Papà... è in viaggio d'affari

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Papà... è in viaggio d'affari
Titolo originaleOtac na službenom putu
Lingua originaleserbo-croato
Paese di produzioneJugoslavia
Anno1985
Durata136 min
Generecommedia, drammatico
RegiaEmir Kusturica
SoggettoAbdulah Sidran
SceneggiaturaAbdulah Sidran
FotografiaVilko Filac
MontaggioAndrija Zafranovic
MusicheZoran Simjanovic
ScenografiaPredrag Lukovac
Interpreti e personaggi

Papà... è in viaggio d'affari (Otac na službenom putu) è un film del 1985 diretto da Emir Kusturica, vincitore della Palma d'oro come miglior film al 38º Festival di Cannes.[1] Fu nominato all'Oscar al miglior film straniero.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

1950, Sarajevo, due anni dopo che Tito ha rotto con l'Unione Sovietica stalinista. A causa della situazione politica, la popolazione jugoslava è estremamente incerta; anche i comunisti come Mehmed non sanno cosa possono o non possono dire. Mehmed vive a Sarajevo con la moglie e i due figli. Allo stesso tempo, ha una relazione con l'attraente Ankica, che è idolatrata dal cognato, segretario del partito. Il cognato si libera del rivale denunciandolo, così Mehmed viene mandato in una miniera di carbone per i lavori forzati. La moglie Sena dice ai figli che il padre è in viaggio d'affari. Malik, sei anni, crede alla storia della madre.

Dopo qualche mese vanno a trovare il padre, ma è solo quando questi viene mandato in esilio a Zvornik per costruire una centrale idroelettrica che la famiglia può tornare a vivere insieme. Sena e i figli vanno a vivere con Mehmed in esilio. Lì, il dottor Liakhov è il migliore amico di Mehmed. Il figlio di Mehmed, Malik, si innamora della figlia del dottor Liakhov, ma lei è malata terminale. Poco dopo la morte della ragazza, il padre di Mehmed riceve la notizia che il bando è stato revocato e la famiglia può tornare a Sarajevo. Nel 1952, la famiglia torna a casa.

Ambientazione storica[modifica | modifica wikitesto]

Il film è ambientato in Jugoslavia nel cosiddetto "periodo dell'Informbiro" (1948-1955), ovvero gli anni che vanno dalla rottura tra Tito e Stalin al riappacificamento tra Jugoslavia e Russia sotto Chruščëv. Quel periodo fu caratterizzato dalla repressione di chi continuava a dimostrare lealtà o simpatia per l'Unione Sovietica; i sospetti venivano deportati principalmente nel campo di lavoro di Goli Otok.

«Goli Otok non mi interessa dal punto di vista fattuale, per me è importante analizzare, con questo film, le conseguenze sulla psiche del ragazzino Malik. Si tratta di un melodramma che illustra la vita di quelli che vivono sullo sfondo...»

Realizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel libro autobiografico Dove sono in questa storia, Kusturica racconta le difficoltà che hanno preceduto la realizzazione del film a causa del delicato tema storico. Venivano richieste continue modifiche alla sceneggiatura e il regista, esasperato, pensò di andare a realizzarlo a Belgrado, a quei tempi più aperta di Sarajevo. Il film poté essere realizzato grazie all'interessamento personale di Cvijetin Mijatović, ex presidente della Jugoslavia.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Awards 1985, su festival-cannes.fr. URL consultato il 23 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  2. ^ Emir Kusturica, Dove sono io in questa storia, Feltrinelli, 2011

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3553149719109711130008 · BNF (FRcb14293748k (data)
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