Orto botanico dell'Università di Bari
Aspetto
Orto botanico dell'Università di Bari | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Bari |
Indirizzo | via Edoardo Orabona 4 |
Coordinate | 41°06′27.32″N 16°52′59.06″E |
Caratteristiche | |
Tipo | orto botanico |
Apertura | 1960 |
Direttore | Luigi Forte |
L'Orto botanico dell'Università di Bari, o Hortus botanicus barensis, è un giardino botanico che si estende per una superficie di 11.500 m², situato in via Edoardo Orabona 4[1] a Bari, in Puglia. È aperto dal lunedì al venerdì mattina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il giardino fu istituito nel 1955, aperto nel 1960 e nel 1964 raddoppiò le sue dimensioni. Il giardino, dotato di un idrofitario, di una zona sperimentale a disposizione dei ricercatori e di una roccaglia, comprende anche una serra[2] che si estende per una superficie di circa 145 m² e un erbario con circa 40.000 esemplari e un erbario Herbarium Horti Botanici Barensis, che conta circa 37.000 piante essiccate[3].
Specie
[modifica | modifica wikitesto]Oggi le specie vegetali sono, tra le altre:
- Quattro aiuole occupate dai generi Abies, Cedrus, Pinus e Cupressus
- Quattro aiuole - disposte simmetricamente e affiancate da viali da tutti i lati - dedicate prevalentemente alle latifolie delle specie Acer, Sophora, Acacia, Cercis, Quercus e Tilia[4]
- Piante acquatiche
- Aizoaceae - Lithops (circa 60 taxon) e generi simili (Conophytum, Dinteranthus e Gibbaeum)
- Orchidaceae - 33 generi dei distretti pugliesi del Gargano, Murgia nord-occidentale, Salento e Valle d'Itria. I generi includono Aceras, Barlia, Cephalanthera, Dactylorhiza, Himantoglossum, Ophrys, Orchis, Platanthera e Serapias[5]
- Piante ornamentali e utili - collezioni di Cycadaceae, Leguminosae e Musaceae. Circa 115 gruppi di flora prevalentemente italiana, tra cui Grindelia robusta, Levisticum officinale e Rumex acetosa
- Palmae - tra cui Arecastrum romanzoffianum, Butia capitata, Chamaerops humilis, Erythea armata, Jubea chilensis, Livistona chinensis, Rhapis humilis, Sabal palmetto, Phoenix roebelenii, Phoenix dactylifera, Phoenix canariensis, Trachycarpus fortunei e Washingtonia filifera
- Piante pugliesi - piante regionali tra cui Campanula garganica, Cistus clusii e Viola graeca
- Piante di papiro, alcune alte persino tre metri[6]
- Piante sarmentose come glicini, gelsomini e buganvillee[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'Orto Botanico di Bari, su cismus.uniba.it. URL consultato il 5 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
- ^ Museo Orto Botanico-Università degli Studi di Bari, su Touring Club.
- ^ Orto Botanico dell’Università di Bari, su luoghi.italianbotanicalheritage.com.
- ^ Museo Orto Botanico di Bari, su ortobotanicoitalia.it, 16 novembre 2019.
- ^ Museo Orto Botanico - Università di Bari, su unisob.na.it.
- ^ a b Mina Barcone, Stagni, boschetti e piante rare: è il museo orto botanico del Campus, su barinedita.it, 28 luglio 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- www.barinedita.it. Stagni, giardini e piante rare: è il museo orto botanico del Campus, su YouTube.
- Pagina sul sito dell'Università di Bari
- Visita al Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sul sito Mibact