Oratorio di San Rocco (Imola)

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Oratorio di San Rocco
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàImola
Indirizzopiazza Savonarola ‒ Imola (BO) e Via Valverde
Coordinate44°21′21.49″N 11°42′51.36″E / 44.35597°N 11.714268°E44.35597; 11.714268
Religionecattolicesimo di rito romano
TitolareSan Rocco
Diocesi Imola
ConsacrazioneXVII secolo
FondatoreConfraternita di San Rocco
Stile architettonicoTardo barocco
Completamento1622 (ristrutturato nel XVIII secolo)

L'Oratorio di San Rocco è un edificio del XVII secolo situato nel centro storico di Imola, in Emilia-Romagna. Totalmente restaurato nel 2009, viene oggi utilizzato per concerti e letture pubbliche. È di proprietà della Diocesi di Imola.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio, dedicato a San Rocco, protettore contro la peste, risale al 1622 e fu edificato dalla confraternita omonima, i cui membri erano espressione delle migliori famiglie imolesi. Totalmente ristrutturato negli anni tra il 1729 e il 1732, è uno dei migliori esempi di barocchetto della Romagna occidentale.

Posto sopra la chiesa di Valverde, è formato da un'unica aula rettangolare. Gli stalli del coro, ciascuno con inginocchiatoio, circondano su tre lati l'ambiente e sono realizzati in legno intagliato, marmorizzato e dorato.

Sulla parete d'ingresso, l'altare contiene una pala della seconda metà del XVII secolo raffigurante la Madonna con Gesù Bambino, tra Santa Cecilia e San Rocco. Sopra le porte d'accesso all'aula sono collocate due tele (olio su rame) di Bartolomeo Cesi raffiguranti san Cassiano e san Rocco. Datate 1604, furono realizzate originariamente per la chiesa sottostante e poi vennero trasferite nell'Oratorio.

Sopra gli stalli del coro vi è una ricca ornamentazione a stucco con cartelle di varie fogge, adibite ad incorniciare la quadreria con le Storie della Vergine, disposte simmetricamente rispetto a una piccola ancona centrale, dominata dal crocifisso. La vita della Madre di Dio è narrata con dodici dipinti, ciascuno dei quali illustra un episodio particolare. La serie comincia a sinistra di chi entra: si vede dapprima Maria incoronata dalla Trinità, dipinto settecentesco, poi l'Assunzione di Maria, che è l'opera più pregevole del ciclo, realizzata da Ubaldo Gandolfi (1728-1781), poi la Disputa di Gesù nel tempio dell’imolese Giuseppe Righini; segue poi l'Adorazione dei Magi, di Angelo Michele Gottarelli (autografato, è datato 1766) e la Fuga in Egitto.
Sulla parete di fondo, alla sinistra e alla destra del crocifisso, vi sono due tele realizzate da un pittore dell’ambito di Giuseppe Maria Crespi: la Nascita di Gesù e la Visitazione. Proseguendo in senso orario, il primo dipinto che appare sulla parete destra è l'Annunciazione di Giuseppe Righini, segue lo Sposalizio della Vergine di G. A. Fornioni, poi la Presentazione di Maria al tempio (Righini) e la Natività di Maria. Chiude il ciclo la tela con l'Immacolata Concezione di G. A. Fornioni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Laura Berti Ceroni, Marco Violi, Guida della chiesa di Santa Maria in Valverde e dell'oratorio di San Rocco in Imola, il nuovo Diario-Messaggero, Imola 2018.

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