Only Love Can Break Your Heart

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Only Love Can Break Your Heart
singolo discografico
ArtistaNeil Young
Pubblicazione19 settembre 1970
Durata3:05
Album di provenienzaAfter the Gold Rush
Dischi1
Tracce2
GenereRock
EtichettaReprise Records
ProduttoreNeil Young
David Briggs
Registrazione15 marzo 1970
Noten. 33 Bandiera degli Stati Uniti
n. 16 Bandiera del Canada
Neil Young - cronologia
Singolo precedente
(1970)
Singolo successivo
When You Dance I Can Really Love
(1971)

Only Love Can Break Your Heart è un brano musicale scritto ed interpretato dal musicista canadese Neil Young, incluso nel suo album After the Gold Rush del 1970, e successivamente pubblicato su singolo negli Stati Uniti (B-side Birds) dove raggiunse la posizione numero 33 nella classifica di Billboard Hot 100.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è la terza traccia presente sull'album After the Gold Rush, e venne presumibilmente scritta per Graham Nash dopo la sua separazione da Joni Mitchell,[1] anche se Young si è dimostrato sempre vago sull'argomento, sebbene abbia confermato ufficialmente la tal cosa nel corso di un'intervista del 2000.[2][3] Pubblicato su singolo in America nell'ottobre 1970, il brano divenne il primo successo da top 40 per Neil Young come artista solista, raggiungendo la posizione numero 33 negli Stati Uniti.[4] Il lato B del singolo era una versione differente rispetto a quella inserita nell'album del brano Byrds, qui registrato con i Crazy Horse; apparentemente una scelta accidentale.[5]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jimmy McDonough, Shakey: Neil Young's Biography, Random House, 2003, pp. 339–40, ISBN 978-0-679-31193-5.
  2. ^ Grompi, Marco. Neil Young 1963-2003: 40 anni di rock imbizzarrito, Editori Riuniti, Roma, 2003, pag. 67, ISBN 88-359-5280-8
  3. ^ Ben Thompson, Lives of the Great Songs: Soft, strong and not very long: Only Love Can Break Your Heart: It was written by one of Crosby Stills Nash & Young, for another, and later ruined by a third. Ben Thompson compiles the second in our series of song biographies, in The Independent, 27 giugno 1993. URL consultato il 28 luglio 2009.
  4. ^ Lonergan, David F. Hit records, 1950-1975, Scarecrow, pag. 168, ISBN 978-0-8108-5129-0
  5. ^ McDonough, Jimmy. Shakey: Neil Young's Biography, Random House, 2003, pag. 750, ISBN 978-0-679-31193-5

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Rock