Ospedale di Santo Spirito (Bolzano)

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Ospedale di Santo Spirito
Heiliggeistspital Bozen
Dettaglio di un dipinto di Ludwig Pfendter del 1607 che mostra l'ospedale di Santo Spirito, ad ovest del duomo di Bolzano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBolzano
IndirizzoPiazza Parrocchia
Coordinate46°29′51″N 11°21′11.2″E / 46.4975°N 11.353111°E46.4975; 11.353111
Informazioni generali
CondizioniDemolito
Costruzione1271-1272
Demolizione1886-1889
Usoospedale
Realizzazione
CommittenteOspedalieri di Santo Spirito

L'ospedale di Santo Spirito (in tedesco: Heilig-Geist-Spital) è stato un edificio di Bolzano adibito ad ospedale, attivo tra la fine del XIII e la fine del XIX secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio venne realizzato tra il 1271 ed il 1272 di fronte all'ingresso del duomo di Bolzano, e gestito inizialmente dagli Ospedalieri di Santo Spirito. Presto la struttura si sviluppò, acquisendo anche un certo numero di proprietà terriere, e passò in gestione comunale.

A capo della struttura vi era un Spitalmeister o Spitalobrist, nominato dal patriziato cittadino. Degno di nota il fatto che nel XIV secolo furano nominate anche donne a reggere l'istituto; esse sono, tra 1302 e 1331, una certa Frau Heilwig, tra 1332 e 1335 Elisabeth Scharendoyer (o Scharendeuer) di Appiano, e tra 1365 e 1369 Beneschruda Schwarzmann di Bolzano.[1]

Nel XIX secolo, tuttavia, la professionalizzazione sempre maggiore delle professioni sanitarie rese la struttura obsoleta, e nel 1854 venne inaugurato il nuovo ospedale, il cui edificio ospita oggi il rettorato della Libera Università di Bolzano. Nel 1886 l'edificio fu venduto alle Imperial-Regie Poste e Telegrafi (Österreichische Post- und Telegraphenverwaltung), che tra il 1889 ed il 1890 vi edificarono l'attuale palazzo delle Poste.

L'unica testimonianza rimasta dell'ospedale è la vasta cantina, con la sua rampa di accesso, che è un bene architettonico tutelato dal 2005.[2]

L'ingente archivio dell'ex ospedale oggi è conservato, in diversi tronconi, presso l'Archivio Provinciale di Bolzano, l'Archivio Storico della Città di Bolzano e il Tiroler Landesarchiv di Innsbruck.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Hannes Obermair, Volker Stamm, Alpine Ökonomie in Hoch- und Tieflagen - das Beispiel Tirol im Spätmittelalter und in Früher Neuzeit, in Luigi Lorenzetti, Yann Decorzant, Anne-Lise Head-König (a cura di), Relire l’altitude : la terre et ses usages. Suisse et espaces avoisinants, XIIe-XXIe siècles, Neuchâtel, Éditions Alphil-Presses universitaires suisses, 2019, pp. 29-56, qui p. 54, ISBN 978-2-88930-206-2.
  2. ^ Cantina dell'ex Ospedale di Santo-Spirito, su provincia.bz.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
  3. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 - Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500, vol. 1, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, pp. 18-19, ISBN 88-901870-0-X.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Walter Schneider (a cura di), Das Urbar des Heilig-Geist-Spitals zu Bozen von 1420, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2003, ISBN 3-7030-0381-2.
  • (ITDE) Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 – Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500, vol. 1: Regesten der kommunalen Bestände 1210–1400, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, ISBN 88-901870-0-X.
  • (ITDE) Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 – Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500, vol. 2: Regesten der kommunalen Bestände 1401–1500, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, ISBN 978-88-901870-1-8.