Pantaloni palazzo

I pantaloni palazzo sono un capo di abbigliamento molto largo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I pantaloni palazzo sono unisex, in tessuto leggero (spesso crêpe e jersey)[1] e molto ampi, solitamente portati durante la stagione estiva. I pantaloni palazzo si svasano in modo uniforme a partire dalla vita; a seconda dei casi, la loro lunghezza varia da metà polpaccio fino alla caviglia.[2] Viene consigliato di portarli assieme a una maglietta senza maniche.[2]
I pantaloni palazzo sono quindi diversi dai pantaloni a zampa di elefante, che sono aderenti fino al ginocchio per poi allargarsi.[3] Non vanno anche confusi con i gauchos, che terminano sopra la caviglia e sotto il ginocchio,[4] e i pantaloni alla turca, che aderiscono intorno alle caviglie.[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli anni 1930 e 1940, alcune celebrità come Katharine Hepburn, Greta Garbo e Marlene Dietrich indossavano dei pantaloni molto larghi, realizzati da stilisti all'avanguardia, che ricordano gli odierni pantaloni palazzo.[6] I pantaloni palazzo propriamente detti comparvero per la prima volta negli anni 1930, quando Carole Lombard li portò per giocare a golf al Riviera Country Club con il marito Clark Gable.[2] I pantaloni palazzo si diffusero tra la fine degli anni sessanta e gli inizi del decennio seguente.[1] Dal momento che, negli anni sessanta, alcuni ristoranti esclusivi impedivano alle donne di entrare con i pantaloni, che all'epoca stavano diventando parte dell'abbigliamento femminile, le donne aggirarono il problema indossando pantaloni larghi, come i palazzo oppure le culotte.[7] Passarono alla storia i pantaloni palazzo portati da Ingrid Bergman durante i Premi Oscar 1975, considerati tra i più originali abiti mai indossati nella storia della cerimonia.[2] I pantaloni palazzo si sono diffusi in tutto il mondo, diventando parte dell'abbigliamento sportivo delle donne dell'alta società.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) John Algeo, Fifty Years among the New Words: A Dictionary of Neologisms 1941-1991, Cambridge University Press, 1993, p. 173.
- ^ a b c d e Erika Stalder, Tutto sulla moda, Gallucci editore, p. 73.
- ^ (EN) Bell Bottom Blues, su madetomeasuremag.com. URL consultato il 25 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2006).
- ^ (EN) gaucho, su dictionary.cambridge.org. URL consultato il 25 giugno 2025.
- ^ (EN) Clothes of the Eighties, Harem Pants, su inthe80s.com. URL consultato il 25 giugno 2025.
- ^ (EN) Stacy LoAlbo, Vintage Fashion Accessories, Krause Publications, 2009, p. 13.
- ^ (EN) Barbara Perso Heinemann, Fashioning an artful life: One woman's life history in clothes, ProQuest Information and Learning Company, 2008, p. 166.
Altri progetti
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