Riserva naturale Le Cesine

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Riserva naturale Le Cesine
Tipo di areaRiserva naturale statale
Codice WDPA6070
Codice EUAPEUAP0104
Class. internaz.SIC - ZPS - ZU
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Puglia
Province  Lecce
ComuniVernole
Superficie a terra348,60 ha
Provvedimenti istitutiviDMAF 13/08/1980
GestoreWWF Italia
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 40°21′16.52″N 18°19′46.42″E / 40.35459°N 18.32956°E40.35459; 18.32956

La riserva naturale Le Cesine è un'area naturale protetta situata nel territorio comunale di Vernole, in provincia di Lecce.

L'oasi rappresenta oggi una delle ultime zone paludose che in passato si estendevano da Otranto a Brindisi. Nell'oasi vi sono due stagni, il Salapi e Pantano Grande, alimentati dalla piogge, che sono separati dal mare da un cordone di dune sabbiose. L'oasi è gestita dal WWF. Importante è la presenza della pianta lianosa detta periploca maggiore, specie a rischio di estinzione.

Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Cesine non deriva, come si pensa comunemente, da Segine, che a sua volta deriva da seges, che significa zona incolta e abbandonata, ma proprio dalla parola italiana (ma di diffusione meridionale) cesina, che significa "radura, zona disboscata" (C. Battisti/G. Alessio, Dizionario Etimologico Italiano s.v. cesina). Segine era, invece, il borgo che sorgeva nei pressi del castello dell'Acaya.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Uccelli[modifica | modifica wikitesto]

Moriglione (Aythya ferina), folaga (Fulica), falco di palude (Circus aeruginosus), fistione turco (Netta rufina), tuffetto (Tachybaptus ruficollis), cormorano (Phalacrocorax carbo), airone cenerino (Ardea cinerea), airone bianco maggiore (Casmerodius albus), garzetta (Egretta garzetta), tarabuso (Botaurus stellaris), tarabusino (Ixobrychus minutus), pantana, piro piro (Actitis hypoleucos), pettegola (Tringa totanus), falco pescatore (Pandion haliaetus), marzaiola (Anas querquedula), porciglione (Rallus aquaticus), pendolino (Remiz pendulinus), beccaccia di mare (Haematopus ostralegus), voltapietre (Arenaria interpres), cinciallegra (Parus major), usignolo (Luscinia megarhynchos), capinera (Sylvia atricapilla), rampichino (Certhia brachydactyla), cardellino (Carduelis carduelis), fringuello (Fringilla coelebs), pettirosso (Erithacus rubecula), cinciarella (Cyanistes caeruleus), tordo (Turdus philomelos), Martin pescatore comune (Alcedo atthis). Il moriglione, simbolo delle Cesine, è un'anatra tuffatrice presente negli stagni salmastri della riserva nei mesi autunnali ed invernali.

Rettili e anfibi[modifica | modifica wikitesto]

Biscia dal collare (Natrix natrix), tartaruga palustre, ramarro (Lacerta bilineata), biacco (Hierophis viridiflavus), cervone (Elaphe quatuorlineata), rana verde (Rana esculenta), tritone (Lissotriton italicus), tritone crestato (Triturus carnifex), raganella (Hyla arborea), lucertola campestre (Podarcis sicula)

Mammiferi[modifica | modifica wikitesto]

Lupo (Canis lupus), volpe (Vulpes vulpes), riccio (Erinaceus europaeus), tasso (Meles meles)

Pesci[modifica | modifica wikitesto]

Gambusia (Gambusia), cefalo (Mugil cephalus), tinca (Tinca tinca)

Insetti[modifica | modifica wikitesto]

Libellula (Libellula)

Accesso[modifica | modifica wikitesto]

L'accesso alla riserva è in località Masseria Cesine, dalla strada provinciale San Cataldo - San Foca.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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