Pacifico da Cerano

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Beato Pacifico da Cerano
 

Teologo

 
NascitaCerano, 1424 circa
MorteSassari, 4 giugno 1482
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1745 da papa Benedetto XIV

Pacifico da Cerano, noto anche come Pacifico da Novara (Cerano, 1424 circa – Sassari, 4 giugno 1482), è stato un teologo italiano dell'Ordine dei frati minori; fu beatificato, per equipollenza, da papa Benedetto XIV nel 1745.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prologo di Sommola di pacifica coscienza, 1497

Apparteneva alla famiglia Ramati.[1]

Persi entrambi i genitori, fu educato dai benedettini del monastero novarese di San Lorenzo e, in seguito, abbracciò la vita religiosa tra i minori osservanti del convento di San Nazzaro della Costa: ordinato sacerdote, fu inviato alla Sorbona di Parigi per proseguire gli studi e conseguì il titolo di dottore.[1]

Predicò numerose missioni in Italia, soprattutto in Lombardia e Liguria. Nel 1474 pubblicò la Sommetta della coscienza pacifica, divulgata sotto il nome di Summa pacifica, redatta in volgare.[1]

Promosse il culto mariano nella sua borgata natale e vi fece erigere una cappella dedicata alla Vergine.[1]

Papa Sisto IV lo inviò in missione in Sardegna, una prima volta, nel 1471 e poi, con l'ufficio di nunzio apostolico, nel 1480, al tempo dell'invasione di Maometto II, per bandire una crociata. Morì proprio in Sardegna nel 1482 e fu sepolto, secondo i suoi desideri, a Cerano.[2]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il barnabita Carlo Bascapè, vescovo di Novara, lo definì "insigne per dottrina e santità, conforto e presidio della sua patria":[2] il suo culto fu approvato da papa Benedetto XIV il 7 luglio 1745.[3]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 4 giugno.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Vincenzo Gilla Gremigni, BSS, vol. X (1968), col. 4.
  2. ^ a b Vincenzo Gilla Gremigni, BSS, vol. X (1968), col. 5.
  3. ^ Index ac status causarum (1999), p. 455.
  4. ^ Martirologio romano (2004), p. 449.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.

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