Palazzo Visconti di Modrone (Milano)
Palazzo Visconti di Grazzano | |
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Facciata di Palazzo Visconti di Modrone a Milano | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lombardia |
Indirizzo | via Cino del Duca n. 8 |
Coordinate | 45°27′59.04″N 9°11′58.31″E / 45.4664°N 9.19953°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Stile | architettura barocca italiana e architettura rococò |
Realizzazione | |
Proprietario | Giuseppe Viani e Policlinico di Milano |
Committente | conte Bolagnos |
Palazzo Visconti, conosciuto anche come palazzo Bolagnos o palazzo Visconti di Grazzano, è un palazzo storico situato nel centro di Milano, in via Cino del Duca n. 8.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il palazzo viene edificato nel '600, per volere del conte spagnolo Carlo Bolagnos[1]. Benché non vi siano tracce dell'architetto che lo costruì, nel '700 il palazzo era già celebre nell'ambiente milanese, per lo stile ben più ricco ed esuberante rispetto alle consuete abitazioni milanesi[2], che tendevano a decorare più fastosamente gli interni piuttosto che gli esterni.
Alla morte del conte Bolagnos, il palazzo passa sotto la proprietà dell'Ospedale Maggiore di Milano, che provvederà, nel 1759, a venderlo tramite asta al marchese Giuseppe Viani, il quale ingrandirà ed abbellirà il palazzo, acquistando ed inglobando i palazzi vicini, trasformazione che durerà fino almeno al 1770[3].
Nel 1833 l'immobile, viene acquistato da Carlo Finelli per la somma di 360.000 lire milanesi[3], per poi essere ceduto alla famiglia patrizia dei Visconti di Modrone[4] pochi anni dopo, per la cifra molto più alta di 750.000 lire milanesi[3], i quali abbelliscono la casa con gli stemmi viscontei che ancora oggi decorano l'abitazione[2].
Durante la seconda guerra mondiale l'edificio subisce pesanti danni dovuti ai bombardamenti: nel successivo intervento di restauro, alcune aree del complesso non vengono risparmiate dalla speculazione edilizia diffusissima a Milano nel primo dopoguerra[3]. Vengono effettuati interventi decorativi e affreschi come la composizione della Primavera nel piano nobile, del pittore Filiberto Sbardella. Nel 1958 il palazzo viene comprato dall'immobiliare Lonate s.p.a.. Le sale situate al piano nobile e di proprietà di Socrea s.r.l. sono messe a disposizione per eventi pubblici.[5]
Architettura[modifica | modifica wikitesto]
Il palazzo è uno tra gli esempi più ricchi ed elaborati di rococò milanese[2]. Il palazzo si sviluppa su tre piani, il portone è sormontato dal grande balcone irregolare del piano nobile: le finestre sono sormontate da diversi tipi di timpani mistilinei. Entrando dal portone, si arriva nella corte del palazzo, circondata da portici sorretti da colonne binate, che dà subito su un secondo cortile, di cui si nota subito una piccola grotta artificiale[2].
Gli interni del piano nobile, sono i risultati di due secoli di lavori: particolarmente degni di nota sono il salone da ballo con gli affreschi settecenteschi di Nicola Bertuzzi[1][2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Palazzo Visconti di Modrone, su ipalazzi.it. URL consultato il 6 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2011).
- ^ a b c d e Attilia Lanza, Marilea Sommarè, Milano e i suoi palazzi: porta romana, orientale e ticinese, 1993.
- ^ a b c d Maria Mascione, Palazzo Bolagnos Viani Visconti di Modrone (PDF) [collegamento interrotto], su mascione.it. URL consultato il 6 maggio 2011.
- ^ Di cui sarà discente il celebre regista Luchino Visconti
- ^ Fasi storiche di Palazzo Visconti, su Palazzo Visconti. URL consultato il 17 gennaio 2016.
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