Parco Antonio Annarumma

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Parco Antonio Annarumma
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoMunicipio 7
Caratteristiche
Tipoparco urbano
Superficie0,055 km²
Inaugurazione2000
Gestorecomune di Milano
Aperturail parco non ha recinzione
Ingressi
  • via Beltrami,
  • via Lucerna,
  • via Coira
  • via Ascona
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Coordinate: 45°27′31.13″N 9°07′04.47″E / 45.458647°N 9.117908°E45.458647; 9.117908

Il parco Antonio Annarumma è un parco di Milano, dedicato alla memoria dell'agente Antonio Annarumma, morto nella città lombarda nel 1969 e prima vittima degli anni di piombo.

Il parco, di forma irregolare, nasce nel 2000 dal recupero di aree dismesse, in concomitanza con nuove edificazioni nel quartiere periferico di via delle Forze Armate.

Archi di rampicanti e cascine[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristica del parco sono tre archi di metallo, supporto di rampicanti, ai quali l'illuminazione notturna dona un gradevole effetto. La collinetta e i salti di quota creano un diversivo nel paesaggio e la ricca vegetazione si fonde con quella del vicino fontanile. Il parco rappresenta il punto iniziale di un percorso verde esteso fino al quartiere Valsesia.

All'interno è presente la Cascina Creta Nuova[1] del 1937, che è stata l'ultima a essere costruita a Milano: una moderna azienda agricola con bestiame da carne e da latte, dedicata soprattutto alle coltivazioni da orto per il mercato cittadino. Era stata ricavata recuperando una cava di sabbia e ghiaia[2] e sia i fabbricati rustici sia quelli civili erano dotati di acqua corrente e sistemi meccanici per l'ottimizzazione del lavoro.

Alberi e attrezzature[modifica | modifica wikitesto]

Tra le specie arboree ad alto fusto presenti, ricordiamo la robinia, l'acero argentato, il carpino bianco, il faggio, il liquidambar, il ciliegio, l'olmo bianco e la quercia rossa, assieme al nocciolo comune; tra gli arbusti, diverse varietà di ortensia e di rosa, la spirea, la fotinia, il cotogno da fiore, la mahonia, il viburno, l'evonimo alato[3] e i cornioli, oltre ai diversi rampicanti da fiore che decorano gli archi.

Ridotte le attrezzature: un campo per la pratica del basket e tre aree recintate per i cani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cascinevercellina (PDF), su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 19 febbraio 2011.
  2. ^ È questa la ragione dei dislivelli del terreno del parco
  3. ^ topgiardinaggio, su topgiardinaggio.it. URL consultato il 19 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Uno scorcio con gli archi dei rampicanti
  • Liliana Casieri, Lina Lepera, Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, Comune di Milano, settore ecologia, GAV, 1989.
  • AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997.
  • Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini - ed. 2010/2011, Comune di Milano / Paysage.
  • AA.VV., Ad Ovest di Milano-Le cascine di Porta Vercellina, associazione Amici Cascina Linterno.
  • AA.VV., Cascine a Milano, Ufficio editoriale del Comune di Milano, 1987.

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