Palazzina Azzurra

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Palazzina Azzurra
Vista della Palazzina Azzurra con parte del cortile
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàSan Benedetto del Tronto
IndirizzoViale Bruno Buozzi, 14
Coordinate42°56′58.99″N 13°53′07.73″E / 42.94972°N 13.885481°E42.94972; 13.885481
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1930-1934
Ricostruzione1996
Usom
Piani2 (T + 1)
Ascensorisi
Realizzazione
ArchitettoLuigi Onorati
Voce principale: San Benedetto del Tronto.

La Palazzina Azzurra è un edificio storico sito in Viale Bruno Buozzi di San Benedetto del Tronto, poco distante dal torrente Albula, realizzata fra il 1930 e il 1934 in stile razionalistico su disegno dell'ingegnere Luigi Onorati, è uno dei luoghi più simbolici della città.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vale & Tino scultura in neon colorato posizionata all'interno del cortile della Palazzina Azzurra

Il complesso della Palazzina Azzurra nasce dal progetto di Luigi Onorati, ingegnere capo del Comune di San Benedetto del Tronto. Commissionata dall'Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo, per "migliorare le proprie attrezzature ricettive e creare un luogo di ritrovo e divertimento" la Palazzina Azzurra fu inaugurata il 1º settembre 1934.

In stile prettamente razionalistico, tipico dell'epoca fascista, fu costruita a fianco dei due campi da tennis e del Circolo Forestieri. L'edificio a due piani, dipinto di azzurro, ospitava al piano terra il bar, salotti, docce e servizi per signori e signore; al primo piano, al quale vi si accedeva e tuttora vi sia accede tramite una scalinata, erano dislocati la sala lettura, due salotti, uno spogliatoio ed un fumoir. I salotti, dalle pareti semicircolari e vetrate, consentivano di avere una visuale ottimale sul panorama della pineta nuova e sui campi sportivi. Un complesso architettonico abbastanza esclusivo, ma capace di soddisfare le diverse aspettative legate al tempo libero, allo svago estivo, nonché a quello sportivo e festaiolo dell'epoca. L'edificio senza essere di eccelso valore monumentale, ha avuto nella storia recente di San Benedetto un grande valore significativo per l'immagine turistica.

La guerra mondiale che sottopose la città a pesanti bombardamenti ne condizionarono ogni attività: ma già il dopoguerra si caratterizzò per un rinvigorito entusiasmo. Essa si distinse per essere uno dei più ricercati luoghi di ritrovo serale e sala da ballo del Paese, per le generazioni e per la cultura musicale che si sono susseguite dagli anni cinquanta fino agli anni ottanta. Dopo un periodo di decadenza, che rifletteva le difficoltà di un'intera comunità cittadina, il progetto di restauro intrapreso dal Comune di San Benedetto (20 luglio 1996), restituiva alla cittadinanza la struttura nell'accezione più autentica, con spazi destinati alla promozione e alla diffusione dell'arte, con sale destinate all'esposizione, uffici e servizi, il tutto completato da parco. Nel suo cortile è ospitata Vale & Tino, eccezionale scultura in neon colorato di Marco Lodola.[2]

Luogo di mondanità[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni del boom economico, il locale ospitò spettacoli degli artisti nazionali e internazionali più in voga fra i quali: Mike Bongiorno, Adriano Celentano, Sergio Endrigo, Claudio Villa e Mina. La Palazzina, dopo alcuni anni di oblio, torna a vedere la luce e fanno il loro ritorno i grandi ospiti: Fred Bongusto, Peppino di Capri, Patty Pravo, Caterina Caselli, Charles Aznavour, Al Bano, Ornella Vanoni, Pamela Prati, Raffaella Carrà, Anna Ranalli e negli anni più recenti si sono esibiti la Premiata Forneria Marconi e Jovanotti.[3]

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso egli ultimi decenni, la palazzina azzurra è divenuto luogo di mostre di artisti nazionali e internazionali. Ogni anno vengono allestite mostre di vario genere.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giampietro De Angelis, La Palazzina Azzurra ed il suo irresistibile fascino senza tempo, su ilgraffio.online, 8 febbraio 2020. URL consultato il 23 settembre 2021.
  2. ^ Palazzina Azzurra, in comunesbt.it. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  3. ^ La Palazzina Azzurra, su ilnarrante.com, 4 maggio 2020. URL consultato il 23 settembre 2021.
  4. ^ Mostra dedicata alla storia della nazionale Azzurra alle porte, dal 6 al 27 luglio sarà alla Palazzina Azzurra, su farodiroma.it, 29 giugno 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  5. ^ Uomo in mare. De Chirico,Licini,De Pisis, Warhol e i grandi maestri dell'arte, su arte.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]