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John Foster (cantante)

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John Foster
John Foster nel 1964
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica leggera
Periodo di attività musicale1958 – 1968
EtichettaPhonocolor, Style
Album pubblicati3
Studio3

John Foster, pseudonimo di Paolo Occhipinti (Milano, 23 agosto 1939), è un giornalista e cantante italiano. Secondo Fernando Fratarcangeli, "la sua è stata, senza ombra di dubbio, una delle voci più belle dell'intero decennio degli anni Sessanta"[1].

Carriera artistica (1958-1967)

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Figlio di un agente assicurativo di origine palermitana[2], inizia a suonare la chitarra all'età di dodici anni[3]; dopo aver conseguito la maturità classica intraprende l'attività musicale come cantante di un complesso, con cui si esibisce anche in Inghilterra[4]; durante il soggiorno in Inghilterra chiede a un suo amico barista di farlo esibire nel locale in cui lavora, e canta i successi italiani più conosciuti come Lazzarella o Nel blu dipinto di blu[5]. Tornato in Italia, ottiene nel 1958 un contratto discografico con la Phonocolor, etichetta di Natale Sciascia, e pubblica alcuni flexi-disc con gli pseudonimi Paolo Pinti[6] e Paul Williams[7]; adotta poi lo pseudonimo John Foster in quanto le prime incisioni sono cover di brani statunitensi cantate in inglese e fatte passare come dischi importati dall'estero (un espediente di marketing che la Phonocolor usò anche con altri cantanti, come Lottie Rivers e Paul Williams), e lo pseudonimo viene scelto perché durante il soggiorno a Londra si è accorto che erano il nome e cognome più diffusi e che c'erano tanti i John Foster sulla guida telefonica[8].

Dopo il passaggio alla lingua italiana ottiene il grande successo con Eri un'abitudine[9], brano originale, pur continuando con le cover, tra le quali ebbe successo Non finirò d'amarti, I Can't Stop Loving You nell'originale di Ray Charles: in Italia la sua versione supera, dal punto di vista delle vendite, di gran lunga quella di Ray Charles[10].

Nel 1964 pubblica il suo brano più famoso, Amore scusami, presentata ad Un disco per l'estate 1964 e portata al primo posto della classifica dei 45 giri[11][12][13], diventando il vincitore morale della manifestazione[14].

La canzone è poi ripresa da numerosi interpreti, e anche all'estero ottiene successo grazie alle interpretazioni di Dalida, Robert Goulet e Jerry Vale; nello stesso anno John Foster si sposa con Nicoletta Doris[15].

Nel 1965 partecipa al Festival di Sanremo con Cominciamo ad amarci, in abbinamento con Joe Damiano[16], ad Un disco per l'estate con È solo un giorno[17][18] e alla Caravella dei Successi con Al primo quarto di luna[19].

Nel 1966 Foster torna a Sanremo con Se questo ballo non finisse mai, in abbinamento con Paola Bertoni[20], che non raggiunge la finale come il brano dell'anno precedente.

Tra gli altri successi Eri un'abitudine, Al primo quarto di luna, En plein soleil, A gonfie vele, Sermonette.

Nel 2020 ritorna in maniera estemporanea all'attività di cantante con una versione di Vedrai, vedrai di Luigi Tenco[21], il cui video viene diffuso su You Tube[22].

Carriera giornalistica (dal 1968 in poi)

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Inizia la carriera giornalistica alla fine degli anni sessanta.

Entrato alla Rizzoli, è nominato direttore del settimanale Novella 2000, carica che ricopre per sei anni dal (1968 al 1974). Dopo una breve direzione di Annabella diventa direttore di Oggi, rimanendo alla guida del settimanale per quasi trent'anni[23].

In seguito diventa direttore editoriale alla RCS, incarico che ricopre dal 2005 al 2015[24].

A nome Paolo Pinti
A nome Paul Williams
  1. ^ Fernando Fratarcangeli, John Foster, in Raro!, n. 197, Roma, Raro!, marzo 2008, p. 16.
  2. ^ Ernesto Bassignano, John Foster, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Milano, Armando Curcio Editore, 1990, p. 707.
  3. ^ Fernando Fratarcangeli, John Foster, in Raro!, n. 197, Roma, Raro!, marzo 2008, p. 16.
  4. ^ Paolo Occhipinti (John Foster) intervistato da Massimo Emanuelli il podcast, su massimoemanuelli.com, 4 febbraio 2019.
  5. ^ Fernando Fratarcangeli, John Foster, in Raro!, n. 197, Roma, Raro!, marzo 2008, p. 16.
  6. ^ Maurizio Maiotti e Augusto Morini, L'intera discografia italiana dell'etichetta Phonocolor-Style, Milano, Maurizio Maiotti Editore, 2015, p. 4.
  7. ^ Maurizio Maiotti e Augusto Morini, L'intera discografia italiana dell'etichetta Phonocolor-Style, Milano, Maurizio Maiotti Editore, 2015, p. 75.
  8. ^ Paolo Occhipinti (John Foster) intervistato da Massimo Emanuelli il podcast, su massimoemanuelli.com, 4 febbraio 2019.
  9. ^ Ernesto Bassignano, John Foster, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Milano, Armando Curcio Editore, 1990, p. 707.
  10. ^ Fernando Fratarcangeli, John Foster, in Raro!, n. 197, Roma, Raro!, marzo 2008, p. 17.
  11. ^ Fernando Fratarcangeli, Un disco per l'estate 1964, in Raro!, n. 78, Roma, maggio 1987.
  12. ^ Radiocorriere TV, n. 43/1964, 18-24 ottobre 1964, p. 8.
  13. ^ Maurizio Carpinelli, Un disco per l'estate 1964, in C'era una volta… il disco. Storia della discografia italiana (1960-1969), Pisa, Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2001, ISBN 88-8147-218-X.
  14. ^ Eddy Anselmi, John Foster, in Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, Modena, edizioni Panini, 2009, pp. 714.
  15. ^ Auguri, pubblicato in Musica e dischi n° 220, ottobre 1964, pag. 14
  16. ^ Eddy Anselmi, John Foster, in Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, Modena, edizioni Panini, 2009, pp. 714.
  17. ^ Fernando Fratarcangeli, Un disco per l'estate 1965, in Raro!, n. 81, settembre 1987.
  18. ^ Le canzoni di un disco per l'estate, supplemento di TV Sorrisi e Canzoni, n. 23, Foligno, Campi editore, maggio 1965.
  19. ^ Paolo Occhipinti (John Foster) intervistato da Massimo Emanuelli il podcast, su massimoemanuelli.com, 4 febbraio 2019.
  20. ^ Eddy Anselmi, John Foster, in Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, Modena, edizioni Panini, 2009, pp. 714.
  21. ^ Vedrai, vedrai”: il grande ritorno di John Foster, su fuoritestata.it. URL consultato il 28 luglio 2025.
  22. ^ Filmato audio "Vedrai, Vedrai", il grande ritorno di John Foster, su YouTube.
  23. ^ Paolo Occhipinti, su cairoeditore.it. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  24. ^ Paolo Occhipinti (John Foster) intervistato da Massimo Emanuelli il podcast, su massimoemanuelli.com, 4 febbraio 2019.
  • Radiocorriere TV, n. 43/1964, 18-24 ottobre 1964, p. 8.
  • Le canzoni di un disco per l'estate, supplemento di TV Sorrisi e Canzoni, n. 23, Foligno, Campi editore, maggio 1965.
  • Fernando Fratarcangeli, Un disco per l'estate 1965, in Raro!, n. 81, settembre 1987.
  • Fernando Fratarcangeli, Un disco per l'estate 1964, in Raro!, n. 78, Roma, maggio 1987.
  • Fernando Fratarcangeli, John Foster, in Raro!, n. 197, Roma, Raro!, marzo 2008, pp. 16-20.

Collegamenti esterni

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Predecessore Direttore di Novella 2000 Successore
Benedetto Mosca 1968 - 1974 Giulio Orecchia

Predecessore Direttore di Oggi Successore
Vittorio Buttafava novembre 1976 - 7 dicembre 1979 Willy Molco I
Willy Molco 29 settembre 1982 - 6 luglio 2005 Pino Belleri II
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