Pala (Anatolia)

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Il popolo dei Pala era situato nell'Anatolia del nord.

Pala, o Palā (pa-la-a in cuneiforme)[1] fu un Paese situato nell'Anatolia settentrionale dell'Età del Bronzo. Dei Palaici si conoscono soltanto la loro lingua nativa, il palaico (o palaumnili), e la loro religione nativa.[2] L'unica persona nota di origine palaica è la sacerdotessa Anna.[2]

Posizione[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Pala può trovarsi nella regione del Mar Nero; due sono le possibilità nella quale si trovasse più di preciso:la prima è il paese di Paflagonia nell'antichità classica, mentre l'altra sarebbe il territorio chiamato Blaene nell'antichità. Entrambe le equazioni si basano su una similitudine fonetica: esisterebbe un Paese chiamato *Bla, ovvero Blaene in scrittura cuneiforme, che sarebbe scritto come pa-la-a.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'Antico Regno ittita, Pala è menzionato come area amministrativa sotto giurisdizione ittita.[1] Alla fine di quel periodo, i contatti tra gli Ittiti e i Pala cessarono a seguito della presa dei Kaska della regione del Mar Nero[2], a seguito della quale i palaici si sarebbero estinti.[3]

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

La mitologia palaica è nota dai testi rituali cuneiformi dal tempio del loro dio della tempesta nativo nella capitale ittita Ḫattuša, dove il culto degli dei palaici continuarono anche con la fine dei contatti tra ittiti e palaici.[2] Queste le divinità palaiche a noi note:

Name Sesso/Numero Note Nomi alternativi Equazione ittita o Luvi
Ziparwa[4] Dio Dio maggiore palaico,[2] dio della tempesta[4] Zaparwa, nome di origine Hatti[4] Tarḫuna, Tarḫunt[4]
Kataḫzipuri[4] Dea Moglie di Zaparwa[2] Kataḫziwuri,[2] nome di origine Hatti[4] Kamrušepa[4]
Tiyaz[2] Dio Dio del sole[2] Tiyad[4] Dio del sole del Cielo, Tiwaz[5]
Gulzannikeš[5] Dea Dea del Fato[5] Gulzikannikeš[2] Daraweš Gulšeš[6]
Ḫašamili[2] Dio ? Ḫašammili, nome di origine Hatti[4] ?
Inar[4] Dea ? ? ?
Kamama[2] Dio ? Kammamma[4] ?
Hearth[4] Divinità (singolare) Divinità del cuore ?
Šaušḫalla[2] Divinità (singolare) ? Šaušḫilla[4] ?
Ḫilanzipa[2] Divinità (singolare) ? Ḫilašši[4] ?
Ḫašauwanza[4] Divinità (singolare) ? ? ?
Aššanuwant[5] Divinità (singolare) ? ? Aššiyat[5]
Ilaliyantikeš[2] Divinità (plurale) ? Ilaliyant[4]
Kuwanšeš[4] Divinità (plurale) ? ? ?
Uliliyantikeš[5] Divinità (plurale) ? ? Uliliyašši[5]

Riferimenti letterari[modifica | modifica wikitesto]

  • Maciej Popko, Völker und Sprachen Altanatoliens, Wiesbaden, Harrassowitz Verlag, 2008, ISBN 978-3-447-05708-0.
  • Piotr Taracha, Religions of Second Millennium Anatolia, Wiesbaden, Harrassowitz, 2009, ISBN 978-3-447-05885-8.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Maciej Popko, Völker und Sprachen Altanatoliens, Wiesbaden, Harrassowitz Verlag, 2008, p. 60.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (DE) Maciej Popko, Völker und Sprachen Altanatoliens, Wiesbaden, Harrassowitz Verlag, 2008, p. 61.
  3. ^ (EN) Anna Giacalone Ramat e Paolo Ramat, The Indo-European Languages, Routledge, 2015, p. 172, ISBN 113492187X.
    «The Palaic peoples were very quickly overwhelmed by the invasions of the Kaskas, a non-IE people from the East, who swept them away and for centuries kept attacking the Hittite kingdom»
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (EN) Piotr Taracha, Religions of Second Millennium Anatolia, Wiesbaden, 2009, p. 58.
  5. ^ a b c d e f g (EN) Piotr Taracha, Religions of Second Millennium Anatolia, Wiesbaden, 2009, p. 59.
  6. ^ (EN) Piotr Taracha, Religions of Second Millennium Anatolia, Wiesbaden, 2009, p. 50.