Organo della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma
L'organo della chiesa di San Luigi dei Francesi è uno strumento storico costruito nel 1880-81 dall'organaro francese Joseph Merklin.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa di San Luigi dei Francesi venne edificata a partire dal 1518 per volere di papa Leone X come chiesa nazionale del regno di Francia e sede della parrocchia della comunità francese residente in Roma, che precedentemente si riuniva presso la cappella di San Ludovico in Sant'Andrea della Valle; i lavori proseguirono a rilento a causa di notevoli difficoltà economiche dovute anche al sacco di Roma del 1527 e si conclusero soltanto nel 1589, anno in cui la chiesa venne consacrata.[2]
La chiesa divenne sede di una prestigiosa cappella musicale fondata nel 1514, tra i cui organisti si annoverano Giovanni de Macque (1580-1581), Luigi Rossi (assunto nel 1633) e Bernardo Pasquini (1661-63 e 1673-75).[3] Già nel 1580 era stato collocato probabilmente su una delle due cantorie ai lati del presbiterio un organo a canne (andato perduto),[4] appositamente costruito da Domenico Benvenuti e dotato di 8 registri,[5] donato dal cardinale e mecenate Matteo Contarelli.[6]
Nel 1840 circa vennero interpellati i Serassi per la realizzazione di un organo di grandi dimensioni da collocarsi sulla cantoria in controfacciata, costruita nel 1745 e presumibilmente già ospitante un altro strumento; tuttavia il progetto non ebbe seguito.[4] Nel 1880 fu dato l'incarico della costruzione di un nuovo organo all'organaro tedesco naturalizzato francese Joseph Merklin, la cui fabbrica aveva sede a Lione, che aveva realizzato nel 1864 uno strumento di 19 registri.[7] L'organo venne completato l'anno successivo e il concerto d'inaugurazione, al quale partecipò da spettatore anche Alexandre Guilmant, fu eseguito da Filippo Capocci, organista titolare e maestro di cappella della basilica di San Giovanni in Laterano; questi si ispirò alla fonica dell'organo di San Luigi dei Francesi nell'ideazione e progettazione da lui curata dei due strumenti costruiti nel 1885 dal perugino Nicola Morettini per il coro della basilica Lateranense.[8]
Nel corso dei decenni successivi l'organo Merklin è rimasto integro nelle sue caratteristiche foniche originare; è stato oggetto di due interventi di restauro conservativo condotti entrambi da Saverio Anselmi Tamburini nel 1980 e nel 2005. Nel 1985 è stato utilizzato per un'incisione discografica di Arturo Sacchetti[9] e dal 2008 è usato per concerti nell'ambito della rassegna organistica di carattere internazionale Settimana dell'Organo.[10]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'organo a canne trova luogo sulla cantoria marmorea in controfacciata,[11] costruita nel 1745 su disegno di Antoine Dérizet; essa presenta un parapetto costituito da una balaustrata con andamento curvilineo nella parte centrale, ed è sorretta da due coppie di Angeli realizzate nel 1758 da Pierre de l'Estache.[4]
Lo strumento si articola in un unico corpo, integralmente racchiuso all'interno di una cassa lignea neoclassica in legno intagliato e in parte dorato, ornata con alcuni elementi decorativi settecenteschi. Il prospetto è costituito da una slanciata serliana sorretta da lesene corinzie, incorniciata da due tourelles semicircolari;[12] la mostra è costituita da canne di principale con bocche a scudo (in totale 35), il cui corpo è prolungato in altezza rispetto a quella effettiva per occludere completamente le campate entro cui sono inserite.[9]
L'organo è a trasmissione meccanica con leva Barker al Grand Orgue e al recitativo espressivo, e dispone di 38 registri.[13] La consolle è fissa, situata al centro della cantoria (rivolta verso la navata) e indipendente rispetto alla cassa; essa ha tre tastiere di 56 note ciascuna (Do1-Sol5) e pedaliera dritta di 30 note (Do1-Fa3); i comandi dei registri sono a pomello, con i nomi dipinti sui frontalini in porcellana, e sono disposti su file orizzontali secondo il seguente schema:[14]
Fonds Pédale | leggio | Combinations Pédale |
Fonds Récit expressif | III tastiera | Combinations Récit expressif |
Fonds Positif ouvert | II tastiera | Combinations Positif ouvert |
Fonds Grand-Orgue | I tastiera | Combinations Grand-Orgue |
I registri di combinazione vengono inseriti solo abbassando i relativi pedaletti, uno per ciascuna divisione.
Unioni : I/I (inserimento leva Barker), II/I, III/I, II/I all'ottava bassa, III/I all'ottava bassa. I, II, III al Pedale.
Di seguito la disposizione fonica dell'organo:[15]
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I registri di fondo del positivo segnalati con (a) sono trasmessi dal grande organo. Possono essere utilizzati contemporaneamente su entrambi i manuali. La trasmissione è puramente meccanica (due canali per tasto). Allo stesso modo, I registri di pedale segnalati con (b) sono trasmissioni del bordone 16 e principale (montre) 8 del grande organo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ C. Moretti, p. 124.
- ^ C. Pericoli Ridolfini (a cura di), pp. 72-76.
- ^ C. Raso, pp. 72-73.
- ^ a b c G. Fronzuto, p. 204.
- ^ P. Barbieri, A. Morelli, p. 75.
- ^ C. Raso, pp. 74.
- ^ M.E. Bossi, G. Tebaldini, p. 13.
- ^ G. Battistelli et al., p. 44.
- ^ a b G. Fronzuto, p. 206.
- ^ (FR, IT) Settimana dell'organo, su ifcsl.com. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2018).
- ^ P. Tosini, p. 25.
- ^ G. Battistelli et al., p. 96.
- ^ P. Barbieri, A. Morelli, pp. 74-75.
- ^ G. Fronzuto, p. 205.
- ^ Graziano Fronzuto, L'organo Joseph Merklin della chiesa di San Luigi de' Francesi a Roma, su organoacanne.altervista.org. URL consultato il 1º aprile 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Enrico Bossi e Giovanni Tebaldini, Metodo teorico e pratico per Organo, Milano, Carish, 1978, ISBN non esistente.
- Cecilia Pericoli Ridolfini (a cura di), Rione VIII Sant'Eustachio - Parte terza, collana Guide rionali di Roma, Roma, Fratelli Palombi, 1984, ISBN non esistente.
- Patrizio Barbieri e Arnaldo Morelli, Regesto degli organi della città di Roma (PDF), in L'organo - Rivista di cultura organaria e organistica, anno XIX (1981), Bologna, Patron, 1985, pp. 63-103, ISSN 0474-6376 . URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
- Giovanni Battistelli, Oscar Mischiati, Arnaldo Morelli e Claudio M. Strinati, Organi e cantorie nelle chiese di Roma, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1994, ISBN 88-240-3990-1.
- Patrizia Tosini, San Luigi dei Francesi, in Roma Sacra: guida alle chiese della città eterna, n. 7, Napoli, Elio De Rosa, 1996 (II), pp. 24-33, ISSN 1126-6546 .
- Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2004, p. 22, ISBN 978-88-541-1833-1.
- Graziano Fronzuto, Organi di Roma. Gli organi delle quattro basiliche maggiori, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2007, ISBN 978-88-222-5674-4.
- Carlo Raso, Roma. Guida musicale. Tutta la città in 34 itinerari, Sorrento, Franco di Mauro Editore, 2009, ISBN 978-88-87365-73-3.
- Corrado Moretti, L'organo italiano, 3ª ed., Monza, Casa Musicale Eco, 2011, ISBN 88-6053-030-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'organo a canne
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Settimana dell'Organo, su settimanadellorgano.it. URL consultato il 1º aprile 2018.
- Daniel Matrone, L'orgue Merklin de Saint-Louis des Français à Rome, su YouTube. URL consultato il 25 marzo 2020.
- Lorenzo Bonoldi, Marco Enrico Bossi - Scherzo in sol minore, su YouTube. URL consultato il 1º aprile 2018.
- Daniele Lombardi, Buxtehude - Passacaglia in d minor, su YouTube. URL consultato il 1º aprile 2018.