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Paleolitico superiore

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Mappa dei ritrovamenti artistici in Europa risalenti al Paleolitico superiore
La Venere di Brassempouy
Le Grotte di Lascaux

Il Paleolitico superiore è la terza e ultima suddivisione del Paleolitico così come esso è concepito in Europa, Africa e Asia.

Si estende, approssimativamente, fra i 40 000 anni fa e i 10 000 anni fa, facendolo terminare prima dell'avvento dell'agricoltura. Corrisponde a parte del Pleistocene superiore comprendente parte del periodo glaciale di Würm. In questo periodo si diffonde in Europa l'odierno Homo sapiens.

  • Castelperroniano (40 000 - 34 000 anni fa circa) in Francia e Spagna nord-occidentale, dal sito di Châtelperron in Francia (considerato da alcuni "perigordiano inferiore"), e "Uluzziano" (38-36 000 - 33-30 000 anni fa circa) nell'Italia centro-meridionale, dal sito della baia e della grotta di Uluzzo, in Puglia, rappresentano culture di transizione dalle culture musteriane, per opera ancora dei neanderthaliani e con il perdurare della tecnica levalloisiana. Un'altra cultura di transizione è il "Szeletiano" (o "Szeliano", 40 000 - 30 000 anni fa circa) nell'Europa centrale, dal sito della grotta Széléta in Ungheria.
  • Aurignaziano (o "aurignaciano") (39-34 000 - 26-21 000 anni fa circa), con manufatti litici ricavati soprattutto da lame e microlamine e la diffusione dei manufatti in osso. Dal punto di vista geografico è suddiviso in "occidentale", "centro-europeo e balcanico", "italiano" e "orientale". Il nome deriva dal sito di Aurignac in Francia. Cronologicamente suddiviso in:
    • "aurignaziano arcaico" (o "pre-aurignaziano o "proto-aurignaziano")
    • "aurignaziano classico" ("antico", I e II, ed "evoluto", III e IV)
    • "aurignaziano tardivo" (V).
  • Gravettiano (o "perigordiano superiore") (29-28 000 - 22-20 000 anni fa), caratterizzato da bulini, punte ritoccate (punte gravettiane) e armi da lancio in osso. A questa cultura appartengono molte delle più note veneri paleolitiche. Dal sito di La Gravette, presso Bayac, in Dordogna, Francia. Viene suddiviso in:
    • "gravettiano antico"
    • "gravettiano evoluto"
    • "gravettiano finale".
  • Solutreano (21-20 000-18 000 anni fa circa), caratterizzato dalla tecnica di scheggiatura a pressione, che consente di ottenere manufatti di grande raffinatezza. Viene utilizzato anche l'osso (aghi) e il corno. Compaiono i primi esempi di arte rupestre (pitture nelle caverne). Il nome deriva dal sito di Solutré, presso Mâcon, in Francia. Viene cronologicamente suddiviso in:
    • "proto-solutreano"
    • "solutreano inferiore"
    • "solutreano medio"
    • "solutreano superiore".
  • Magdaleniano (o "maddaleniano") (18-17 000 - 11-10 000 anni fa, verso la fine dell'ultima glaciazione), caratterizzato dalla lavorazione di lame e nelle fasi intermedie di manufatti di piccole dimensioni (microliti). Si diffonde la lavorazione dell'avorio e dell'osso, con raffinata decorazione e vengono realizzate collane con denti di carnivori. A questo periodo appartiene la fioritura dell'arte rupestre (pitture nelle caverne). Il nome deriva dal sito di Abri de la Madeleine, presso Tursac, in Dordogna, Francia. In Italia è facile trovare il termine "romanelliano" che deriva dalla Grotta Romanelli in Puglia. Viene suddiviso, non unanimemente, in
  • In Italia e in Europa centro-orientale mancano il solutreano e il magdaleniano: il periodo tra 20 000 e 10 000 anni fa vede una tarda evoluzione del gravettiano, l'epigravettiano. Viene cronologicamente suddiviso in
    • "epigravettiano antico"
    • "epigravettiano evoluto"
    • "epigravettiano finale".

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