Pantano Longarini

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Pantano Longarini.

Il pantano Longarini è un'area umida di circa 200 Ha situata in territorio di Ispica a poche centinaia di metri dalla costa. La depressione contiene acqua salata ed è fra le poche superfici lacustri naturali della provincia di Ragusa. Costituisce il più grande di un complesso di pantani che si sviluppano per alcuni chilometri quadrati tra Ispica e Pachino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sin dai tempi dei Greci e Romani questa zona era usata come porto interno, vista l'impossibilità di creare porti abbastanza riparati lungo la costa, e conosciuta come Porto Ulisse, forse in riferimento al fatto che l'eroe omerico è possibile che sia qui approdato durante il suo errare per il Mar Mediterraneo. La dimostrazione di ciò è confermata dal fatto che negli anni sessanta del XX secolo, nel corso di campagne di scavi, furono trovati i resti di una nave bizantina datata del VI secolo, insabbiati a circa 500 metri dalla costa.

La situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

La zona, viene utilizzata come sosta, nel periodo delle migrazioni, da diverse specie di uccelli nel corso dei loro spostamenti stagionali dall'Africa al nord Europa e viceversa. Diverse sono le specie che vi si possono trovare e fra queste si ricordano il germano reale, il fenicottero, l'airone cinerino ed altri ancora. Va altresì segnalato che la zona è stata nel tempo deturpata da discariche abusive alimentate dagli abitanti del posto e dagli addetti alla serricoltura, mentre il pantano è stato costellato da pneumatici e rifiuti di ogni genere. Questa zona che é una delle zone umide più importanti del Mediterraneo, è stata però in parte acquistata nel 2016 dall´associazione tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt Archiviato il 17 luglio 2019 in Internet Archive., associazione no profit che si occupa della tutela della biodiversità. Questo ha permesso di poter finalmente tutelare questo luogo e di valorizzarlo. I volontari hanno infatti provveduto a bonificare gran parte della zona e a recintarla e vengono anche organizzate visite guidate. Questo ha contribuito all'incremento della fauna e della flora e a una diminuzione drastica di cacciatori e rifiuti. La Regione Sicilia al contrario, non è mai stata in grado di istituire e fare rispettare dei seri vincoli ambientali rivolti alla salvaguardia ed al recupero del territorio.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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