gli animali protetti si possono citare: Gambero di fiume, il Lucanus cervus, il Geotritone, il Tritone alpestre e il Tritone crestato e svariati tipi di rane per il reparto anfibio. Le pareti verticali dei "sassi" sono sede di nidificazione di pregevoli rapaci quali il falco pellegrino ed il gheppio. Altri rapaci diurni diffusi nel parco sono la poiana, lo sparviere e il falco pecchiaiolo; non raro il passaggio dell'astore che nidifica a quote maggiori. Sui campi coltivati è possibile veder volare il lodolaio, cacciatore di insetti e piccoli uccelli, mentre nelle aree boscate è presente il picchio rosso minore. Altri volatili che frequentano le arenarie dei Sassi sono il corvo imperiale, il picchio muraiolo (svernante regolare in autunno/inverno), la rondine montana e la taccola, un corvide. Nelle aree calanchive del Parco sono segnalati il calandro, lo zigolo nero e la sterpazzolina comune. A Settembre è possibile avvistare uccelli migratori che si fermano sui sassi o nei campi coltivati, come il grillaio, mentre durante stagione fredda popolano i boschi specie come il frosone e il lucherino. Tra i mammiferi sono presenti piccoli roditori come lo scoiattolo, il ghiro, il moscardino, e predatori quali la volpe, il tasso, la donnola, la faina e la puzzola. Comuni il cervo nobile, il capriolo e il cinghiale, più raro il daino. Sempre più frequente la presenza del lupo. Tra i rettili, da notare la presenza del colubro di Esculapio, mentre sono più comuni il biacco, la natrice dal collare e l'orbettino. Segnalata in passato anche la vipera comune.

Strutture ricettive[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dei centri visita Il Fontanazzo e Borgo dei Sassi

La sede operativa del parco, situata a Roccamalatina nel Centro Parco di Pieve di Trebbio detto Il Fontanazzo[3], ospita un "centro di educazione ambientale" ed uno sportello informativo. Un altro centro visita denominato Centro visita Borgo dei Sassi si trova in località Rocca di Sotto. Si segnala inoltre l'Infopoint Museo del Castagno e del Borlengo, nell'antico Ospitale di San Giacomo a Zocca, situato al di fuori dei confini del parco.[4]

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Il centro visite Borgo dei Sassi e, a sinistra, l'inizio del sentiero per il Sasso della Croce

Dal centro di Rocca di Sotto, adiacente alla guglia anticamente chiamata con lo stesso nome, ora "Sasso della Croce", è possibile salire alla sommità della roccia, a quota 567 m s.l.m., tramite un ripido sentiero attrezzato con accesso a pagamento. Altri sentieri della riserva possono essere liberamente percorsi, oltre che a piedi, anche a cavallo o in mountain bike.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Formulario Natura 2000 del sito IT4040003 (PDF) [collegamento interrotto], su regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 29 marzo 2011.
  2. ^ Parks.it.
  3. ^ Scheda tecnica. Parco regionale Sassi di Roccamalatina, su ambiente.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 18 aprile 2023.
  4. ^ Parco dei Sassi di Roccamalatina. Centri Visita e Infopoint, su parchiemiliacentrale.it. URL consultato il 18 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Appennino Bolognese e Modenese. Valli tra Reno e Panaro. Carta Escursionistica in scala 1:50.000, Regione Emilia-Romagna e Club Alpino Italiano, 1999
  • I beni naturali dell'Emilia-Romagna, I.B.C. Documenti/12, Bologna, 1980, pp. 51–61
  • Relazione sullo stato dell'ambiente nella provincia di Modena, vol. II, Provincia di Modena, 1992
  • Piano territoriale del Parco dei Sassi di Roccamalatina, Provincia di Modena, Regione Emilia-Romagna, 1994
  • Percorsi naturalistici della Valpanaro, Quaderni de "Il Polivalente" n°3, Coop. Polivalente, Vignola, 1995
  • Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Opuscolo informativo a cura di: Provincia di Modena, Consorzio Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Comunità montana Appennino Modena est, Comuni di Guiglia e di Marano
  • Le aree protette della Regione di Modena, Oasis n° 10-11, 1993
  • Centro Villa Ghigi (a cura di), Parco Regionale Sassi di Roccamalatina, n°14, Regione Emilia-Romagna, 1994 (Collana di pieghevoli in supplemento a "la Repubblica")
  • Coop. Agonè, Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Collana Aree Protette della regione Emilia-Romagna vol. n°5, Regione Emilia-Romagna, Giunti Gruppo editoriale, 1996
  • De Marco F. - Seghedoni R., Un parco per i Sassi, OASIS n.6, 1991, pp. 90–103
  • G.Genzale, Carta escursionistica dei Comuni di Guiglia e Marano sul Panaro e Parco Regionale Sassi di Roccamalatina, scala 1:25.000
  • G.Genzale, Carta escursionistica del Comune di Zocca e Parco Regionale Sassi di Roccamalatina, scala 1:25.000
  • G.Genzale, Carta escursionistica del Comune di Contese, scala 1:25.000
  • Pesce G.B. (regia di), Km 32, documentario filmato , Regione Emilia-Romagna, Ist. per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell'Emilia-Romagna. VHS, durata 32', 1996
  • Rabacchi R. - Marsigli S. - Cerè G., Appenninia, 1991
  • Savini G. - Genzale G. Carta escursionistica del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, scala 1:10.000
  • Sportello Verde (a cura di), Imparare nel Parco. Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, (opuscolo informativo con schede didattiche)
  • Sportello Verde (a cura di), Progetto didattico "Conoscere il bosco, il fiume, il castello",, opuscolo didattico con schede per bambini dai 5 agli 8 anni
  • Sportello Verde (a cura di), Progetto didattico "Conoscere il bosco, il fiume, il castello",, opuscolo didattico con schede per bambini dagli 8 agli 11 anni
  • Sportello Verde (a cura di), Progetto didattico "Conoscere il bosco, il fiume, il castello",, opuscolo didattico con schede per ragazzi dagli 11 ai 14 anni
  • Raccontare la Terra-Quaderno di campagna, INFEA ¿ Regione Emilia-Romagna
  • Bettelli G. - Bonati U. - Fazzini P. - Gasperi G. F., Geimini R., Panini F., Note illustrative alla Carta Geologica schematica dell'appennino Modenese e zone limitrofe, Estratto da Mem. Soc. Geol. It., n. 39, 1987
  • Bettelli G., Panini F., Introduzione alla geologia del settore sudorientale dell'appennino Emiliano, da "Guida alla traversata dell'Appennino Settentrionale", Ed. Soc. Geol. It., 76ª Riunione Estiva- Congresso, Firenze, 1992
  • Casati P., Scienze della Terra, Elementi di Ecologia Generale, 1987
  • Gasperi G. - Cremaschi M. - Mantovani Uguzzoni P. - Cardarelli A. - Cattani M. - Labate D., Evoluzione plio-quaternaria del margine appenninico modenese e dell'antistante pianura, Note illustrative alla carta geologica, Estratto da: Mem. Soc. Geol. It., XXXIX (1987), 375-431, 8ff., stab., 1 Carta geologica, 1989
  • Ori G. - Pellegrini M., Le origini dell'appennino, in "Il mondo della natura in Emilia-Romagna", La Montagna", Federazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte dell'Emilia-Romagna, 1989
  • Piacente S. - Notari P.L., Studio Geomorfologico della zona 'A' del Parco Naturale Regionale dei Sassi di Rocca Malatina, Tesi di Laurea, disponibile presso Istituto di Geologia di Modena, 1990
  • Bertolani M. - Bertolani D., I Sassi di Roccamalatina, Natura e Montagna, II, 1968
  • Bettelli G. - Bonazzi U., La geologia del territorio di Guiglia e Zocca, Memorie di Scienze geologiche, XXXII, 1979
  • Negodi G., La distribuzione dell'Erica arborea nell'appennino modenese, Atti Soc. Natur. e Matematica di Modena, LXXIV, 1943
  • S.N.A., Censimento delle piante vascolari, archivio del Parco 2002
  • Vaccari A., La vegetazione spontanea della Provincia di Modena nei suoi confini politici, Atti e memorie Acc. Sci. Lett. Art. Modena, serie 5(7), 1947, pp. 1–14
  • Ferri M., La casa dei rondoni Provincia di Modena, IX, 1991 44:42-44
  • Minelli F. - Ferri M., Speciale Parco Regionale Sassi di Roccamalatina. Tre anni di studio sui rondoni nel parco. I rondoni professionisti del volo - La torre rondonara, Natura Modenese, rivista di scienze naturali, Organo del Museo di Ecologia e Storia Naturale del Museo di Marano, vol. 2, 1992, pp. 17–24
  • Moscardini C., Le grotte dell'Appennino modenese. Inquadramento geologico e dati speleologici e faunistici., Rassegna Frignanese, 1:1-23, 1957
  • Scaravelli D., Laghi P., Pastorelli C., La speleofauna del Parco dei Sassi di Roccamalatina, archivio del Parco 2002
  • Benati A., Distrettuazioni civili ed ecclesiastiche dell'alta Valle del Panaro dal VI al X secolo, L'alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Bergonzini A., L'alta valle del Panaro nell'antica cartografia e nella viabilita', L'Alta Valle del Panaro, vol. II, Modena, 1981
  • Bruno A., Aspetti di Storia medievale: paesaggio, economia, istituzioni Montese e Zocca, in Alta Valle del Panaro, ed. Cooptip, Modena, 1988
  • Gavioli F., Guiglia e il suo antico marchesato, S. Felice sul Panaro, 1984
  • Macellari R., Dalla preistoria alla tarda antichita', in Alta Valle del Panaro, ed. Cooptip, Modena, 1988
  • Malaguzzi Valeri I., Costituzioni e statuti. L'Appennino modenese, Rocca S. Casciano, 1895.
  • Messori P. - Messori Dotti G., L'influenza feudale sugli insediamenti umani nell'alta valle del Panaro, L'Alta Valle del Panaro. Vol. II, Modena, 1981
  • Mucci P., ll plebanato di Trebbio e le rocche dei Malatini, L'Alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Pistoni G., Origine e diffusione del Crlstianesimo nell'alta valle del Panaro, L'Alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Ricci G., Missano nella storia e nella Chiesa, Modena, Aedes Muratoriana, 1982
  • Ricci G., Storia di Samone ecc., Tip. Savignanese 1980
  • Russo G., L'organizzazione plebana nell'Alta Valle del Panaro, in L'Alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Santi V., Vicende politiche e civili, L'Appennino modenese, in L'Alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Serrazanetti G., Aspetti di storia medievale. Paesaggio, economia, istituzioni. Guiglia e Marano, in L'Alta Valle del Panaro, vol. I, Modena, 1981
  • Tiraboschi G., Dizionario topografico-storico degli Stati Estensi, Modena, 1824-25
  • Zanichelli S., Zocca tempo di storia tempo di memoria, Ed. Nuova Grafica, Carpi, 1992
  • AA.VV., Schede Comune di Guiglia, Alta Valle del Panaro, ed. Cooptip, Modena, 1988
  • Amm. Prov. Modena. Ass. Istruz. e Cultura (a cura di AA.VV.), Architettura rurale della montagna modenese, Bologna, 1975
  • Foschi M. - Venturi S., Aspetti artistici e culturali dell'architettura, rurale, Strutture rurali e vita contadina, Milano, 1978
  • Manzini F., La Pieve di Trebbio, Modena, 1907
  • Mazzoni A. - Poggioli G., Il rilevamento, in Alta Valle del Panaro, ed. Cooptip, Modena, 1988
  • Montorsi P., Tempo sospeso. L'arte romanica delle montagne modenesi, Modena, 1987
  • Montorsi P., Le sculture della Pieve di Trebbio, in Tempo sospeso, op. cit.
  • Serchia L. - Monari P., I restauri della Pieve di Trebbio, in Tempo sospeso, op. cit.
  • Trovabene G., Testimonianze scultoree altomedievali, in L'Alta Valle del Panaro, op. cit.
  • Venturi S. (a cura di), La fabbrica dell'appennino, architettura, struttura e ornato, Casalecchio di Reno, 1975

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]