Original Prankster

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Original Prankster
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano. Da sinistra sono visibili Dexter Holland e Noodles
ArtistaThe Offspring
Pubblicazione24 ottobre 2000[1]
Durata3:42
Album di provenienzaConspiracy of One
GenerePunk revival[2]
Post-grunge[2]
Rock alternativo[2]
Pop punk[3]
EtichettaColumbia Records
ProduttoreBrendan O'Brien
Registrazione2000
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[4]
(vendite: 70 000+)
The Offspring - cronologia
Singolo precedente
(2000)
Singolo successivo
(2001)

Original Prankster è il primo singolo[5] dell'album Conspiracy of One degli Offspring e pubblicato il 24 ottobre 2000.

Prima della pubblicazione dell'album Conspiracy of One, gli Offspring hanno distribuito la canzone gratuitamente in formato MP3 sul loro sito ufficiale e venne anche proposto un concorso con un premio di 1 milione di dollari per un utente scelto a caso che avesse scaricato la canzone[6][7], ma sotto pressione di Sony Music (proprietaria di Columbia Records) non se ne fece più nulla[6].

La canzone è presente anche nel Greatest Hits della band.

Ha raggiunto la posizione n. 2 nella classifica Billboard Alternative Songs[5].

Significato[modifica | modifica wikitesto]

La canzone racconta la vita di una persona e gli scherzi che compie. È aiutata dall'Original Prankster, recitato da Reggie Noble, altrimenti conosciuto come Redman.

Video[modifica | modifica wikitesto]

Il video segue la vita di questa persona e gli scherzi che mette in atto. Quando era un bambino ha raccolto le feci del suo cane e le ha inserite di nascosto nel sandwich del padre e quando era un ragazzo fa arrestare il direttore del suo istituto perché l'ha scoperto mentre molestava due studentesse.

In questa parte del video s'intravede la band mentre suona la canzone su una spiaggia assolata.

Alla fine questo ragazzo riesce a far mancare l'elettricità in tutta la città anche se gli Offspring continuano a suonare al buio circondati da una folla che illumina la scena con delle torce. Il Prankster, quando termina il brano, viene colpito da un fulmine e si dissolve.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

1^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Dammit, I Changed Again

2^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Come Out Swinging
  3. Staring at the Sun (live)

3^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Dammit, I Changed Again
  3. Gone Away (live)

4^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Dammit, I Changed Again
  3. Come Out Swinging
  4. Gone Away (live)
  5. Staring at the Sun (live)

5^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Gone Away (live)
  3. Staring at the Sun (live)

6^ Versione[1][modifica | modifica wikitesto]

  1. Original Prankster
  2. Come Out Swinging
  3. Gone Away (live)
  4. Staring at the Sun (live)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
massima
Australia[8] 5
Belgio (Fiandre)[8] 56
Belgio (Vallonia)[8] 40
Canada[9] 5
Finlandia[8] 12
Francia[8] 34
Germania[8] 46
Irlanda[10] 24
Italia[8] 11
Norvegia[8] 7
Nuova Zelanda[8] 34
Paesi Bassi[8] 44
Regno Unito[11] 6
Spagna[8] 17
Stati Uniti[9] 70
Stati Uniti (alternative)[9] 2
Stati Uniti (mainstream rock)[9] 7
Stati Uniti (radio)[9] 66
Svezia[8] 5
Svizzera[8] 20

Original Prankster nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Copia archiviata, su offspring-online.com. URL consultato il 6 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).
  2. ^ a b c Recensione Conspiracy of One su Allmusic.com
  3. ^ Recensione Conspiracy of One su Sputnikmusic.com
  4. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2001 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 25 luglio 2019.
  5. ^ a b Billboard.com Archiviato il 15 novembre 2008 in Internet Archive.
  6. ^ a b Offspring.com. URL consultato il 10 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
  7. ^ Mp3newswire.net. URL consultato il 10 novembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2008).
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) The Offspring - Original Prankster, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 25 luglio 2019.
  9. ^ a b c d e (EN) The Offspring – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 25 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  10. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 25 luglio 2019.
  11. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 12 November 2000 - 18 November 2000, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 25 luglio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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