Giulio Paolo
Giulio Paolo, in latino Iulius Paulus noto anche come Prudentissimus (Patavium, II secolo – III secolo), è stato un giureconsulto romano e prefetto del pretorio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Paolo Giulio esercitò le cariche di giureconsulto romano e prefetto del pretorio, al tempo dell'imperatore Alessandro Severo: è ricordato per i suoi commenti ad opere di diritto, compilate durante la Roma repubblicana.
Dopo Eneo Domizio Ulpiano, di cui fu contemporaneo, risulta essere l'ultimo rappresentante della giurisprudenza di epoca classica e l'autore più utilizzato nella compilazione del Corpus iuris civilis, voluto dall'imperatore Giustiniano I, con l'utilizzo di passi tratti dalle sue 86 opere, suddivise in 319 libri. I suoi Commentari sono organizzati cosìː Ad sabinum (16 libri) e Ad edictum (78 libri). I 23 libri di Brevium sono un abbreviato commento dell'editto pretorio e i 5 libri delle sue Sentenze, in cui ha raccolto massime arricchendole di glosse, hanno particolare interesse, per il diritto privato e il diritto penale. Altri suoi scritti sono didatticiː le Regulae e le Institutiones. È considerato un raccoglitore di precedenti dottrine. Giulio Paolo era uno dei cinque giuristi dell'antichità, le cui opinioni contavano nei tribunali. Circa un sesto del Digesto è formato da elaborazioni di suoi scritti.[1]
In epoca postclassica una raccolta di pareri giurisprudenziali romani a lui attribuita, dal titolo Pauli sententiae, ebbe grande fortuna e influenzò notevolmente la scienza giuridica del tempo. L'effettiva paternità dell'opera è tuttavia oggetto di discussione.
I padovani lo ricordano come uno dei loro grandi concittadini, assieme a Tito Livio, Pietro d'Abano e Alberto da Padova dell'ordine agostiniano degli Eremitani (questi ultimi due vissuti tra il XIII e il XIV secolo), nelle lunette poste sopra le quattro porte pretorie sotto le logge del Palazzo della Ragione.
L'iscrizione latina posta sotto il bassorilievo che ritrae Giulio Paolo recita:
«PAULUS PATAVINUS IURISCONSULTOR<UM> CLAR<ISSIMUS> HUIUS URBIS DECUS AETERN<UM, ALEX<ANDRI> MAMMEAE TEMPORIB<US> FLORUIT, AD PRAETURAM PRAEFECTURAM CONSULATUMQ<UE> EVECTUS, CUIUSQ<UE> SAPIENTIAM TANTI FECIT JUSTINIAN<US> IMPERAT<OR>, UT NULLA CIVIL<IS> IURIS PARTICULA HUIUS LEGIB<US> NON DECORETUR, QUI SPLENDORE FAMAE IMMORTALIS OCULIS POSTERITATIS ADMIRAND<US>, INSIG<N>I IMAGINE HIC MERITO DECORATUR.» |
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Codex Theodosianus
- (LA) Codex Theodosianus, Lyon, Guillaume Rouillé, 1566.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Giovanni Pugliese, p. 70.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Pugliese, Paolo, Giulio, in Dizionario Letterario Bompiani. Autori, III, Milano, Bompiani, 1957, p. 70.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina dedicata a Giulio Paolo
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giulio Paolo
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giulio Paolo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giulio Paolo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (LA) Opere di Giulio Paolo, su digilibLT, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
- Collectio librorum iuris anteiustiniani in usum scholarum ediderunt Paulus Krueger, Theodorus Mommsen, Guilelmus Studemund, vol. II, Berolini, apud Weidmannos, 1878, pagg. 46-137.
- Da "The Roman Law Library" by Y. Lassard & A. Kopter:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 264714449 · ISNI (EN) 0000 0001 1646 3876 · LCCN (EN) n50052119 · GND (DE) 118789988 · BNF (FR) cb12068940b (data) · BNE (ES) XX1186376 (data) · BAV (EN) 495/88856 · CERL cnp01303333 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50052119 |
---|