Pabbajja

Pabbajja: nell'antica lingua indiana pāli vuol dire "andare oltre (dalla vita di casa alla vita del senza casa)"[1], è il termine che nel canone del buddhismo theravāda denomina l'ordinazione a samanera (samaneri), o monaco(a) novizio(a). Nel canone pāli già il novizio è detto anagarika, ovvero il senza casa, nel senso di asceta rinunciante agli agi e alle sicurezze della vita di famiglia. Il termine è frutto della preposizione della particella negativa a- al vocabolo agariya, che denota il laico che conduce una vita casalinga.
La pabbajja prevede la rescissione di tutti i legami familiari e sociali per poter vivere la vita di ascetismo e rinuncia del monaco, nonostante non sia né un atto definitivo né comporti legami irrinunciabili per il resto della vita.
Vedasi upasampadā per la successiva cerimonia di ordinazione del novizio a monaco.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Nel canone pāli l'"andare oltre dalla vita di casa a quella del senza casa" è reso con l'espressione: agārasmā anagāriyaṃ pabbajjā. Così ad esempio nel Gotamīsuttaṃ dell'Aṅguttaranikāya.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Pabbajja, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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