Ospedale generale regionale Francesco Miulli

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Ospedale generale regionale Francesco Miulli
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAcquaviva delle Fonti
IndirizzoSP 127 Acquaviva–Santeramo km 4,100
Fondazione1712
Posti letto619
Sito webwww.miulli.it
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°51′49.5″N 16°48′12.3″E / 40.86375°N 16.803417°E40.86375; 16.803417

«Istituisco mio erede universale, e particolare l'Ospedale di Acquaviva, seu li poveri infermi di Acquaviva, sopra tutti li miei beni stabili, mobili, semoventi, capitali, e loro annue entrade nomi di debitori, e così universalmente, e particolarmente sopra ogni, e qualsivoglia cosa a mia morte si troverà nella mia eredità. E voglio che impreteribilmente dal mio erede s'abbiano da osservare le seguenti mie disposizioni.»

L'ospedale generale regionale Francesco Miulli è una struttura ospedaliera che sorge in Acquaviva delle Fonti, nella città metropolitana di Bari. Generalmente, nel linguaggio comune, questo centro ospedaliero è chiamato semplicemente Ospedale Miulli o "Miulli".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La vocazione all'assistenza sanitaria nel territorio di Acquaviva delle Fonti risalirebbe addirittura all'anno 1158, tempo in cui sembra esistesse un non meglio specificato "ospedale dei soldati".

Nell'anno 1592, poi, grazie all'intervento dell'università di Acquaviva (corrispondente all'attuale comune) e alle offerte di privati cittadini, fu creato un primo nucleo di assistenza dedicato "ai poveri infermi".

Fu solo nel 1712, a seguito del lascito testamentario dell'intero patrimonio dell'avvocato acquavivese Francesco Miulli, che fu fondato l'ospedale che ancora oggi porta il suo nome, in onore del fondatore.

Nel 1973 l'ospedale è stato classificato dalla Regione Puglia come "ospedale generale regionale" in considerazione del numero dei posti letto, delle numerose specializzazioni presenti e del grande bacino d'utenza.

Il 30 settembre 2006 venne inaugurata ufficialmente la nuova struttura dell'ospedale "Francesco Miulli" in contrada Curtomartino, al di fuori del centro urbano di Acquaviva del Fonti[2].

Nel marzo del 2020, a causa della pandemia di COVID-19, è stata allestita un'intera ala della struttura ospedaliera in grado di ospitare circa 300 pazienti affetti da coronavirus. I reparti messi a punto, isolati dal resto dell'edificio, sono i tre necessari per contrastare la suddetta malattia: terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive[3][4].

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente l'ospedale è gestito dall'Ente ecclesiastico ospedale "Francesco Miulli", appositamente costituito. A capo dell'ente c'è un governatorato il cui unico componente è il governatore, attualmente Giovanni Ricchiuti, vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.

Fino al 1987 l'ospedale generale regionale "Francesco Miulli" è stato gestito dall'Operia pia Ospedale "Miulli".

Natura giuridica e proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Il cambiamento della natura giuridica del soggetto gestore dell'ospedale (da opera pia ad ente ecclesiastico nel 1987) è stato ed è ancora oggi causa di aspri scontri che vedono coinvolti sia i soggetti ecclesiastici al governo dell'ente, sia i soggetti politici locali oltre che molteplici cittadini costituitisi in comitati civici ad hoc.

In particolare, oltre alla natura giuridica del soggetto gestore, ad oggi vi sono aspre diatribe riguardanti le proprietà immobiliari dell'ospedale. Nella fattispecie le divergenze riguardano la proprietà di quegli immobili che in passato hanno ospitato le strutture ospedaliere e che ad oggi, dopo la costruzione ed il trasferimento del polo ospedaliero (il cosiddetto "monoblocco") al di fuori dell'area urbana acquavivese, risultano di fatto inutilizzati.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Università[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1996 inizia, grazie ad un accordo con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Bari[5], una collaborazione per l'attività didattica degli studenti in medicina all'interno della struttura ospedaliera, fino ad arrivare ad ospitare, dall'anno 2009, i corsi di laurea in Infermieristica.

Cura delle malattie rare[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale Miulli è accreditato come presidio regionale per la cura delle malattie rare, come la sindrome di Klinefelter[6], la sindrome di Behçet[7], e la celiachia[8].

Presso la sede distaccata dal complesso principale del Miulli, nell'agro di Gioia del Colle, è ubicata la Colonia Hanseniana, un centro di riferimento nazionale per la malattia di Hansen[9]. La Regione Puglia, con deliberazione di giunta del 19 aprile 2011 n. 696, ha avviato il procedimento in autotutela ai sensi dell'art.21-nonies legge 241/90 revocando la convenzione tra Regione Puglia ed Ente Ecclesiastico Ospedale “F. Miulli” per la gestione della Colonia Hanseniana di Gioia del Colle[10].

Chirurgia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2009 l'ospedale sperimenta nuove tecnologie d'avanguardia nel campo della chirurgia mini-invasiva, con l'ausilio di un sistema robotico a quattro bracci[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ospedale Miulli, su Comune di Acquaviva delle Fonti. URL consultato il 1º novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  2. ^ Storia, su miulli.
  3. ^ Acquaviva, al Miulli nasce la prima struttura ospedaliera dedicata al coronavirus, su Barinedita, 17 marzo 2020.
  4. ^ L'ospedale 'Miulli' riconvertito in tempi record a centro per il coronavirus: trecento posti letto dedicati, su BariToday, 17 marzo 2020.
  5. ^ Polo Formativo Universitario Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive.
  6. ^ [1] Sito dell'Istituto Superiore di Sanità
  7. ^ Copia archiviata, su behcet.it. URL consultato il 18 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2009). Sito dell'Associazione italiana sindrome e malattia di Behcet
  8. ^ Centro Nazionale Malattie Rare, http://www.iss.it/site/cnmr/dina/accr/accr10.asp?idpat=299&idReg=tutte.
  9. ^ Documento di linee-guida per il controllo del morbo di Hansen in Italia., su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
  10. ^ Ivana Morgese, Ecco perché verrà chiuso l'ultimo lebbrosario d'Italia, in Acquavivalive.it, 22 aprile 2011. URL consultato l'8 agosto 2011.
  11. ^ Al Miulli arriva robot a 4 bracci in sala operatoria, su la Repubblica, 9 luglio 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1758 8613